
Le solite previsioni sballate degli esperti: altroché sorpasso al Napoli, l’Inter le prende dalla Juventus, Kolo Muani e Conceicao fanno un pessimo dispetto a chi già pensava all’Inter prima da sola. A Torino si sveglia la sonnolente Juventus di Thiago Motta e infligge a Inzaghi & C la terza sconfitta della stagione. Tu guarda gli scherzi perfidi del calcio: ai napoletani e a Conte ora tocca ringraziare l’amatissima Juventus…
L’imprevisto Juventus-Inter 1-0 va di traverso a parecchi. La Juventus non sta facendo certo un gran campionato, ma con l’Inter riesce a essere ancora assai velenosa come ai vecchi tempi, All’andata fu Inter-Juventus 4-4, con Yildiz che fece due gol e recuperò una partita che sembrava già perduta, e agli interisti proprio non andò giù. E adesso il gol di Conceicao trattiene giù l’Inter sotto al Napoli. E’ un periodaccio per entrambe, ma c’è periodaccio e periodaccio…
Pare proprio insomma che la gufata napoletana abbia avuto effetto. Non facciamoci dell’antropologia spicciola sopra, chiunque nella stessa situazione lo avrebbe fatto. Augurato l’implosione interista e tifato per l’ “amatissima” Juventus. Sia come sia, ha funzionato. Il Napoli è ancora prima da solo – anzi dal triste week end ha guadagnato addirittura un punto – nonostante tre pareggi uno appresso all’altro, e l’Inter appare addirittura rintronata dopo averle prese dalla Fiorentina e dalla Juventus, nel giro di pochi giorni. Si gioca clamorosamente al ribasso: l’Inter ha 12 punti meno dello scorso anno.
Ci resta scornata non soltanto l’Inter, quanto gli esperti che già la vedevano prima da sola e il sorpasso una realtà concreta. E invece il gol del trottolino dududu-dadada Conceicao, l’uomo più lontano possibile dallo schematismo e dai dogmi di Thiago Motta, un fantastichevole Lucio Corsi del campionato di pallone, riscrive ancora una volta la trama della lotta scudetto. Lui e Kolo Muani.
Non è stata la Juventus maniacale nei movimenti, ripetitiva e sonnolente, ma anzi più tonica e intraprendente, mentre Inzaghi sta ancora lì a rimuginare cosa stia accadendo ai suoi uomini, a cominciare da Sommer per finire a Lautaro. Non fa miracoli, l’Inter, nell’evitare gol e ha perso il killer instict dalla porta opposta del campo.
L’Inter si è lentamente scaricata nel corso della stagione, aveva un tale accumulo di forze, energie e talento che comunque sta lassù, ma è ormai evidente che qualcosa si è rotto e che Inzaghi non la governa più con la stessa abilità dello scorso anno. L’impressione è che ci sia una gran voglia di prendere Inzaghi e crocefiggerlo quanto prima. Prevedo già la resa dei conti tra il Napoli-Inter del 2 marzo e l’ottavo di finale di Champions League la settimana subito dopo.
Mi pare che Thiago Motta, cinico e spietato che per qualche gol in più ha annichilito Vlahovic (stavolta manco un minuto) e alla terza vittoria consecutiva in campionato, si sia già tolto qualche sassolino dalle scarpe. Soprattutto nei confronti di chi lo ha duramente criticato: “Non faccio piacere a nessuno, faccio piacere a me stesso”. Vabbé, non esiste l’obbligo dell’ipocrisia e dell’apparire per forza simpatici.
Faticosamente e lentamente il nostro sta piegando gli eventi in suo favore. Ma ogni considerazione, ritrattazione o remissione di colpa è però sospesa fino almeno al ritorno di Champions League col PSV. Urge altra piroetta di Kolo Muani e perfido sinistro di Conceicao. Poi ne riparliamo.
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[…] tutto. Atalanta-Bruges 1-3: Lookman sbaglia rigore, Toloi espulso *** Domenica 16 febbraio 2025 Juventus, resurrezione Motta. Inter, crocefissione Inzaghi La Juventus batte l’Inter 2-0 con una bella combinazione Kolo Muani e Conceicao. Il […]
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[…] Le solite previsioni sballate degli esperti: altroché sorpasso al Napoli,… 1 ora fa by cipralex […]
Buongiorno Fabrizio
Ma ora, sarà mai possibile? Messias, nostro prossimo avversario, mi mette un filo di agitazione ricordandomelo al Milan. E allora cambio sport. O niente. Passa così. Non saremo mica rimasti allo scudetto vinto in casa del Milan? Tutta quella agiografia profusa. E allora una botta di vita! Prova a cambiare Simone! Fuori Chalanglu dentro Zielinski e alza Mkhitaryan dietro le punte. Basta cambi tre alla volta. Oh! certo che perdere non va mai bene ma con la Juventus è sempre dolorosamente sublime.
