
Napoli-Inter 1-1, alla punizione alla Mariolino Corso di Dimarco risponde il pennellone Billing. Lo scudetto resta in bilico
Philip Anyanwu Billing. Bisogna fare un bello sforzo per rassegnarsi all’idea che la partita scudetto, il moloch Napoli-Inter 1-1 pietra miliare di questo campionato che tanto abbiamo strombazzato, sia decisa da uno che fino a una settimana fa non avevamo mai coperto, se non di striscio. Credo che non un solo giornale ci avesse fatto un titolo prima.
Qualcuno per caso segue il Bournemouth, cui De Laurentiis dovrà pagare una decina di milioni per tenersi il simpatico pennellone in prestito che adesso viene sommerso di corpi e di gratitudine come salvatore del Maradona? Di pareggio tutto sommato si tratta e lo stadio esplode di felicità come se, dopo aver fatto quattro volte cilecca, il Napoli fosse finalmente arrivato alla vittoria, ma il pericolo scampato vale evidentemente altrettanto. Forse perché pareggiare quattro partite, perderne una e stare ancora lì sotto il riflettore dello scudetto è sì uno spreco di punti ma anche una discretta botta di culo. E vale bene festeggiarlo.
L’Inter ha rischiato di andarsene con una punizione di Dimarco, sinistro alla Mariolino Corso (quasi dai…) nello stadio di Maradona, ed è stata ripresa per i capelli. Che sono poi quelli strappati che passano ancora tra i 58 punti dell’ Inter e i 57 del Napoli. Nulla, praticamente.
Capisco che i mercatari conoscano vita, morte e miracoli di Philip Billing, 28enne ragazzone danese di origini nigeriane, che galoppa come un cavallo indomato davanti all’area di rigore, ma per i comuni mortali “oh chi è ‘sto pennellone dinoccolato entrato al posto di Gilmour a una decina di minuti dalla fine?” Il simpatico pennellone si nota subito per il galoppo sciolto, per l’ispida chioma nera che ne alza la già considerevole altezza e soprattutto per gli scarpini, neri anche essi, che essendo normalissimi si distinguono ormai da tutti quegli altri che con gli scarpini bianchi e rosa fanno passerella, manco glieli avesse scelti la Ferragni.
Il gol del simpatico pennellone Billing sgonfia il pallone che stava per esplodere, ricarica il Napoli che ha le batterie un po’ giù, evita che la zizzania si infili tra le chiacchiere tifose, tutto sommato rende giustizia anche alla stessa sfida con l’Inter. Che, dicono tutti, ha carte migliori ma intanto ha 14 punti in meno dello scorso anno, è parecchio lontana da se stessa, nel senso che sembra si stia parlando di due squadre diverse, e soprattutto Napoli-Inter, stringi stringi, è stata decisa da coprotagonisti o addirittura comparse e non dai mattatori Lukaku e Lautaro, che un tempo facevano coppia e da separati forse si rimpiangono l’un l’altro.
Vabbé è inutile farla troppo lunga, non cambia nulla, dunque non perdiamo tempo a pestare l’acqua nel mortaio. Potete azzuffarvi sulla mano di Dumfries che sbatte sul pallone del tiro di Spinazzola, pensando che abbia condizionato il pareggio oppure no. Io dico di no per il semplice fatto che il tiro era veramente forte e la moviola è fuorviante proprio per questo. Al rallentatore la mano potresti toglierla, a velocità normale no.
Il pareggio è un compromesso che lascia un senso di incompiuto, alla fine tutte le nostre teorie sulla supremazia di questo o quello non hanno trovato conferma o smentita in un risultato più netto e deciso. Il grande rimpianto è quello dell’Atalanta che se solo fosse riuscita a battere il Venezia adesso sarebbe alla pari del Napoli ed entrambe sotto la poltrona dell’ Inter. Corriamo tutti verso un finale sconosciuto e questo ci rende insicuri e destabilizza le nostre certezze.
Inzaghi mi pare abbastanza piccato per questa storia che all’ Inter ogni tanto danno la spintarella, ma come ho già detto visto quello che stanno combinando Motta con la Juventus e Conceição col Milan, che cosa vuoi dire a Inzaghi?
