
Il Napoli imperiale, l’Inter che fa il lupo con l’agnello e il Milan “corriera stravagante”
Napoli o Inter? Chi ti passa per ultimo davanti agli occhi può lasciarti l’impressione – vera, falsa? – più marcata. Però ‘sti quattro gol di Frattesi, Lautaro, Dumfries e Taremi al Lecce sembrerebbero davvero roba grossa, importante, no?
La raffica di ceffoni ti costringe a soppesare e commisurare il tutto. Chi ha davanti l’avversario grosso cerca il colpo imperiale a effetto (Lukaku…), chi ha davanti l’avversario piccolo, deve fare come il lupo con l’agnello. Senza pietà. Ognuno pare aver rispettato il compito.
Insomma ogni settimana scaliamo la montagna del campionato per ritrovarci quasi sempre allo stesso punto, un po’ più in alto nella cordata, ma di fatto sempre attaccati l’uno all’altra. Lasciandoci eternamente a ragionare intorno ai soliti concetti: il Napoli di Conte che ha in testa lo scudetto come un chiodo fisso e null’altro, l’Inter che invece gioca su più tavoli da poker, ma anche con belle carte in mano. Alla fine ci rigiriamo nelle mani quei benedetti tre punti virtuali che Inter e Fiorentina devono contendersi, ma senza sapere in questo momento cosa farci e soprattutto dove metterli.
La coppia scoppiata di Lukaku e Lautaro alla fine ha generato questa acida rivalità a distanza. Il belga, rinnegato interista, e il capitano di ventura Antonio Conte fanno la parte di quelli che sono andati a battersi al soldo di altre bandiere. Ci potremmo mettere su un polpettone alla Dumas.
Mi verrebbe quasi voglia di darci un taglio a tutto questo chiacchiericcio e andare subito allo scontro diretto del 2 marzo. Per sapere e per capire. Mi immagino già un altro duello rusticano al Maradona, ma certo corro troppo. Liturgia vuole che si faccia tutta la strada prevista e l’attesa ci condanni a pestare l’acqua nel mortaio. Una sola questione amletica si divide in troppe altre. Conte o Inzaghi? Lukaku o Lautaro? Il centrocampo del Napoli (Anguissa, Lobotka, McTominay) o quello dell’Inter (Barella, Çalhanoğlu, Mkhtaryan)?
Alla fine non sapremo rispondere a nulla di tutto questo se la classifica non ci aiuterà a sfalciare almeno alcune di queste questioni.
Un po’ alla volta si attende che le due facciano il loro percorso. Prossima tappa per il Napoli la Roma all’Olimpico e per l’Inter addirittura il derby. Col Milan c’è un conto aperto: vista l’andata e vista la finale di Supercoppa in Arabia Saudita. Il Milan è venuto rocambolescamente a capo della partita col Parma, vincendola solamente nei tre minuti finali con i gol di Reijnders e Chukwueze. Per il resto è stato come un western all’italiana al cinema, con Conceição che per poco non veniva alle mani con Calabria. Il Milan americano è davvero una “corriera stravagante”.
Alla fine mi resta solo un grande boh, ma se dovessi scommetterci dieci euro oggi andrei a puntarli sul Napoli. Così, senza ragionarci molto, tanto non ci guadagnerei, né ci rimetterei comunque granché.