Dalla Gazza, scontri diretti tra le prime otto della classifica.
Al primo posto (non ci posso credere) la Juve : 14 punti in 8 partite (media 1,75).
Al secondo il Napoli (media 1,66).
Poi le altre; l’Inter arranca al sesto posto su otto.
Ultimo e staccatissimo il Milan ,a la miseria di 7 punti in 9 partite (media 0,77).
…
Vorrà dire qualcosa? Non so. Forse no.
Forse e dico Forse vuol dire che quando la juve è costretta a rinunciare al possesso palla e con la difesa più bassa magari rende di più…un po’ come la faceva giocare un vecchio allenatore del giurassico…
Ma manco per niente, mio caro, la Juve contro l’Inter (ma non solo) ha vinto proprio col possesso palla e “facendo la partita”.
Se l’altra sera avessimo la solita barricata tipo Comune di Parigi, come teorizzava e metteva in pratica il vecchio allenatore del giurassico, anche se con la luna storta l’Inter c’avrebbe sotterrato. Il nostro…amico, vada a farsi qualche esperienza all’estero piuttosto, tanto per uscire dal giurassico. Ma non mi sembra che ci sia la fila all’uscio…
Chissà come mai.
Vabbe che guardi solo gli highlights ma almeno i dati statistici di base…
Ma tu davvero credi che la Juve di quest’anno, pur con i suoi innegabili difetti (la poca esperienza, intanto) in quanto a propositivita’ e atteggiamento in campo, sia sullo stesso livello di quella catatonica e cacasotto degli ultimi anni?
Ma per favore…
No, la juve è certamente migliore di quella dello scorso anno, d’altra parte c’ha speso 250 ml sopra….
Ma l’anno scorso il cavallaro, a parte Vlahobic, aveva a disposizione Kean, Chiesa e Milik.
Risultato? Una ceppa fritta.
Buonanotte.
Ha anche venduto parecchio, ha inserito una marea di giovani abbassando il monte ingaggi e ridotto l’ età media
Certo, io sto solo dicendo che i soldi spesi hanno migliorato la qualità della rosa.
certo che vuol dire qualcosa.
Cosa?
Boh
Ma non c’era bisogno della Gazzetta per sapere che con le grandi squadre giochiamo bene: Inter due volte, Milan due volte, Atalanta, primo tempo col Napoli, Man City.
Poi con le medio-piccole, il buio (speriamo di aver svoltato adesso)
E domenica ci sarà una grande partita: Como – Napoli.
All’andata ci è andata bene ma ora potrebbe essere una bella partita, più combattuta, perché il Como è migliorato parecchio. Insomma, una partita non bvanale, da vedere.
Buongiorno Fabrizio
Sulla partita Juventus Inter 1-0: Inzaghi deve andare a scuola a Coverciano e ripassare la sezione modulo e sostituzione. Se tutto va liscio Simone è bravo a guidare la nave in porto. Come il mare si increspa facile che vada a sbattere o a spiaggiarsi. Ieri sera si è spiaggiato sulle rive dell’impero bianconero. Bastoni e Di Marco non li puoi cambiare mai. Mai Correa piuttosto Arnautovic. Lo zombie austriaco almeno da un po’ di fisicità contenuto com’è nei dieci minuti ( mezz’ora di autonomia non c’è la). Mkhitaryan ha bisogno di riposo e allora prova subito con Zielinski. Magari cambia modulo. Prova Bisseck davanti alla difesa con l’ordine di non entrare mai in area. Si fa per dire comunque se la squadra più attrezzata del campionato perde due derby e per un pelo non ci ciulano anche il terzo e perdi con la Juventus giocando solo un tempo la vedo brutta brutta e la Juventus è brutta brutta con tutto quel bianco e nera nera. Testa al Genoa e poi andiamo a vincere a Napoli. Basta convincersi: un tempo una ragazza mi disse che assomigliavo a Richard Gere. Nonostante portasse gli occhiali spessi come due culi di bottiglia gli ho creduto. In effetti continuo a somigliare a Gere si, dopo che Richard ha preso una musata in scooter contro un muro. Ti voglio bene Maestro. Non domani, ma il prossimo martedì allo stadio per Inter-Lazio. Qualcuno dice meglio uscire con i biancocelesti così evitiamo il Milan. No. Milan contro tutta la vita. Siamo l’Inter.