Conte piano piano comincia ad uscire dal guscio, a crederci e sbilanciarsi un po’ di più: “Se vogliamo ci siamo, adesso dipende da noi”. Che conoscendo il tipo vale come dichiarazione di guerra e mobilitazione popolare. Prevedendo il prossimo psicopatico martellamento dei cervelli e dei corpi ha così dato addirittura due giorni di riposo ai giocatori, che altrimenti in un momento così cruciale rischierebbero il rigetto e sarebbe davvero un peccato se incosciamente lo sfanculassero sul più bello.
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[…] Rossoneri noni e scavalcati dalla Roma. Conceicao peggio di Fonseca *** Sabato 1 marzo 2025 Napoli-Inter 1-1: magia di Di Marco e il pennellone Billing Napoli e Inter 1-1: grande punizione di Di Marco poi il pari di Billing. Per lo scudetto […]
[…] Rossoneri noni e scavalcati dalla Roma. Conceicao peggio di Fonseca *** Sabato 1 marzo 2025 Napoli-Inter 1-1: magia di Di Marco e il pennellone Billing Napoli e Inter 1-1: grande punizione di Di Marco poi il pari di Billing. Per lo scudetto […]
[…] Rossoneri noni e scavalcati dalla Roma. Conceicao peggio di Fonseca *** Sabato 1 marzo 2025 Napoli-Inter 1-1: magia di Di Marco e il pennellone Billing Napoli e Inter 1-1: grande punizione di Di Marco poi il pari di Billing. Per lo scudetto […]
[…] Rossoneri noni e scavalcati dalla Roma. Conceicao peggio di Fonseca *** Sabato 1 marzo 2025 Napoli-Inter 1-1: magia di Di Marco e il pennellone Billing Napoli e Inter 1-1: grande punizione di Di Marco poi il pari di Billing. Per lo scudetto […]
FALLI DA DIETRO
(rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 27° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Ho visto uno squadrone.
Ora dipende da noi.
E’ alle spalle il febbraio orribile.
Il Napoli è vivo e domina l’Inter scudettata, indebitata fino al baratro della bancarotta, protettissima da arbitri, Lega e Federazione.
Il risultato paradossalmente ha un valore relativo.
E tra l’altro è bugiardo.
Il Napoli domina.
Contro gli infortuni. Contro il Palazzo.
Domina dall’inizio alla fine. 19 tiri in porta contro i 6 degli avversari. 13 angoli.
Una grande squadra.
Il Feroce Salentino è ancora costretto al 352.
E propone la novità Gilmour dall’inizio.
Che sarà la sorpresa della gara. Perché alla fine risulterà il migliore in campo.
Intelligenza tattica, pressione, dinamismo. E soprattutto le aperture verticali di prima. Una squisitezza.
Il Napoli è vivo.
E non lo scoraggia neanche la perla di Dimarco per l’immeritato vantaggio bauscia.
Giochiamo due campionati.
Uno sul terreno di gioco. L’altro fuori.
Le stanno tentando tutte. Le tenteranno tutte.
Fanno sparire gli audio di bestemmie da punire con la squalifica.
Che figuraccia il presidente che ai microfoni nega l’evidenza sulla vicenda Lautaro, come farebbe un Moggi qualsiasi.
Fanno sparire i video di rigori giganteschi.
Il gomito di Dumfries alto e distante mezzo metro dal corpo che intercetta il pallone in area. Video visto mezza volta, dopo mezz’ora.
Diventerà un’icona del campionato, questo episodio.
L’imbarazzo degli esperti a giustificare la truffaldina decisione del fratello ganzo di Jack la Cayenne.
Il Napoli domina.
Eppure rischiava di perderla. Tanti errori. Un po’ di sfiga. L’assenza di un finalizzatore. Uno spietato che la butti dentro. Sebbene Piedone sfoderi un partitone.
Sarà una coincidenza ma a 10 minuti dalla fine, nel “Tempo breve” (quello che parte al 60’) il mister fa entrare Oli e Oka per ritornare 433.