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SERIE A (GIORNATA 22)
(clicca sulle partite per leggere tabellini, cronache e vedere le sintesi video)
Venerdì 24 gennaio 2025
(6′ Che Adams T, 61′ Che Adams T)
Sabato 25 gennaio 2025
(30ì’ Nico Paz C, 56′ Retegui A, 70′ Retegui A)
Napoli-Juventus 2-1
(43′ Kolo Muani J, 57′ Anguissa N, 69′ Lukaku rig. N)
(24′ Colombo E, 44′ Dominguez B)
Domenica 26 gennaio 2025
Milan-Parma 3-2 (in corso)
(24′ Cancellieri P, 38′ Pulisic rig M, 80′ Del Prato P, 90’+2′ Reijnders M, 90’+5′ Chukwueze M)
(38′ Lucca U, 50′ Pellegrini rig. R, 64′ Dovbyk R)
(6′ Frattesi I, 39′ Lautaro I, 57′ Dumfries I, 61′ Taremi rig. I)
(11′ Adli F, 17′ Beltran F, 90’+2′ Marusic L)
Lunedì 27 gennaio 2025
(28′ Zerbin Ven, 76 Tchatchoua Ver)
(61′ De Winter G, 84′ Vasquez G)
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CLASSIFICA SERIE A (GIORNATA 22)
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PROSSIMO TURNO serie a (GIORNATA 23)
Venerdì 31 gennaio 2025
Parma-Lecce 20.45
Sabato 1 febbraio 2025
Udinese-Venezia 15.00
Monza-Verona 15.00
Atalanta-Torino 18.00
Bologna-Como 20.45
Domenica 2 febbraio 2025
Juventus-Empoli 12.30
Fiorentina-Genoa 15.00
Milan-Inter 18.00
Roma-Napoli 20.45
Lunedì 3 febbraio 2025
Cagliari-Lazio 20.45
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Buona sera. Mi rivolgo a quelli che sanno tutto di Sinner. Sapete perché non è andato, con la squadra, da Mattarella? Grazie.
Giunti all’ultima giornata di questa eliminatoria CL – e prima dei verdetti definitivi che possono variare i giudizi secondo appartenenza – si può trarre un primo giudizio sulla nuova formula. A me piace, sembra più rispettosa dei valori generali e soprattutto è più competitiva ed interessante, visto che tiene aperte le porte della qualificazione a gran parte dei teams. Anche per le poche già eliminate è stata una occasione per mettere in vetrina talenti. Evita anche partite scontate o di nessun interesse come spesso nelle ultime giornate dei gironi nella precedente versione. Obbliga anche alcune grandi storiche in ambasce contingenti a doversela giocare sempre senza rendite di posizione da sorteggi favorevoli o marchette da too big to fail. Si giocherà anche troppo, ma i team vengono remunerati abbastanza per potersi permettere rose adeguate: il Brest sta davanti al Real con una rosa che costerà meno di un decimo. Insomma, se si vuole salvaguardare il calcio la nuova formula è promossa; progresso vs. conservazione. Certo, meglio di una Superlega riservata ad una nobiltà decadente che escludeva le forze nuove e vive, a comincare dall’Atalanta.
Vero, formula più intrigante.
Anche se poi ai quarti mi aspetto i soliti noti.
Per quanto riguarda la Superlega è stata un’idea venuta in mente a più d’uno, poi hanno trovato quello della barzelletta, vai avanti tu…
… che a te viene da ridere😂😂
Stasera vedrò Barcellona – Atalanta, checché ne dica Prime cui sono abbonato per comodità amazzonica. Farò il tifo per L’Atalanta e mi auguro che giochi bene e esca dallo stadio a testa alta, non necessariamente vincente.
[…] e Inter. La video scheda in Bloooog! il Bar Sport di Fabrizio Bocca *** Domenica 26 gennaio 2025 Le sfide di Napoli-Inter. Conte o Inzaghi? Lukaku o Lautaro? Napoli di Conte o Inter di Inzaghi? La lotta scudetto si infiamma. Un viaggio tra strategie, […]
Faccio un lavoro in cui la motivation fa la differenza e surclassa il talento incostante. Ora un Lukaku non diventera’ un Maradona perche’ motivato, ma una squadra un po’ inferiore, il Napoli, puo’ secondo me vincerlo grazie alla motivazione e all’impegno focalizzato. Io dico Napoli.
Visti un po’ di highlits e il mio Milan fino al 74.o , poi ho detto basta e visto che ero a pranzo con moglie e figlia in un bel ristorante di carne a Roma ( Leon, via Gallia, lo conoscete ?) mi sono dedicato alle focaccia, cervo e verdure ( fantastiche), assaggiando anche da mia figlia il Kobe, per restare sereno , ma il mio smartwatch ha iniziato a inviarmi le notifiche , 2-2, gol annullato, basta neanche al polso guardo più, poi invece mentre aspettavo il caffè e parlavo di lirica e cinema con la ragazza leggo 91’ e 95’ e 3-2, vabbè ditelo che non mi volete lasciare in pace .