Ma non erano i gobbi a sparire dopo averle prese?
O malleo simpallao sembra Messi ma è Diao.
FALLI DA DIETRO
(rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 25° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Ho tifato Juve lo confesso.
Tutta Napoli ha tifato Juve.
E ho esultato al gol di Conceicao, bello come un acuto di Giorgia (quella che canta), che allontana l’Inter a due punti.
Cuoricini, cuoricini.
Ho ancora da smaltire la sbronza Sanremo.
L’amarezza del giorno prima è digerita.
Per il risultato dello Stadium.
Ma anche perché un giorno in più fa ragionare. Ragioniere in bilico fra il dare e l’avere.
Viva la vita.
D’accordo, sesto punto perso in rimonta.
Ma quando ti manca tutto il lato sinistro, dal braccio alla gamba, dal malleolo, al piede, non puoi mai parlare di punti persi.
Quando devi reagire alle decisioni di una società che spudoratamente rinuncia a partecipare alla lotta scudetto, dopo un mercato insolente, non puoi mai parlare di punti persi.
“E adesso chi faccio entrare?”
L’urlo del Feroce Salentino indirizzato idealmente all’Impomatato presidente è la sintesi del Napoli attuale. Il Napoli è tutto in quell’urlo alla richiesta di cambio invocata dallo stremato Mazzocchi che voleva essere un duro.
Il mister con disperata pazienza ridisegna la squadra.
Schiera Politano terzino a sinistra.
E ricorre nientemeno che a Rafa Marin. Damme ‘na mano.
Anche se per lui sto Rafa è un po’ come un Toni Effe a Sanremo. Un infiltrato.
Il destino vuole che dopo pochi minuti gli aquilotti trovino un varco proprio sulla sinistra per il pareggio.
E’ stata la mano di Dia.
L’amarezza c’è.
Bastava avere a disposizione uno fra Spina e Olivera e molto probabilmente questa partita qui la portavamo a casa.
Prendiamo il buono.
Il rientro dopo due mesi di Alessandro Buongiorno.
Jack Raspad’oro che fa la differenza.
La consapevolezza di avere un modulo alternativo a disposizione.
I ragazzi tutti concentrati.
Il decimo risultato utile consecutivo.
Lo scudetto si deciderà a Napoli tra due domeniche quando ospiteremo l’Inter.
Battito.
Non ci sono partite facili.
Atalanta stanca.
Con la testa rivolta piu’ al Bruges che al Cagliari, pareggia e non riesce a trafiggere Elia Caprile in una partita senza emozioni.
Era una chance clamorosa per infilarsi di nuovo nel treno scudetto. Fallita.
La Dea è una Elodie che aspira ad essere diva.
Le scappa sempre prima o poi l’inciampo cafone a svelare la sua natura da cubista di Quartaccio.
Giulietta regge a lungo a San Siro, poi la magia del Diavolo che rompe l’equilibrio…
La sblocca il duo Jimenez-Gimenez con una giocata davvero fantastica.
Demoni, direbbe sto Emis Killa mai visto prima e che spero di non vedere mai più.
Alex lo spagnolo con una palla liftata serve Leao.
Destro al volo del portoghese per Santiago il messicano e tap-in di testa a porta vuota.
Tutto molto bello.
Ex che si portano bene altrove.
Bentornato Eljif.
Lo zircone macedone torna in Serie A dopo un anno e dà inizio all’avventura in granata con un gran gol.
Bastarda nostalgia.
Nostalgia di una nostalgia che una volta era canaglia.
Audace colpo lariano a Firenze.
Facile indicare a inizio campionato nel Como la squadra sorpresa.
Bastava guardare i bilanci.
Mercato da oltre 100 milioni, ingaggi faraonici per una neopromossa.
Questi sono falsi provinciali.
Questi hanno grana da far paura.
Poi c’è Cesc scuola Barca che sa insegnare calcio.
Poi ci sono i due gioielli.
Che Cesc sta plasmando.
Due talenti immensi proiettati nel futuro.
Tutti pazzi per Nico Paz con un diamante gol.
Meraviglioso tiro a effetto dal limite dell’area.
Nico. Struttura da centravanti, numeri da fantasista.
Ma la gran bella scoperta è Diao.
Per tutta la partita ha schiacciato, saltato, ripreso, superato Dodô.
Annullare l’unica opzione per la Viola in uscita, è stato il fattore vittoria a favore della squadra di Fabregas.
Nico e Diao. Incoscienti giovani.
Sanremo è finito.