Che è il modulo più naturale.
Charlie Brown vede Billing in posizione centrale. Che non sbaglia.
Perché c’è una novità. Gilmour, Okafor, Billing.
Lo sapevate che la panchina azzurra è proprio forte?
Per una volta siamo noi a raccoglier punti nel finale.
La crisi fisica è finita. Da oggi i richiami di preparazione si faranno sentire.
Se vogliamo, possiamo.
Alla grande rissa scudetto ambirebbe partecipare la Dea.
Ma se perde punti in casa contro il povero Venezia, la vedo difficile e deve solo mordersi le mani, per l’occasione perduta.
In teoria hanno tutte le carte in regola i nipoti di Arlecchino.
La coppia d’attacco per me fra le prime in Europa. Un’organizzazione di gioco moderna. Ricambi ottimi in ogni ruolo.
Un tecnico bravissimo.
Ma è proprio lì il guaio. Perché mi pare ci sia un ingrediente nel carattere zitellesco e stizzoso dell’inventore di questa favola che all’improvviso impazzisce e distrugge tutto quanto ha costruito.
Sprofonda il Diavolo.
Lo sbando societario fatalmente prende forma sul campo.
Una squadra di singoli che giocano ognuno per se stessi.
Ma un alibi per i calciatori c’è. Conciati una maglia così non può vincere mai nessuno.
La sfida tutta rossoblu del Dall’Ara decisa da una doppietta di Orsolando.
Nonostante la bella partita di Elia Caprile.
Ancora fra i migliori.
A fine campionato il Cagliari lo riscatterà per pochi spiccioli.
Così decise Manna.
Mi fido poco di questo ds azzurro. Non so, vedo in lui qualcosa di poco credibile.
Forse è per via di quel trapiantino di capelli, (patch mi pare si chiami) dal risultato estetico così poco apprezzabile che sembra sia stato fatto da un calzolaio magari per due soldi.
Dalla fronte di questo giovane manager rampante fuoriescono lacci e laccetti, che gli tolgono autorevolezza e lo espongono a evitabilissime risatine di dileggio.
Zeman in condizioni critiche.
Speriamo si rimetta presto. Così non si perde qualche altra figuraccia della Juve.
…continua a farla il furto clamoroso grazie a scempio al regolamento di Inter – Fiorentina…
[…] 1 marzo 2025 Napoli-Inter 1-1: magia di Di Marco e il pennellone Billing Napoli e Inter 1-1: grande punizione di Di Marco poi il pari di Billing. Per lo scudetto […]
Milan-Lazio
Siamo solo all’ottavo minuto, zero a zero con la Lazio che per ora sta prendendo il Milan a pallate. Poi semmai vince il Milan…
Ma una cosa la si puo’ dire da subito: l’uniforme del Milan si candida come la piu’ brutta della storia, a me cromaticamente dà quasi problemi alla vista. Penso di essere imparziale, anzi mi interessa sapere cosa ne dicono i tifosi del Milan.
Ho visto la partita con un commento spagnolo… si sganasciavano sulle maglie, che infatti dicevano più confacenti alla nazionale portoghese che al Milan. Non capivano come fosse possibile abbandonare totalmente i colori storici. Memorabile il commento su Scaroni: Presidente decorativo!
Primo tempo, l’Inter ha tenuto testa al Napoli, ma nel secondo tempo subito dopo il forfeit di Dimarco, nn c’è stata partita. purtroppo Inzaghi ha le sue colpe! Non ho capito perché togli nello specifico Bastoni, migliore per distacco e molto concentrato. Perché metter Dumfries a sinistra, che già evidenzia gravi lacune teciche nella sua posizione, figuriamoci a piede invertito (Poteva rimanerci Bastoni, sia a 4, sia a fare il quinto con Dumfries al suo posto, pavard-Acerbi-Bisseckal centro). Terzo, come puoi mettere Correa, il giocatore più invertebrato e molle del gruppo, in una partita dove stai facendo la guerra e servono grinta, sportellate e carattere. A Questo punto, Arnautovic o anche Taremi…inoltre,
se Thuram non sta bene perché rischiarlo dall’inizio e nn nel secondo tempo, e cercare di sfruttare i movimenti e i guizzi in quel frangente!
