
Dybala show, il panda salvato dall’estinzione. La fantasia dentro l’ossessione del calcio, Ranieri come Mazzone con Baggio nel 2000
I due sinistri di Paolino Dybala, un panda miracolosamente salvatosi dall’estinzione in un mondo popolato ormai da replicanti e robot, sono l’unica meraviglia di una settimana da incubo, in cui il calcio italiano è miseramente imploso dentro la sua stessa vanagloria.
Voglio sperare che gli stati generali di Milan e Juventus si siano riuniti e abbiano visto e riflettuto davanti ai gol di Mbappé e Dybala – il Mbappé de Noantri – non per pensare di comprarseli o comunque andare a caccia di altri campioni del genere che gli costerebbero miliardi, ma per rendersi conto che alla fine le persone quello vogliono. Un calcio liberato dalle ossessioni, con i campioni padronissimi di fare l’assolo di violino. Che non è cosa da tutti.
Sono un’anomalia i due gol, e non solo quelli, di Dybala al Porto (Roma-Porto 3-2) perché risultato di fantasia ed egoismo, di esibizionismo e capacità. Tutte qualità, anzi peccati mortali, che a furia di voler controllare e inquadrare dentro le ossessioni degli allenatori di ultima generazione, si sono ormai diradate e disperse. Così che del calcio italiano è rimasto solo lo scheletro e se ne è persa l’essenza.
Paolino Dybala – il miglior calciatore oggi in Italia? – è uno dei rari talenti rimasti in circolazione dalle nostre parti e penso che non sia un caso che il meglio di se stesso stia tornando a darlo con Claudio Ranieri. Che ha 73 anni ed è a sua volta un degli ultimi ad avere ancora un senso del calcio e che Dybala se l’è preso così com’è, assecondandolo e chiedendogli solo di fargli mostra della sua arte. Ricordate di quando Carlo Mazzone – correva l’anno 2000 – si prese il transfuga Roberto Baggio al Brescia e gli disse: “questo è il pallone fai tu”? Beh, come concetto siamo da quelle parti.
I Dybala andrebbero riprodotti per via genetica , ma sono anche e soprattutto un atto di fede e di sacrificio. Costano molto e ti mettono a dura prova. A ogni mercato c’è qualcuno che pensa che il talento non valga l’investimento e che il rapporto dare-avere è fatalmente in rosso. Per cui meglio vendere e liberarsene. Forse non è un ragionamento sbagliato ed è addirittura di buon senso, ma quando li avremo venduti tutti fatalmente cambieremo canale.
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[…] partite e le prossime sfide. Scopri di più su Bloooog! *** Giovedì 20 febbraio 2025 Il panda Dybala salvato da Ranieri, come Baggio con Mazzone Dopo il disastro in Champions League col flop di Milan, Atalanta e Juventus, la Roma agli ottavi di […]
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[…] 20 febbraio 2025 Il panda Dybala salvato da Ranieri, come Baggio con Mazzone Dopo il disastro in Champions League col flop di Milan, Atalanta e Juventus, la Roma agli ottavi di […]
Colgo l’occasione dell’interessante provocazione di Bocca (Dybala il miglior calciatore oggi in Italia?) per chiedemi… se non lui chi?
Posto ovviamente che ognuno avrà le sue idee su cosa renda un giocatore migliore degli altri, se ci mettiamo le caratteristiche più apprezzate dei fuoriclasse (fantasia, tecnica, efficacia..) non che di nomi, in questo momento storico, ne vengano in mente molti.
Anche chiedendomi quali giocatori, nel momento in cui entrano in campo, diano a compagni e tifosi quella sensazione ben nota che “con lui tutto diventa possibile”.. quanti ne possiamo mettere nel conto a parte Paulo Dybala?
Butto lì un Lookman… ma poco altro. Con Leao o Lautaro, che non attraversano il loro momento migliore, Kvara partito, e i vari Gudmunsson e compagnia che ancora non hanno dimostrato di essere più che una meteora da un campionato solo… chi resta?
Diciamo che quello di oggi e domani è un turno che le prime nove in classifica – giocando contro le seconde nove – non possono lasciarsi scappare.
Il Napoli, l’Inter e l’Atalanta in ottica scudetto e tutte le altre fino alla Roma per gli accessi europei.