Quest’anno è così, vediamo se il mercato porterà roba buona, speriamo tengano tutti i centrali, di cazzate Ibra e c. ne hanno fatte abbastanza . ormai siamo un campionato a parte, con Lazio juve Fiore e forse anche Roma e Bologna per 2 posti in CL ( fatti i debiti scongiuri potremmo avere anche quest’anno 5 squadre ) e le altre coppe.
Per il titolo tifo Napoli , scusate cugini, ma il mezzo sangue chiama , ma visto l’Inter mi è sembrato straripante , non vorrei prendere il pallottoliere per il derby….
p.s. ho una suocera di 91 anni, che spesso straparla e dice cazzate, ma rispetto e benevolenza faccio Finta di niente , non mi sognerei mai di far riportare i suoi pensieri su un giornale…..
p.p.s . Almeno un , grande ,milanista, ieri ha vinto con stile!
Ciao Giovanni… speriamo siano cinque per la CL… 🙂 🙂
Ciao Leonardo, non credo ci siano grossi problemi ad arrivare quarti, per chi ha il miglior portiere al mondo, la miglior catena di sinistra,il miglior centrocampista,ai quali si è aggiunto il miglior allenatore…
Mai detto che Sergione sia il miglior allenatore, ma che è meglio di Fonseca… quelli che fanno passare per un fenomeno Inzaghino o Thuram o Frattesi siete voi … al Milan del prossimo anno servirebbe Tonali insieme a Fofana e Rejinders per chiudere i giochi a centrocampo, ma con tutti… e un centravanti vero. Per il resto vanno bene gli stessi.
Quanto al resto sbagliare l’allenatore è sempre un problema… e quest’anno lo pagheremo. Ma quando abbiamo messo Pioli per Giampolo poi l’anno dopo abbiamo vinto il campionato… non so se ricordi… io ricordo che tu facevi lo spiritoso. 🙂 🙂
Leo è un entusiasta, Waters, beato lui, per lui i suoi son sempre i migliori, ricordo anche Pobega, Kalulu, Okafor e il pollice verso sul nostro Thuram. D’altronde a Leo, che per primo individuò lo psicopatico del blog, gli si perdona tutto. Allora, non vorrei portar male, ma a occhio Conceicao mi pare lo stiano portando in palmo un pò troppo. Coach certo rognoso e volitivo, visto più volte col Porto, ma tutt’altro che geniale e innovativo. A me appare come un Simeone in sedicesimo: per tradizioni e DNA del Milan, non so quanto sia l’ideale per loro. Così come Motta alla Juve, un fuori contesto. Facendo uno scambio, ci guadagnerebbero tutti e quattro, squadre e coaches, quindi se li tengono come adesso meglio per noi. Quanto ai nostri eroi, i critici di Lautaro (anche tra il fuoco amico) son spariti, e non ci voleva molta fantasia: è il miglior calciatore di serie A per distacco. Thuram invece cresce esponenziale: l’assist a Frattesi “vai e segna” con slalom a sx e tocco col piede di appoggio dx è roba da pochi. Notevole l’esperimento di Frattesi da mezzala sinistra, a dx è chiuso. Se Acerbi e Chala recuperano bene, potremmo perfino essere moderatamente ottimisti. Io scommetto su Taremi, su Buchanan pollice verso, invece Palacios sarebbe una bella presa, ma paga l’ostracismo di Inzaghi per i giovanissimi, da cui si è salvato solo Bisseck per evidenti motivi.
Mai detto che Pobega fosse un fenomeno, ho detto che poteva avere una chance al Milan, e mi dispiace che non gliel’abbiano data sul serio. Kalulu abbiamo fatto una cazzata a darlo via ed alla Juventus sta facendo benissimo e Okafor è stata effettivamente una delusione, ma è stato impiegato male da Fonseca e sconta il fatto di avere davanti Leao che non gli permette continuità.
Quello che mi era sembrato un fenomeno subito è stato Rejinders, e quello che ha fatto per portare al gol del 2 – 2 contro il Parma e che mi sono rivisto con calma il giorno dopo, è stata una cosa da fenomeno vero… gol inventato dal nulla, partendo dalla linea del centrocampo, cose del genere le faceva Falcao. Altro fortissimo sul serio è Fofana che regge da solo la mediana.