A questo punto secondo me, penso sia necessario fare una scelta, lasciare la Coppa Italia e CL, e porre tutte le forze nello scudetto.
Voglio partire da un dato di fatto indiscutibile ed indiscusso dalla stragrande maggioranza dei commentatori professionisti e non, che valutano l’Inter come la squadra più forte e più attrezzata della serie A, attestato anche da un altro dato di fatto indiscutibile, ovvero che sono l’unica squadra di serie A ancora in CL e vieppiù ribadito dal suo approdo in semifinale anche della Coppa nazionale.
Di contro il Napoli del quale,
dovendo commentare il quarto pareggio in 5 partite con la quinta persa a Como, verrebbe da dire che ormai ha finito tutto, la benzina, la birra, la fame, la rabbia e pure la fortuna.
Questo se si fosse soltanto letto il risultato senza aver visto la partita di ieri pomeriggio!
Questo anche a testimoniare che non sempre il risultato di una gara dica sempre la verità.
Avendo visto la gara dall’inizio alla fine, mi viene da dire che al Napoli sia venuto a mancare soprattutto un pizzico di fortuna e pertanto la potrei riassumere in questo modo:
Martinez, quello in porta all’Inter, ha fatto tre interventi prodigiosi, Bastoni due salvataggi strepitosi,, Meret lo spettatore non pagante.
Cos’altro aggiungere? Ah sì come tutti affermano l’Inter e la più forte ed attrezzata, molto più forte di un Napoli con Kwaratskhelia, quindi moltissimo più forte di un Napoli senza il georgiano e senza il suo sostituto e ieri pomeriggio ha avuto una splendida occasione per dimostrarlo, peccato che non ci sia riuscita, anzi!!
Una notazione finale, mi pare che qualcuno lo abbia già scritto; quando si lotta punto a punto con una strisciata per il titolo, vince sempre la strisciata. Affermazione che condivido totalmente.
Alle volte, soprattutto quando si sopravvalutano i contendenti, l’attesa è più emozionante della partita.
In fondo la vera partita clou di ieri era Atalanta-Venezia e lo 0-0 ha premiato proprio il Napoli e l’Inter. Quelle che non riescono a scrollarsi di dosso i bergamaschi malgrado la grancassa di stampa e media racconti tutt’altre storie.
In fondo il calcio è 40% di news e 60% di fakenews e va bene così se si pensa che c’è chi sta molto peggio: politica, Europa, economia.
Alla fine è stato pareggio , dagli ahi Lazio ! si direbbe meglio il Napoli , visto che il gol è stata l’unica azione mostrata dell’Inter , gli azzurri sembrano tornati quelli di un mese fa, nel caso tutto è possibile, visto anche il calendario molto pesante dell’Inter soprattutto se come credo tutti speriamo , dovesse superare lo scoglio non certo altissimo del Feyenoord, mi sembra che il problema ,come per l’altra mia la Lazio sia fare gol , ho letto critiche negative su Raspadori e positive sullo scozzese omonimo del chitarrista dei Pink floyd, è bene che possa sostituire degnamente Anguissa giocatore fondamentale a centrocampo, evidentemente non in area , vedremo adesso che è ben gasato cosa potrà fare il nuovo acquisto Billing vikingo anomalo , la dea perde un’altra occasione, si vede che ne fanno o 5 o nessuno, mentre la Juve può rientrare non avendo oltretutto più impegni extra . Va bè ,ahimè mi appresto al rito del pranzo domenicale, buon pranzo a tutti .