La Roma ce la tiro dentro per i capelli xchè una dozzina di partite alla fine del torneo cominciano ad essere un po’ pochine – ma comunque diciamo che in teoria la sua chance europea se la può ancora giocare.
E’ una giornata insomma che devi prenderti: se hai obiettivi di alta classifica è in una giornata come questa che devi dimostrarlo (quando se no ?) …. e di rif o di raf i 3 punti te li devi portare a casa.
La posta in palio e il dislivello dei valori sono tali dunque da prefigurare, sulla carta e se tanto mi dà tanto, un’avanzata del ‘novetto’ e un congelamento della situazione in bassa classifica, i cui sviluppi sono rinviati ai prossimi turni.
Dopo di che resta inteso che la palla continua a essere rotonda e che gli altri normalmente continuano a scendere in campo non certo per guardare .. questo è chiaro.
Gazzetta dello Sport sabato 22 febbraio 2025
Corriere dello Sport sabato 22 febbraio 2025
Tuttosport sabato 22 febbraio 2025
Giramento di Palle in Europa
Non sto parlando delle reazioni dell’U.E. alle dichiarazioni di Trump, ma dei sorteggi di Nyon che hanno dato i loro responsi: in Champions sarà Inter – Feyenoord, in Europe sarà Lazio – Viktoria Plzen e Roma – Athletic Bilbao, in Conference sarà Fiorentina – Panathinaikos. Tutto sommato le italiane non si possono lamentare, poteva andare anche molto peggio.
In Champions agli nerazzurri potevano capitare squadre ben più toste degli olandesi, tanto più che sarà una buona occasione per vendicare i cuginetti esclusi dalla Coppa proprio da loro. Se fossero capitati con squadre come Liverpool o Arsenal, Real, Atletico o Barça, Bayern o Bayer, PSG o Benfica, il rischio di uscire agli ottavi sarebbe stato assai superiore. Zanetti infatti ha fatto dichiarazioni diplomatiche, ma in realtà dentro di sè gongolava.
In Europe le due romane sono state comunque liete di aver evitato il derby anticipato anche a livello internazionale, essendo da parti opposte del tabellone potrebbero ormai rincontrarsi solo nella eventuale finale di Bilbao. Metto l’accento sulla città sede della finale, perchè ai cuginetti è toccata in sorte negli ottavi proprio la squadra biscaglina, e i baschi, già noti per essere tostissimi, faranno i salti mortali per arrivare alla finale casalinga. Per la Lazio un’avversaria meno ostica, almeno sulla carta, i birrai cechi del Viktoria dovrebbero essere un ostacolo più abbordabile. Se i giallorossi sono riusciti proprio ieri a ingollare i due bicchierini di Porto, i biancocelesti dovrebbero essere capaci di mandar giù senza perdere la trebisonda due bei boccali di rinfrescante e schiumante birra.
In Conference i viola incrociano i verdi del Panathinaikos, squadra che tifavo negli anni del mio soggiorno ateniese, allora il PAO rappresentava ad Atene l’equivalente della Lazio, mentre l’AEK era il facsimile della Roma, entrambe da sempre in lotta contro l’Olympiakos, la ricca squadra del Pireo finanziata dagli armatori greci. Allora il PAO (non il PAOK, che è di Salonicco) era una compagine forte nel campionato greco, ma non molto quotata in campo internazionale, oggi non mi esprimo perchè non li conosco abbastanza, ma se la Fiorentina giocherà al completo ed al meglio, dovrebbe passare il turno abbastanza agevolmente.
Sorteggio fortunato per Milan e Juventus, hanno evitato il Bruges,l’Aston Villa,il Lille,il Psg, il Liverpool,l’Atletico Madrid,l’Internazionale Fc Milano, il Benfica,il Real Madrid,il Bayern Monaco, il Bayer Leverkusen, Feyenoord,Psv Eindhoven, Barcellona, Borussia Dortmund, l’Arsenal…
Per Juve e Milan non mi sembra che l’Inter sia un problema, come ci raccontano i tabellini delle partite
e credo che lei li abbia ben presenti
Viste le sberle prese da.noi e dsi cuginetti, mi sa tanto che avete avuto una bella botta di culo.
Bocca io però proporrei un test di ingresso perché leggo di gente che discute Dybala e ancora crede che Motta sia un allenatore di calcio
Io, in realtà, non so un cazzo e sparo minchiate a raffica.
Il più delle volte, manco l’ho vista la partita.