Quanto a Sergione è uno che sa fare gruppo, e che è proprio quello che tra l’ultimo Pioli e Fonseca non c’era più al Milan. Quindi non sarà l’allenatore classico da Milan, ma adesso è quello che ci vuole.
Leo sono d’accordo, e se i rumours di fine mercato fossero veri una difesa con walker efficiente sarebbe sistemata , una mediana con Ricci-Fofana-Tiji sarebbe da urlo, se poi aggiungessero serio una punta vera ( Gimenez)? Sarei abbastanza ottimista per , almeno il quarto posto, poi sulle coppe non dico nulla, ma avendo il DNA…. Poi con gli interisti si ruzza, pensa che i mie due migliori amici del liceo sono di quella sponda la, e ci perculiamo leggermente prima e dopo il derby, ma tanto vincono loro stavolta…..
Quel che ci vuole adesso è che perdiate il prossimo derby, diciamola tutta. Che se vincete anche questo, e non c’è due senza tre, il Napoli anche senza scaramanzie.
Beh con Leonardo ci punzecchiamo da anni, ma ci vogliamo bene…abbiamo pranzato più volte assieme…🙂
Confermo… 😉 è sempre un piacere incontrare Andrea…
gli hai fatto spendere una cifra?
Sempre alla romana anzi la ultima volta a Merano ha offerto il gelato lui..🙂
Punto Lazio N. 9
1. Mea culpa. Nella minicronaca della partita di domenica ho colpevolmente mancato di citare le ultime due occasioni laziali maturate in pieno recupero, dapprima la violenta cannonata di Marusic che ha obbligato De Gea ad una parata fuori ordinanza, quindi la stoccata di Pedro dal limite che va a sbattere sul palo interno, con De Gea immobile e fuori combattimento. Mannaggia, forse il pari ce lo meritavamo pure.
2. Pro Rapuano. Attaccarsi alle debolezze e agli errori degli arbitri non è mai una buona politica, è un segnale che non si sa trovare altre giustificazioni alle prove deludenti della propria squadra. Nella fattispecie quella rapa di Rapuano può aver commesso errori ed omissioni, ma non è certo per colpa sua se abbiamo beccato da polli due gol in 20′. I gialli a Pedro e Baroni sono tra l’altro corretti e giustificati, la palla prima di fermarsi sulla bandierina del corner era realmente uscita dal campo, le proteste laziali erano quindi ingiustificate e soprattutto inutili.
3. Parola di Andrea Strafalcioni. Un brivido mi è corso lungo la schiena quando, ad apertura di telecronaca DAZN, ho sentito il simpatico tecnico romano (e credo romanista) incensare Baroni e la mia squadra con lodi sperticate e francamente eccessive. Ho subito percepito potersi trattare di una efficacissima “gufata”, mai un cuginetto avrebbe definito il gioco dela Lazio “celestiale”, o testualmente “così si gioca solamente in Paradiso” , tutto questo per una vittoria per 3-1, con i baschi ridotti in 10 per 60′. Mi ero premunito grattandomi il grattabile, purtroppo è stato tutto vano.
4. “Caciomercato”. Continua ancora per 7 giorni il “teatrino dei pupi” messo in scena a cura della compagnia d’avanspettacolo Lotito-Fabiani, sparando sui giornali, sulle TV e nelle radio locali una lunga sfilza di nomi di futuri aquilotti, per i vari ruoli scoperti che richiedono adeguati rinforzi. Si va dal centrocampista (i più gettonati Casadei, Fazzini, Fabbian) al difensore (i più informati citano Ghilardi, Ismajli, Sylla). Vuoi vedere che alla fine gli acquisti di gennaio saranno i due “ricicli” Hysaj e Basic, in pratica un mercato di m…, ecco perchè LoTito da febbraio sarà soprannominato “LoVespasiano” .
5. Tutti sulla “neve”. E torniamo a parlare di un ex-cuginetto, quel simpatico bricconcello che risponde al nome di Radja Nainggolan, che, lasciato il calcio della Serie A, è tornato a casa nel suo Belgio, ma non ha perso le buone abitudini di un tempo. Il ragazzaccio è stato beccato e arrestato dalla polizia di Bruxelles, perchè sembra sia coinvolto in un vasto traffico di stupefacenti. Quando il “crestato” era a Roma, si parlava piuttosto di alcolismo, ma il rientro in patria ha coinciso evidentemente con una “escalation”, si parla infatti di importazione di ingenti quantità di cocaina dal Sudamerica in Europa, vere e proprie colline di polvere bianca, già ribattezzate le “Alture del NaingGolan”.