Dopo il pareggio a Roma con la Lazio, la sconfitta a Como, il Napoli ospitava al Maradona ieri nel tardo pomeriggio l’Inter di Simone Inzaghi nel match scudetto. La gara termina 1-1, in precedenza l’Atalanta del Gasp aveva pareggiato col Venezia, dunque, la classifica rimane invariata e, cioè, Inter prima in classifica, Napoli secondo a-1 dai neroazzurri, e la Dea terza. I due tempi. Conte rimpiazza l’infortunato Anguissa con Gilmour. Doppio play quindi con lo scozzese ( affiancato da Lobotka) che poi svolgerà anche (e bene!) il ruolo di mediano. Fino allo spettacolo su punizione di Di Marco, al 22°, che sorprende Meret ,le squadre erano messe a specchio; troppo simili Napoli ed Inter per carattere, impostazione del gioco, personalità dei singoli. Nella parte finale di tempo però si alzano i ritmi di gioco, le due squadre in campo sono entrambe pericolose nelle rispettive aree avversarie, anche se è il Napoli che più infastidisce la difesa avversaria, quella neroazzurra. All’intervallo si va però sullo zero ad uno. Gli uomini di Conte nella ripresa sfoderano la stessa verve, gli stessi ritmi di gioco alti della parte finale del primo tempo. E mentre l’Inter stava contenendo questa prepotenza dei partenopei, gestendo bene la gara, gli azzurri trovano con Billing il gol dell’1-1, nel finale di gara che congela la classifica in zona altissima che resta, appunto, invariata. C’è un Juve-Verona da giocare che potrebbe aggiungere, con una vittoria, la squadra di T.Motta alle tre che lottano per il titolo anche se ,le prime tre in classifica, restano e, spero, rimarranno le protagoniste assolute di questo campionato, almeno per il carattere dimostrato e messo in campo quest’anno. Ci sono stati(e ci sono ancora!!) cali di risultati, di concentrazione in partita, gare storte, ma è fisiologico. Per tutte e tre. Si è notato in Casa Napoli anche qualche spunto tattico da riprovare. Col doppio play si è visto, nelle ripartenze, un Lobotka arretrato in difesa, Gilmour da solo in cabina di regia e Di Lorenzo sulla mediana in doppia fase a destra con Politano, con una doppia fase, che si è mossa discretamente, nonostante il passaggio in match, nelle ultimissime gare, dal 3-5-2 al 4-3-3 e viceversa. C’è ancora troppo campionato ma, arrivati a marzo, la squadra di Antonio Conte ha l’obbligo , soprattutto col popolo napoletano, di lottare fino alla fine per questo titolo. Vedremo. NO WAR! Punto.
Alla fine una vittoria mancata al 94mo. Un pareggio più che meritato. Una sconfitta che sarebbe stata una beffa. Finisce così 1-1 l’incontro Napoli-Dimarco.
Purtroppo il Napoli è penalizzato dall’avere il solo Spinazzola che sa fare i cross e nessuno, dico nessuno, che sappia battere i corner (Raspadori indecente), abbiamo buoni colpitori di testa ma nessuna palla arrivata. Speriamo torni presto Neres.
I tiri in porta sono stati numericamente pochi, ma tanti quelli deviati o bloccati dalla selva di gambe interiste. Le azioni migliori sono state quelle in verticale, bisognerebbe osare di più.
Sul rigore per l’Inter, che c’era, peccato che non sia stato dato: comunque sarebbe stato vantaggio per l’Inter, ma a quel punto arbitro e VAR si sarebbero ricordati che per quanto sia discutibile la regola era rigore anche quello per il Napoli.
È vero, c’era un rigore per parte, e sicuramente mancano due ammonizioni, anche qui una per parte, una per Rrahmani per fallo su Thuram, e una per Bisseck per fallo su McTominay, e questo perché il sig. Doveri ha deciso di lasciare fare un po’ troppo e poi ci si è perso, infatti gli unici che ha ammonito sono stati Inzaghi per l’Inter e uno della panchina del Napoli, certo Contini.
C’è da dire una cosa però sul “se si fossero ricordati” o se avesse ammonito o avesse fatto altro invece di quello che ha fatto, perché lo svolgimento della gara sicuramente avrebbe avuto un andamento diverso, se Rrahmani fosse stato ammonito come avrebbe giocato poi? E se Doveri avesse concesso il rigore all’Inter sarebbe stato segnato? E in caso positivo siamo sicuri che la partita avrebbe avuto lo stesso andamento? I cambi da parte di entrambi i tecnici sarebbero stati gli stessi?