Domenica a Como tocca a noi.
Ma perché quando le circostanze lo richiedono che male c’ e’ a tifare per la Juve, specie adesso che ha smesso di vincere sempre ? .
Sbronza sanremese?
L’hai visto?
Sei masochista?
Il male non e’ il festival in se’ ,ma l’ insopportabile bombardamento mediatico e di zebedei collegato .
Capisco che noi mortali abbiamo difficoltà a capire l’immaginifica poetica del Mascia, ma a me è sembrato che avesse seguito il festival, io l’ho intravisto in qualche coda di TG, subito cambiato canale, o in qualche articolo di giornale che non ho letto.
Provando a parlare seriamente nonostante mi venga ancora da ridere direi che l’Internazionale di Milano è,con ogni evidenza, alla fine di quello che alcuni si ostinano a chiamare ciclo ma che al massimo si potrebbe definire ciclino, come uno spotting in menopausa.
Alcuni dei titolari ” importanti “sono anziani, i rincalzi non sono all’altezza, qualcuno se ne vorrà andare e qualcuno sarà ceduto per esigenze di bilancio .
Inzaghino sa giocare in un solo modo
e quindi non s’inventera’ nulla.
Infine la proprietà non ci pensa nemmeno a investire su giocatori pronti ( per vincere).
Se ne riparlerà quindi tra una decina d’anni, forse di più.
Venendo a noi Motta ieri sera s’è guadagnato, per quanto mi riguarda, il pass fino a fine stagione.
Continuo ad essere perplesso ma sospendo il giudizio.
Se passa mercoledì la squadra dopo aver messo sotto i campioni d’Italia avrà fatto un bel pieno di fiducia e sicurezza e, se Thiago non ci mette del suo, potremmo vedere cose che voi umani…
Se la Juventus ha vinto ieri è perchè Motta ci ha messo del suo, oltre agli sbagli di Inzaghi, che tu faccia finta di non vederlo o meno
È proprio perché Motta c’ha messo del suo che la Juve è solo
quarta, in caso contrario probabilmente sarebbe almeno seconda se non addirittura prima.
Tutti mettono del proprio. L’importante è il dosaggio.
che bello essere saggi
Mi sembra che i giudizi sulla partita siano più o meno unanimi, in linea con l’analisi abbastanza lucida e onesta di Simone Inzaghi. Nel primo tempo l’Inter è stata senz’altro superiore (pur non essendo mancata qualche fiammata bianconera), mentre la ripresa è stata appannaggio di una Juventus che nonostante l’impegno di coppa infrasettimanale ne aveva chiaramente di più, e oltretutto, dopo il goal segnato, non ha stranamente corso rischi, ma è andata anzi molto vicina al raddoppio in due circostanze. Direi che nel complesso la vittoria è meritata, poi è chiaro che se l’Inter avesse sfruttato almeno una delle occasioni avute nel primo tempo la partita avrebbe senz’altro preso un’altra piega, ma questo è un discorso applicabile alla maggior parte degli incontri di calcio (peraltro, va ricordato che nella gara di andata sotto di due reti a metà ripresa la Juve sembrava spacciata, e invece…)
Al di là della soddisfazione per aver battuto una rivale storica, si tratta di un successo molto importante sia per il morale che per la classifica, e frutto di una prestazione nettamente migliore rispetto alle ultime, anche in considerazione della forza dell’avversario; guai però a definirla vittoria della svolta, lo abbiamo già detto tante volte salvo poi essere smentiti nella partita immediatamente successiva, ma l’auspicio è che si riesca finalmente a trovare la continuità necessaria a superare il turno in Champions e a garantirsi la qualificazione a quella dell’anno prossimo.
Nota a margine: l’arbitraggio di Mariani mi è sembrato quanto meno sufficiente (fermo restando che non ci sono stati episodi eclatanti) eppure secondo la Gazzetta dello Sport avrebbe risparmiato alla Juventus ben 4 ammonizioni: il mio è un giudizio influenzato dal tifo bianconero, oppure è quello della Gazzetta ad essere influenzato dal tifo nerazzurro?
No, non ha risparmiato tutte quelle ammonizioni, ma per il fallo di McKennie su Bastoni, per quel piede a martello sulla caviglia, il giallo ci sarebbe stato.
Sì hai ragione, quello era sicuramente da giallo.
Può essere, dato il regolamento attuale.
A me è sembrato del tutto involontario.
Mi sta bene che il calcio, sport di contatto, diventi uno sport per signorine, che fra l’altro si dimostrano più sportive e toste dei maschietti, ma allora si dovrebbe parimenti andare giù duro sulle rivoltanti e ridicole simulazioni che i nostri eroi applicano al minimo o inesistente tocco.