Sono l’opinionista ideale. L’Adani del basso Lazio.
Ti dirò di più…c’è pure gente che ancora discute di Dybala, manco fosse, che so, Platini.
🤪🤪🤪
Come ha ben spiegato qualcuno che ne capisce nel calcio ci sono le categorie.
Platini appartiene a quella dei fuoriclasse. Dybala invece solo a quella dei campioni.
Discutere entrambi è come discutere la Porche: devi solo capire se te la puoi permettere o no.
Scusa Cipra ma a me sembra che tu abbia invertito le cose,
Platini è stato un fuoriclasse come lo è Dybala ma mentre Michel è stato anche un Campione con la c maiuscola e non solo un calciatore con delle qualità fuori dal comune Dybala purtroppo, pur avendo
grandissime qualità tecniche non è un campione e mai lo diventerà, è troppo discontinuo ed ha un carattere debole, non ha cioè quella necessaria determinazione e cattiveria agonistica che aveva per esempio Omar Sivori, altro Campione con la c maiuscola che ha militato nella Juve ed al quale Paulino assomiglia nel dribbling e nelle movenze oltre chiaramente alle grandi abilità balistiche con il piede sinistro e alle grandi capacità realizzative.
Un saluto
Ciao Claudio.
Si tratta di intendersi sui termini.
Condivido nella sostanza quanto affermi.
No, decisamente no. Al massimo la porchetta.
Ecco qua i sorteggi per la CL: l’Inter pesca il Feyenoord e se passa incontrerà una tra Leverkusen o Bayern. In ogni caso non incrocerà Real o Liverpool se non eventualmente in finale.
Beh direi che all’Inter è andata benone, non penso proprio possa lamentarsi.
Agli ottavi di Champions non puoi certo pretendere che ti venga sorteggiata la Nocerina o la Solbiatese (con tutto il rispetto per queste due gloriose società) e l’importante è solo tenersi alla larga da quei tre o quattro transatlantici che solcano le acque della competizione.
Se poi sta scritto nel destino che il Feyenoord quest’anno debba essere la castigamatti delle milanesi vabbè .. vorrà dire che anche i cugini se ne faranno una ragione così come abbiamo già fatto noi 3 o 4 giorni fa.
Piuttosto bene, direi, anche i sorteggi delle romane, in Europa League di transatlantici non ce ne sono ma di squadre belle rognose sì e penso che Lazio e Roma non si possano certo dolere del sorteggio.
1. Dybala e’ sempre stato un talento, grande da vedere dai tempi del Palermo. 2. A Torino quello che era in discussione era la entita’ dello stipendio confrontato con la resa, non il talento. Credo sia tutto li’ il discorso. Inoltre la convivenza con CR7 e’ stata fallimentare, come tutta la pipeline stipendi che ha portato la societa’ ad avere perdite clamorose senza risultati sportivi. Quindi non ha senso rimpiangerlo. Ps. Certo poi condiderando perdite e mercato costoso ma per ora flop di Giuntoli non siamo messi meglio forse Oggi.
Fragile? Tremendamente. Discontinuo? Purtroppo sì.
D’altronde, se fosse stato anche continuo, se il fisico lo avesse supportato, col cavolo che ci saremmo goduti i suoi numeri nel campionato italiano, se lo sarebbero portato via in Premier o al Real già da tanti anni.
Eppure eppure… discontinuo o no è il tipo di giocatore che io (e penso tanti altri) vorrei vedere con la maglia della mia squadra, anche a 40 anni, anche con le gambe scassate, anche solo per una partita.
“Paolino Dybala – il miglior calciatore oggi in Italia?”
…
Ma per favore, giocoliere magari sì, ma per il resto … conosciamo bene la “joya”, ieri era, come ogni tanto gli succede, nella serata buona, era in palla, ma quando, come spesso gli succede, c’ha la luna storta, in campo è utile quanto una racchetta da tennis per fare pesca subacquea.
Gran talento/talentino, poca continuita, tanta fragilità.
Nulla di nuovo.
ti ricordavo più equilibrato.
Ti meriti i fenomeni che abbiamo adesso, dall’allenatore al direttore sportivo ai giocatori strapagati quest’estate. Non ti va bene Marotta, non ti va bene Allegri, disprezzi pure Dybala, l’ultimo grande giocatore che abbiamo avuto
Guido, cerco di spiegarmi meglio, andiamo per ordine :
1) Marotta : grande DS, non lo nego, capacissimo ed estremamente competente, però pure lui ha fatto cappellate non indifferenti, alla Juve ha portato a casa certi fenomeni che voi umani … se vuoi ti faccio i nomi; non lo rimpiango.