Bel Napoli – relativamente al secondo tempo – noi in debito di ossigeno, ma in ogni caso si sta contando un’altra stagione da protagonisti, merito del miglior allenatore italiano e non solo.
Una perla il gol di Dimarco,splendido giocatore, e clamoroso rigore non assegnato a Dumfries …come si fa a non dare un rigore così? Con relativa ammonizione..e parlano di Marotta League..puah
Come gia’ detto nel NON concedere i due rigori ci rimette il Napoli, se la matematica non e’ una opinione. Commento a latere: molto bella la punizione di Dimarco, ma barriera un po’ colpevole. E poi: perche’ non mettere sul lato esterno i due lungagnoni (McTominay e Rahmani)? La palla non sarebbe passata.
Dumfries è stato il vero protagonista di questa partita. C’era un rigore a suo favore e non è stato dato ma immediatamente dopo c’è stata una punizione che ha dato a Dimarco la possibilità di portare l’Inter in vantaggio. Credo che se ci fosse stato il rigore, nella immediata successione degli eventi, non ci sarebbe stata la bella punizione di Dimarco e lo spettacolo ne avrebbe risentito. Secondo me è stato un colpo alla Zico prché Mariolino Corso tirava le punizioni a “foglia morta”. Questo tiro invece era potente il giusto.
Dumfries ha fatto un fallo di mano in area di rigore che generalmente viene fischiato. Probabilmente Doveri ha immaginato una sua personale compensazione e così sono rimasti tutti scontenti.
Ho apprezzato l’impegno del Napoli nel secondo tempo, Napoli che se avesse giocato così nelle tre partite precedenti, ora avrebbe qualche punto in più.
Buon Campionato ma non finisce qui. Atalanta e Juventus non si possonoi dare ancora per morte.
Buon pranzo.
Daily Star domenica 2 marzo 2025
Daily Express domenica 2 marzo 2025
The Sunday Telegraph Sport domenica 2 marzo 2025
Considerando la pletora di rigorini per falli di mano sfiorati e in alcuni casi solo pensati, quello di Dumfries era grosso come un grattacielo. Ma trattandosi di squadra pregiudicata e indossatrice di scudetti altrui, si applicano regole diverse. Farsene un’abitudine. Prima o poi la B la daranno anche a loro.
E pensare che la Dea, se avesse vinto contro Cagliari e Venezia, sarebbe prima in classifica, e meritatamente.
La cosa più assurda è che adesso anche l’ammuffito panettone, se gli gira di K, rischia di andarsela a giocare lassù.
Se…ma….ne sono tanto pieni i fossi che se piove anche solo un po’ l’acqua tracima; anche Inter e Napoli se prima di questa partita, avessero vinto dove ultimamente hanno pareggiato o perso non si preoccupavano dell’Atalanta.
Comunque Doveri prima del braccio di Dumfries ha ignorato un fallo di McTominay sullo stesso Dumfries , anche lo scozzese dritto a saltare sull’ uomo e con un bella gomitata in faccia..eh eccolo un’altro inquisitore a senso unico
Forse meno assurda di quello che pensi.
Pur con tutti i suoi difetti, la Juve è quella che ha fatto più punti negli sconti diretti tra le prime 6 o 7.
E questo fa capire la modestia di questo campionato.
Non buttarla troppo giù la tua squadra, sai che mi rode ammetterlo ma contro noi ha meritato senza tante storie.
Stefano, il fatto che la
Juve, questa Juve stramba e conclusionata, avrebbe potuto abbastanza agevolmente stare tra i primissimi posti della classifica, rende l’idea della pochezza del campionato, è un dato di fatto.
Però Ugo non si gioca con le supposizioni ma con la palla, e se non entra a favore ma contro beh, si sta in classifica dove questo ci porta .