Chiffi-Break
Un Chiffi GIALLO-ROSSO decisivo con le sue fantastiche invenzioni: da un fallo di mano di un difensore giallorosso non punito, parte un veloce contropiede, palla da Shomurodov a Soulè, che inciampa in Leoni, per Chiffi è GIALLO e rigore. Interviene il VAR, avvertendo che il “fallo” è avvenuto fuori area, allora il Biondo ci ripensa, trasforma il rigore in una punizione dal limite, ma anche il GIALLO in ROSSO diretto per “fallo da ultimo uomo”. Beffa totale per i Crociati: un uomo in meno per un’ora e sotto di un gol, perchè il bravissimo Soulè trasforma la punizione, pennellando la palla all’incrocio dei pali, 0-1. q.b. e c.v.d.
Con Pecchia esonerato.
Da rimarcare, comunque, la sobrietà con la quale i gobbi del blog hanno celebrato la storica impresa. Toni&commenti tipicamente sabaudi, mi verrebbe da dire.
Non oso pensare a quel che sarebbe successo a parti invertite.
🙂
Senti, sabaudo ciociaro, tu comunque dovresti essere soddisfato due volte per questa vittoria.
Moderatamente. Con sobrio entusiasmo. Siamo mica baluba come gli interisti, noi., 😄
Ciao Stefano, a domani.
È vero Ugo, siete baluba a modo vostro 😄, arieccomi.
E ci mancherebbe fare dei festeggiamenti fuori luogo. È solo e pur sempre solo una partita, mica un titolo. Per ora ci si gode un risultatino pari alla pochezza dell’ostacolo superato, sebbene con fortuna.
Io personalmente non credo al “lavoro di Motta…” la squadra è semplicemente giovane, corrono di più e non si danno per vinti. Punto.
I nuovi innesti come già detto non sono male e mi aspetto che a breve entri in gioco Kelly … che ce l’ho al fantacalcio 😄😄😄😄
Quale fortuna di grazia?
Ma qualcuno, per caso, ha visto Water e i suoi prelibati piatti? Chiedo così…. per un amico
😆😆😆😆😆😆
Al momento, Waters non si trova nel vano cucina né in soggiorno.
non fare l’interista (nel senso di infierire sugli sconfitti)
Il panettone non sarà mai uno juventino, anche se il gesto di esultanza per il gol mi è piaciuto, è sembrato sincero e reale, quindi un po’ di muffa gliela togliamo. Ma solo un po’.
Il tasso tecnico non è certo stellare ma c’è bagarre un po’ in tutte le zone della classifica, cosa che rende questo campionato sicuramente più interessante dei tanti che ci siamo sorbiti negli anni – nei quali lo scudetto era già deciso a gennaio e non restava che seguire la lotta-retrocessione.
Da una quindicina di giorni in quà le due aspiranti e mezzo allo scudetto sono un po’ sulle gambe, non dico cotte ma certamente non sono quelle dei momenti migliori (faccio salvi naturalmente gli indiscutibili meriti delle squadre che ne hanno rallentato la progressione – a scongiurare che in quest’Italia dei campanili qualcuno possa risentirsene ..).
Questo rallentamento così sincrono delle tre di testa, d’altra parte, non può stupire più di tanto perchè dopo sei mesi galoppati a quei ritmi ci sta che qualche infortunio di troppo, la stanchezza di svariati giocatori e un appannamento dei livelli di concentrazione possano presentare il conto.
Io penso (ma lo dico senza il tono di quello che annuncia la scoperta dell’America – anche xchè sono cose che sappiamo molto bene tutti) che a parte il ruolo che si ritaglieranno caso e fatalità …. la corsa al titolo si giocherà su alcuni aspetti che già sappiamo a favore di chi depongono e su un paio di ulteriori di cui non è dato al momento sapere a favore di chi si rivolgeranno.
Fra i primi metterei senz’altro l’organico complessivamente più ‘folto’ dell’Inter, il fatto che gli uomini che costituiscono la sua ossatura lavorino con Inzaghi da oltre 3 anni, la ‘cazzimma’ di Conte e la sua capacità di passarla alla squadra, infine la circostanza che vede il Napoli privo di distrazioni europee.
Fra i secondi, invece, direi senz’altro la capacità di superare questa fase recuperando al più presto (e col minor numero possibile di punti lasciati per strada) lo smalto dei momenti migliori: ovvio che quella che prima e meglio ci riuscirà ne avrà i suoi vantaggi.