2) Allegri : per la millesima volta : ha fatto benissimo alla Juve quando ha avuto a disposizione grandi giocatori, in quegli anni uno dei migliori “organici” d’Europa, assai meno bene, nessun valore aggiunto per così dire, quando s’è ritrovato tra le mani una rosa di livello palesemente inferiore (come quest’anno, più o meno); pochissimi risultati e pochissimo gioco; non lo rimpiango.
3) Dybala : per la millesima volta : grande talento e pure grande discontinuità, una vera “joya” per gli occhi nelle giornate buone, una inutilità totale in quelle storte; in assoluto non certo un fenomeno; non lo rimpiango. Rimpiango di più un cuor di leone come Mario Mandzukic, per dire.
Ti eri già spiegato benissimo, avevo capito tutto.
Posso non essere d’accordo?
No.
🙂
Qui dentro ho letto dei commenti veramente impietosi su Dybala non più tardi di un paio di settimane fa.
E’ chiaro che l’argentino non è più in grado di garantire continuità, d’altra parte a 31 anni e dopo quasi 500 partite in carriera il fisico ovviamente comincia ad essere logoro, soprattutto per uno che di botte ne ha prese veramente tante.
Però quando uno il talento ce l’ha e lo sa usare si vede…
E infatti ieri sera nonostante le botte che ha preso ha prodotto due gioiellini di gol con cui ha portato la Roma alla vittoria, tutto qui
Marca (Madrid) venerdì 21 febbraio 2025
Mundo Deportivo (Barcellona) venerdì 21 febbraio 2025
AS (Madrid) venerdì 21 febbraio 2025
La Stampa venerdì 21 febbraio 2025
La Repubblica venerdì 21 febbraio 2025
Il Sole 24 Ore venerdì 21 febbraio 2025
Il Messaggero venerdì 21 febbraio 2025
Il Mattino venerdì 21 febbraio 2025
Il Manifesto venerdì 21 febbraio 2025
Il Giorno venerdì 21 febbraio 2025
Il Giornale venerdì 21 febbraio 2025
Fatto Quotidiano venerdì 21 febbraio 2025
Domani venerdì 21 febbraio 2025
Corriere della Sera venerdì 21 febbraio 2025
Gazzetta dello Sport venerdì 21 febbraio 2025
Corriere dello Sport venerdì 21 febbraio 2025
Tuttosport venerdì 21 febbraio 2025
Mazzone Baggio l’ha allenato anche al Bologna…un paio di anni meravigliosi!
Punto Lazio n. 13
1. Bulli in Maschera. Arriva la notizia che i tifosi residenti nel Lazio non potranno comprare il biglietto per la partita col Venezia, pare con la motivazione di possibili incidenti legati al frenetico e intenso afflusso di turisti nel capoluogo lagunare a causa della concomitanza con gli ultimi giorni del Carnevale veneziano. Suggerisco perciò agli affezionati supporter della nostra Lazio di non mollare, di recarsi in laguna, di comprare i biglietti in loco e soprattutto di presentarsi allo stadio in maschera, forse in tal modo riusciranno ad evitare le restrizioni imposte dal GOS ed il traffico contingentato dal Comune di Venezia.
2. Penzo e Ripenso. Ogni volta che si gioca al Sant’Elena, in casa del Venezia, mi risuona in testa il cognome Penzo. Per i veneziani rappresenta solo il nome del loro stadio, che ricorda un famoso aviatore, Pier Luigi Penzo, trasvolatore dell’epoca eroica dell’aeronautica italiana. A me invece suscita un altro ricordo, quello di Romano Penzo, il potente cannoniere della Lazio della mia fanciullezza, che vidi giocare nello stadio Torino negli anni ’40-’50. Era un bomber grezzo ma assai efficace, una specie di Ciro Immobile dell’epoca. Il chiozzotto arrivò da noi dopo aver militato in Fiorentina, Milan, Inter e Brescia, con la fama di stoccatore infallibile, giocò con noi 90 partite segnando ben 36 reti, per poi lasciarci quando arrivò da noi il paraguaiano Dionisio Arce e ritornò coi viola. La Lazio si allenava allora alla Rondinella, anche insieme con noi pulcini, e lui mi faceva impressione per la straordinaria potenza del suo tiro in porta. Un vero Bombardiere!!!