Sport (Barcellona) domenica 2 marzo 2025
Mundo Deportivo (Barcellona) domenica 2 marzo 2025
AS (Madrid) domenica 2 marzo 2025
Marca (Madrid) domenica 2 marzo 2025
Buongiorno Fabrizio
Ha lasciato un divertita curiosità la notizia della richiesta alla FGCI, da parte di Juventus e Milan, di poter giocare le partite rimanenti solo con l’Inter. Per i bianconeri non è possibile mentre per i rossoneri la richiesta è stata in parte accolta con la disputa di altri due Derby. In attesa assistiamo al naufragio della Juventus e del Milan. Molti stanno chiedendo a Conceicao di mettersi il famoso sigaro nel mezzo dove non batte mai il sole. Come il suo collega bianconero ennesima diversa formazione con l’aggiunta di cambi senza logica. In questa lotta scudetto del “ciapa no” l’Inter, forte di due risultati su tre, pareggia a Napoli e rimane prima. Tutto invariato? Per nulla; si profila un ritorno juventino. L’Inter sino al goal non male poi, complice un po’ di tutto, non riesce più a vincere un contrasto a centrocampo e nulla pervenuto dai due attaccanti. Al momento della sostituzione di Di Marco confusione totale fra i giocatori con vortice di spostamenti repentini in campo . Cambi ancora una volta sbagliati. Se Inzaghi cambia Di Marco con Frattesi e Bisseck con De vrij e stop immeritatamente, comunque la vinciamo. È venuto il tempo di fare giocare meno gli anziani Calhanoglu e Mkhitaryan iniziando le partite con Asllani e Zielinski. Il polacco sa cosa fare mentre per Kristjan raccontargli il fine del gioco. Occorre avvicinarsi il più possibile alla porta della squadra con la maglia diversa. Visto dal vivo contro la Lazio, Asllani, passa sempre sempre la palla all’ indietro. Preso biglietto per il ritorno con il Feyenoord. Poi ti faccio sapere. In ultimo ma non per ultimo in un altro scritto parlavo di triplete possibile per La Prestigiosa Beneamata Mai Retrocessa ecco, visti ieri sera, più che triplete potrebbe essere tri-ciclo. Ti accarezzo Fabrizio e porta la carezza al Bloooog e di loro: questa è la carezza di inox.
The Sunday Times domenica 2 marzo 2025
The Observer domenica 2 marzo 2025
The Sunday Telegraph domenica 2 marzo 2025
Venghino, siore e siori, questa sera al circo l’uomo dalle mani invisibili e i quattro ciechi!!! Venghino, il circo non si ferma mai!!!
Strano, i pagliacci dovrebbero fare ridere ma voi con la Juve siete sempre a frignare
No, la partita era Napoli Inter, non c’era la Juve
L’Equipe domenica 2 marzo 2025
Daily Mail domenica 2 marzo 2025
La Stampa domenica 2 marzo 2025
La Repubblica domenica 2 marzo 2025
Il Sole 24 Ore domenica 2 marzo 2025
Il Messaggero domenica 2 marzo 2025
Il Mattino domenica 2 marzo 2025
Il Manifesto domenica 2 marzo 2025
Il Giorno domenica 2 marzo 2025
Il Giornale domenica 2 marzo 2025
Il Fatto Quotidiano domenica 2 marzo 2025
Domani domenica 2 marzo 2025
Corriere della Sera domenica 2 marzo 2025
Gazzetta dello Sport domenica 2 marzo 2025
Corriere dello Sport domenica 2 marzo 2025
Tuttosport domenica 2 marzo 2025
Se domani si batte il Verona, si va a sei punti dalla prima ed a tre dalla tetza. Con 33 punti ancora a disposizione. Lì davanti se la faranno nelle mutande.
😂😂😂
Sì, ciao.
Per essermi ridotto, per così dire, ad interloquire con te, si.
Purtroppo.
Ha del tempo a disposizione, alle medie hanno qualche giorno di vacanza a carnevale. Così, tra una sega e l’altra, s’intrufola qui…
È quella abbassa la media, altrimenti sarei da Mensa (non dove si mangia). Ciao caro, buona ninna.
Va bè non e’ che siete propriamente il Liverpool o il Real dai .
Oddio, pure davanti di Barca Bayern non ne vedo.
Ripeto, se si vince stasera i “cachinni” al top si sprecheranno.