E aggiungerei anche la tenuta nervosa, la capacità cioè di gestire gli effetti psicologici negativi – e talvolta fatali – che possono derivare dall’incrocio di un proprio risultato negativo con quelli positivi delle altre (penso a cose come il famoso ‘scudetto perso in albergo’ dal Napoli di Sarri nel 2018).
A conclusione della 25°giornata di campionato, quindi a 13 dalla fine, ci troviamo con il Napoli che è ancora in testa da solo e per di più avendo recuperato un punto dei tre che aveva sull’Inter prima di udinese e Lazio.
Diciamo che a questo punto della stagione nessuno, men che meno io, si sarebbe aspettato di vedere il Napoli in cima.
Bisogna riconoscere che una buona parte del merito di questa classifica è da attribuire a Conte, non in virtù di chissà quale potere taumaturgico o effetto speciale. Semplicemente perché è un uomo che ha una profonda conoscenza del gioco del pallone e che conosce alla perfezione quali sono gli stimoli che consentono in generale ed hanno consentito nel caso specifico, di stimolare la volontà di ottimi giocatori fino ai loro limiti.
Sicuramente i giocatori del Napoli non erano diventati tutti schiappe come l’esito della stagione passata poteva fare pensare ed infatti.
Certamente la campagna acquisti di questa estate ha portato i giocatori giusti nei posti giusti. Per dirne uno Buongiorno più che degno sostituto di Kim eccelso difensore, mai sostituto, dell’annata trionfale. Certamente a gennaio con la perdita di Kwaratskhelia il Napoli si è parecchio indebolito checché ne pensino alcuni esperti commentatori del blog. E conte ha vissuto come una personale sconfitta questa cessione diventata obbligata vista la volontà del calciatore.
Ma la colpa non è certamente sua, dopo lo scudetto ADL ha fatto una montagna di cazzate, in particolare non aumentando lo stipendio al più forte assieme ad Osimhen, della sua rosa. Errore anche peggiore aver scordato invece al centravanti uno stipendio molto oltre le possibilità del Napoli cosa che lo ha costretto addirittura a ( vista la mancanza di richieste) prestarlo in Turchia. Magari se avesse portato entrambi a cifre possibili, oggi li avevamo ancora entrambi e con loro almeno ancora questo anno mi sento di dire che non c’è n’era per nessuno.
Purtroppo così non è stato e l’Inter è diventata più forte di noi.
ADL però ha rimediato prendendo Conte che sta facendo di necessità virtù e sta compiendo un piccolo capolavoro senza dimenticare che la rosa ha una buona qualità, non come l’Inter, ma comunque meglio di molte altre.
La gara con la Lazio era molto temibile in primis perché la Lazio è una squadra forte che ci aveva già battuto due volte, in secundis perché il Napoli era in emergenza infortunio sulla fascia sinistra ed invece con una prestazione accorta, gagliarda come al solito, anche se Anguissa ha mostrato qualche rilassatezza di troppo, addirittura con un pizzico di fortuna la stava portando a casa raggiunto a pochissimo dalla fine da un bel gol di Dia (che vorrà dì 😉). Lazio che comunque non avrebbe meritato di perdere. ( Non capisco come abbiano potuto perdere 6-0 con l’Inter).
Quello che mi rincresce è che i punti sulla quinta che erano 16 prima di questi tre pareggio ora si sono ridotti a 10 e la cosa mi mette un pizzico di agitazione perché vorrei poter vedere la mia squadra del cuore in CL il prossimo anno restando fermamente convinto che la Inter sia nettamente superiore e alla fine lo dimostra.
Al di là dei titoloni vincere contro l’Inter fa sempre piacere dopo il 2006 a me, nonostante i tanti amici nerazzurri. Va detto che ho visto highights e letto il giornale e mi pare di potere dire che il risultato è bello ma sicuramente abbastanza fortunato dopo che l’Inter nel primo tempo ha sbagliato due occasioni incredibili. Più che una svolta, dal poco che vedo, a me sembra che siano capitate due cose a Torino, a) lo stellone della fortuna ha girato per TM e b) Kolo Muani per ora fa la differenza. In sintesi per quel che costa la Juve oggi, siamo al minimo sindacale comunque. Nel mondo intanto capita di tutto, e sicuramente russi ed americani tentano di separare l’Europa per i loro interessi. Incredibile intervento di Vance classificabile col semplice “Dividi et Impera” e sono sicuro che molti italioti e europioti ci cascano dentro. Saluti a tutti. Tornando al calcio mi sembra di poter dire che Vlahovic e Savona non li vedo bene a Torino…
Anche tu, perché “stellone”?