3. Auguri Ciruzzo. A proposito di Ciro Immobile, il nostro ex centravanti e glorioso capitano ha appena festeggiato il suo compleanno, il 20 febbraio ha compiuto ben 35 anni, e i suoi tanti estimatori, laziali e non, lo hanno sommerso di messaggi di auguri, ricordandolo sempre con grande affetto, a riconoscimento delle sue doti di sincerità e lealtà, non tanto frequenti nell’ambiente di questo sport, tanto mutato in questi ultimi tempi. Ciro ha scelto di lasciare per ora il calcio italiano e di trasferirsi armi e bagagli, con la sua Jessica e i quattro figli, in quel di Istanbul, per approdare al Beşiktaş, nota squadra della metropoli sul Bosforo. Il Beşiktaş è la terza squadra di Istanbul dopo i leoni giallorossi del Galatasaray e i canarini gialloblu del Fenerbahce, ma Ciro l’ha scelta forse perchè il suo animale totem è l’aquila, o perchè è stata guidata in passato da allenatori italiani come Meazza, Puppo, Nevio Scala e Leandro Remondini, storico stopper laziale anni ’50, detto “Remo nostro”, o magari perchè è la società più antica, nata quasi lo stesso anno della Lazio (1903), in un quartiere tra i più belli in riva al Bosforo. Auguri a Ciro e alle sue Aquile Nere!!!
4. Ci risiamo, vero, Provvidenza? Non sto alludendo all’omonimo filmetto con Tomas Milian, ma al nostro stimabilissimo portiere Ivan Provedel, da qualche settimana al centro di polemiche per prove al di sotto del suo elevato standard di servizio. Critiche in particolare per qualche rinvio affrettato per far ripartire il contropiede laziale, arma che Baroni cerca di sfruttare con continuità, ma che se, indirizzato male, può cogliere sbilanciata la difesa e favorire la segnatura di reti per gli avanti avversari. A volte un bel rinvio lungo e alto fino alla trequarti avversaria serve a far ripiazzare la difesa e far risalire il centrocampo, anche se non garantisce il possesso palla immediato. Però, dopo aver visto che errori analoghi sono stati commessi da portieri che vanno per la maggiore, come Svilar contro il Porto, mi tengo Ivan e lascio che il bravo Christos Mandas si esibisca per ora nelle partite dell’Europa League.
5. Armi improprie. La Roma da varie gare per vincere le partite adopera sul campo le cosiddette “armi improprie”. Per chiarire meglio il concetto mi aiuto con un facile esempio: un esemplare di “arma propria”, per portare a casa i tre punti ad ogni partita, è l’impiego di Paulino Dybala, perchè l’argentino, quando lo sorregge la forma fisica, è una pedina fondamentale per i giallorossi, sia quando parte palla al piede in velocità con la giusta inclinazione del corpo per proteggere il pallone, sia quando avvia il gioco con lanci illuminanti sulle fasce o con scambi stretti al limite dell’area per liberare il suo sx mortifero. Invece tipici esempi di “armi improprie” sono le provocazioni messe in atto con caparbia determinazione fin dal primo minuto della partita da parte dei due agenti 016 e 023, leggasi Paredes e Mancini. Compito di questi due figuri è di stimolare la reazione fuori controllo del proprio avversario fino a farlo arrivare al fatale fallo che ne determina il secondo giallo o il rosso diretto, non a caso spesso la Roma ha vinto le partite grazie al vantaggio numerico ottenuto con questo trucchetto, scuola Josè Mourinho. Vedi Roma-Porto 3-2, fateci caso!!!
In pratica questi due sono provocatori seriali, come ce ne sono nei blog.
Il coefficiente Uefa non sbaglia, sesta la Inter e settima la Roma,non a caso sono le uniche squadre qualificate, Milan, Juventus,e Atalanta sono squadrette attorno alla ventesima posizione….saluti..
Ci dice anche quante quelle “squadrette” siete riusciti a battere voi “ingiocabili”?
Veramente al momento è sesta la Roma e settima l’Inter… 🤣🤣🤣
Ma il pollice verso è per la UEFA?
Vero,superata proprio ieri sera🙂