Della serie “..non succede, ma se succede…” 😂
Ciao Nick, uno spaghetto alle vongole a Terracina mi aspetta!
Buon appetito postumo 😁
Buonissimo Stefano, non economicissimo,€ 16,00, ma lo spaghetto, come dire, meritava assai.
Da Mario l’ostricaro?
No, dal “Capitano”, zona Porto Badino…
Naturalmente non ti sarai limitato solo al primo ? .
Uhm, il prezzo mi sembra nella media purtroppo, ho piacere che il piatto te lo sia gustato.
Fattosta’ che stiamo ancora avanti e dovrete andare piu’ forte di noi . Volevamo andare a Fumone , ma causa tempo incerto abbiamo rimandato .
Fumone soprallutato.
Consiglio, se capiti, Damatra’ a Morolo, carne di altissimo livello
Fidati.
A parte ovviamente la pappatoria, ci piacerebbe vedere il borgo antico, e poi la carne mi piace , ma la mia passione sono i primi e i dolci, infine Morolo e’ più lontano per me che vengo da Nettuno, comunque grazie per il suggerimento , magari un ‘ altra volta .
Da Nettuno? Quando sono lì se voglio mangiare carne di qualità, vado da Maccarone (che a dispetto del nome non offre primi piatti). Location e servizio da rivedere ma qualità e prezzi imbattibili.
Si dovrebbe essere quello a 100 metri dal grattacielo , non ci sono mai stato, in effetti mio malgrado non vado molto spesso a mangiare fuori .
Nick, se vieni giù fatti sentire, mi farebbe davvero piacere conoscerti.
Anche a me ,in fondo stiamo a circa 80 km , se poi si aggiunge qualcun altro in zona , più siamo più belli sembriamo .
Ennesimo furto, rigore non concesso al Napoli per netto fallo di mano in aerea,
il VAR ovviamente non si degna di guardare…ma ormai non fa piu’ notizia
si va avanti passivamente accettando
un sistema a corsie preferenziali
Classic Inter
In precedenza: mancato gialloba Rrahmani per fallo su Thuram, mancato calcio di rigore non concesso all’Inter per fallo di McTominay su Dumfries, in questo caso meglio perché nel prosieguo del gioco Lobotka fa fallo su Mikitharian e ne scaturisce la punizione calciata da Dimarco con quella meraviglia di gol.
Non imparerete mai che per dare valore alle proprie critiche ci vuole obiettività?
Hai perfettamente ragione (sono serio). Spero che tu ti renda conto che il tuo intervento è identico a molti di quelli di noi juventini di qualche anno fa…
Adesso capisci quant’è faticoso dovere rimarcare anche l’evidenza 😛
Restiamo in corsa ( in questa partita meritatamente a dispetto del calo nelle ultime gare); ma condivido la considerazione di un grande giornalista Napolitano del passato ( ripresa alcuni anni fa anche da Condò) : ” se si lotta punto a punto con una delle strisciate lo scudetto va sempre a loro. “
Lì davanti si continua a rallentare e mi pare che ci siano tutte le condizioni per un rientro nella lotta scudetto anche della Juventus. Comunque mannaggia a noi, se avessimo giocato col Como con la stessa intensità di oggi…
E niente, ormai e’ una legge Di natura,
https://www.facebook.com/share/v/15h5upUUDF/
Come la tua…
Ho avuto paura di ricevere una delusione enorme viste le ultime prestazioni del Napoli e considerata l’assenza di Neres, e quindi non ho guardato di proposito la partita, ma ho solo letto la cronaca. A quanto ho capito, correggetemi se sbaglio, l’Inter ha avuto una sola occasione seria nei 90 minuti, la punizione di Di Marco, e l’ha sfruttata alla perfezione. Il Napoli ha dominato in lungo e in largo durante tutto il match ed è riuscito a pareggiarr solo all’88esimo. Non so se vedere il bicchiere mezzo pieno (gran prestazione sportiva) o mezzo vuoto (tanto sforzo e alla fine solo un golletto a tempo scaduto). Diciamo che voglio essere ottimista e mi aspetto un’emozionante corsa allo scudetto. Forza Napoli e saluti a tutti.