Otto tiri in porta contro tre dell’Inter non mi pare raccontino di una partita vinta per culo.
L’Inter ha avuto le sue occasioni ma la Juve ne ha avute di più, e nel secondo tempo ha giocato decisamente meglio degli avversari. E ho visto diversi protagonisti, Conceicao su tutti, non solo Kolo Muani
Non ho visto tutta la partita. Da cosa leggo il primo tempo lo ha “vinto” l’Inter, il secondo la Juve. I gol li ha fatti la Juve. E’ il calcio. Implicavo che l’arrivo di Kolo Muani fa la differenza. A sorpresa. Il suo impatto va al di là delle aspettative. Conceicao c’era già prima. Il gol arriva al 90% da cosa Kolo ha fatto. Ciao
Nel primo tempo, non è vero che ha “vinto” l’Inter.
Dopo un buon inizio della Juve, i neroazzurri hanno trovato le contromisure (Lautaro si abbassava, il centrocampo si è mosso meglio rompendo sistematicamente il pressing) e la Juve si è complicata la vita in uscita sbagliando molti tocchi. Queste cause hanno generato le occasioni dell’Inter.
Ma nello stesso tempo, la Juve ha avuto occasioni pericolose, con miracoli di Pavard su Kolo e di Sommer (2 volte).
In sintesi, direi un po’ meglio l’Inter, ma pareggio giusto – nel primo tempo.
Nel secondo tempo, partita stra-dominata dalla Juve.
Personalmente non considero una bella parata di un portiere, o un tiro rimpallato non casualmente da un difensore, una occasione importante finita male per sfortuna: portieri e difensori sono messi lì apposta per fare il loro mestiere.
L’Inter ha avuto occasioni sbagliate per incapacità propria: i tiri di Lautaro, un cross facile di Bastoni incredibilmente sbagliato.
Il calcio non è una scienza matematica: nel complesso la Juventus ha sicuramente meritato la vittoria, ma se va in svantaggio, con una squadra non particolarmente esperta, chissà come reagisce.
Credo che chi parla di fortuna (per me gli sbagli degli avversari non fanno parte della fortuna, sono sbagli) del primo tempo si riferisca a questo.
Nella ripresa non c’è stata storia, nettamente meglio la Juventus che ha vinto sul campo e anche ai punti (ma di punti gliene daranno solo 3 :)).
Sono d’accordo. Dopo il primo tempo non ero per nulla soddisfatto, perché se lasci quelle occasioni all’Inter, vieni purgato e poi è difficile rimettere la partita in carreggiata.
Le occasioni le hanno sbagliate malamente quelli dell’Inter (per me, segnale di una condizione fisica e mentale non ottimale).
Nel secondo tempo, la Juve ha meritato.
comunque strano, quest’anno le piccole le abbiamo sofferte più del dovuto e non ero così sicuro dei tre punti
Classifica stravolta Bocca!!
Walter in caduta libera e il giap alla canna del gas !
Cavoli a merenda e Monsignor della Casa, attoniti, in attesa di istruzioni.
…io ho buone sensazioni…
Beh Cipra, sai che riguardo la partita di ieri c’è un articolo su Repubblica che ti chiama in causa?
…e non dite che Cipra non vi aveva avvisato…
😎
Buongiorno Fabrizio
È finita la benzina. La ricarica elettrica non è possibile: non abbiamo l’adattatore. È finita la benzina: primo tempo buono sprecando l’impossibile. Lautaro sbaglia tutto e di più. Non abbiamo l’adattatore: nel secondo tempo non siamo entrati in campo. Mkhitaryan invecchiato in un anno come fossero cinque. Calhanoglu inguardabile. Nelle legnate prese recenti, Derby, Viola recupero e ieri sera tre goal nascono da errori suoi a centrocampo. Thuram bianconero ci ha devastati a centrocampo. Asllani non è pronto per noi e va bene ma anche il turco è giù giù per i coppi. Di Marco da oltre un mese non pervenuto, Taremi non adatto in quella posizione forse meglio più dietro o meglio ancora altrove dalla Prestigiosa. Aggiungiamo Thuram infortunato e buonanotte. La Juventus ha l’adattatore. Bella panchina e poi tutti una giovane età e ieri si è visto. Secondo tempo con la bava alla bocca come è giusto che sia quando giochi con l’Inter. Partita impostata semplice dalla Juventus: schermati Bastoni e quello che rimane di Calhanoglu gioco di ripartenza e basta. L’Inter così rallenta l’azione, non abbiamo nessuno che salta l’uomo diventando prevedibili. Tutti a gennaio si sono rinforzati eccetto noi e il Napoli. Entrambe ne pagheranno le conseguenze. Il nostro proprietario con il puparo Marotta hanno un cuore di gesso. Hanno comprato la casa Inter per rivenderla al meglio senza dare una mano di bianco nemmeno alla mansarda e ripristinare il recinto e non è affatto impossibile la rimonta bianconera. C’è la meritiamo. Ma noi, Fabrizio, non ci aspettiamo nulla. Per il prossimo dicembre ho i biglietti per il concerto di Giorgia. A proposito: com’è possibile che nelle ultime cinque edizioni del festival quattro le hanno vinte cantanti della scuderia di Marta Donà? Forse ha un efficiente servizio di centralinisti? Un abbraccio Maestro. Ti riscrivo dopo Inter-Lazio di coppa italia con presenza allo stadio. Il correttore mi cambia la i di italia con la i maiuscola. La maiuscola te la devi meritare. Bacio.
Finalmente un commento condivisibile (sul calcio, gli altri temi non miesprimo).
Star lunedì 17 febbraio 2025
Daily Express lunedì 17 febbraio 2025
The Guardian lunedì 17 febbraio 2025
Cavolo, chi glielo dice adesso al giap che hanno perso contro una delle tre o quattro peggiori squadre d’Europa? Che ha pure la seconda rosa più giovane del campionato? E senza nemmeno la scusa di aver giocato più partite? E manco quella delle assenze? E avendo fatto meno tiri in porta? E senza furti arbitrali?
Non ci si crede proprio…
È un miracolo essere riusciti a sfangarla con un Lautaro killer sfondareti, cercando di resistere a quel fuoriclasse di Dimarco a imperversare e spadroneggiare sulla fascia, una squadra inarrestabile così superbamente messa in campo dal Demone di Piacenza…
Elle-emme-A-O
Marca (Madrid) lunedì 17 febbraio 2025
Sport (Barcellona) lunedì 17 febbraio 2025
Mundo Deportivo (Barcellona) lunedì 17 febbraio 2025
AS (Madrid) lunedì 17 febbraio 2025
L’Equipe lunedì 17 febbraio 2025
La Stampa lunedì 17 febbraio 2025
La Repubblica lunedì 17 febbraio 2025
Il Sole 24 Ore lunedì 17 febbraio 2025
Il Resto del Carlino lunedì 17 febbraio 2025
Il Messaggero lunedì 17 febbraio 2025
Il Mattino di Napoli lunedì 17 febbraio 2025
Il Giornale lunedì 17 febbraio 2025
Il Foglio lunedì 17 febbraio 2025
Fatto Quotidiano lunedì 17 febbraio 2025
Domani lunedì 17 febbraio 2025
Gazzetta dello Sport lunedì 17 febbraio 2025
Corriere dello Sport lunedì 17 febbraio 2025
Tuttosport lunedì 17 febbraio 2025
Davanti è diventata una specie di Ciapa No… a questo giro due pareggi ed una sconfitta, ma è un po’ che hanno rallentato tutte e tre. Al Napoli sarebbe bastato battere l’Udinese per andare in fuga. L’Inter non è quella dell’anno scorso ma ce ne eravamo già accorti, con la Juventus ed il Milan in Campionato un pari ed una sconfitta…
Hai perfettamente ragione Leo, l’Inter non è quella dello scorso anno, è in calo in questo periodo e i risultati ne sono la conferma, quando si è lenti così in difesa e inconcludenti così in attacco, Lautaro non pervenuto proprio…e la società avrebbe fatto meglio a gennaio a fare un mercato più corposo, come ha fatto il Milan che ne ricaverà vantaggio sicuro.
Ciao Stefano, secondo me però rimanete lo stesso i più attrezzati, certo che il prossimo anno va fatto un po’ di restyling.
Per fare mercato corposo servirebbero i soldi… E gli attuali proprietari non sembrano intenzionati a mettercene
appunto, io anche questo sbaglio ho rimarcato
Il Napoli, anche se è finito l’effetto Conte e ha rallentato la sua corsa ha, rispetto al girone di andata, 5 punti in più, considerando le stesse squadre con cui ha giocato in questa Serie A asimmetrica. Ora c’è il Como e all’andata il Napoli ha vinto 3 – 1.
Vediamo cosa sarà capace di fare.
Il Napoli ha le sue chance senz’altro ed un rallentamento può essere fisiologico. Credo sempre però che dipenderà molto da quanto l’Inter andrà avanti in Champions.
Forza juveeeee!!( a tempo determinato..)