Grande sempre e sempre di più.
Che partita mi suggerisci domani sera?
👍
Ma quanto è spettacolare il terzo goal dell’Inter. Colpo di tacco di Lautaro che smarca Dumfries che mette un tiro a giro nell’angolo opposto della rete.
Questo si che è giocare al calcio
Nainngolan è stato arrestato per droga in Belgio, sette anni fa – più o meno – un suo gol diede alla Inter l’accesso alla Champions League, è pronto un esposto da parte di ” Identità Jiventina”…
Aspetta che ora arriva l’esposto gobbo e menomale che tanti censori pigiamati sono usciti dal gruppo (come Frusciante) altrimenti erano dolori
O.T : ma qualcuno si diverte ancora a vedere una partita di tennis?
Ammetto di essere un vedovo inconsolabile di Roger Federer, però il tennis moderno è assolutamente inguardabile : riservato a ragazzoni di almeno 1,90-1,95 che si bombardano col servizio e con legnate da fondo campo, smash, palle corte e pallonetti ormai pressochè scomparsi. Dopo oltre 20 anni che preferivo una partita di tenni a quelle di calcio, in questi ultimi anni sono ritornato al vecchio amore calcistico ed il campionato di serie A quest’anno mi sembra divertente.
P.S.: se la Juve, che ha una bella rosa di giocatori giovani, mandasse a casa Thiago Motta e prendesse un allenatore tipo Ancellotti che lascia giocare liberi i giocatori, il campionato sarebbe ancora più bello. Ho visto sabato una scenetta che mi ha lasciato perplesso : punizione nella propria 3/4 per la Juve oltre il 90°, normalmente la calci lunga in area e speri accada qualcosa, invece ho visto due giocatori juventini, ossessionati dagli schemi, guardarsi fra loro ed iniziare la costruzione dal basso senza poi neanche arrivare a centrocampo. Non ci siamo proprio.
La partita di sabato per me è stata devastante. Mi sono sentito anacronistico, superato, di fatto ormai incompetente. L’ho vista insieme al gruppo del ballo, dove ci sono anche trentenni e quarantenni, uno dei quali insegna in una scuola calcio con tanto di patentino.
Quando a dieci minuti dalla fine, sotto di un gol, Motta ha messo una punta togliendone un’altra, l’ho criticato dicendo che a dieci minuti dalla fine si leva un centrocampista, anche un difensore, si iniziano a buttare palloni in area, con la speranza che accada qualcosa, anche un autogol, ma cerchi di non perderla.
Mi è stato spiegato che questo significa rinnegare la propria idea idea di calcio (anche se in 35 minuti quell’idea non ti aveva nemmeno fatto avvicinare all’area avversaria, evidentemente non va rinnegata). Farlo significa instillare dubbi nella mente dei giocatori e vanificare tutto il lavoro fatto fino ad adesso (a me non sembra un gran lavoro).
Ora capisco anche la frase sfuggita a Motta secondo la quale lui non è ossessionato dalla vittoria. Il gioco, almeno per alcuni, non è più solo vincere, ma è farlo portando avanti la propria idea di calcio e se si deve scegliere, tra la vittoria e il mantenimento dell’idea, si sceglie la seconda.
Forse un giorno toglieranno anche i punti e ci sarà una commissione (tipo Pallone d’Oro) che stabilirà qual’è l’idea migliore e lo scudetto si vincerà così (quel giorno, se non lo avranno già fatto, Conte e Ancelotti smetteranno di allenare).
Mi sento sempre più lontano dal calcio. Credo mi avvicinerò (visto anche l’avanzare dell’età) alla bocce: lì il punto lo danno ancora a chi si avvicina di più al pallino. Ognuno può tirare come vuole, ma l’obiettivo rimane, tutt’oggi, avvicinarsi di più di chiunque altro al pallino.
mi sembra una posizione estremistica. Al Bologna c’era molta organizzazione di gioco sì, ma soprattutto in fase difensiva. Poi davanti non ricordo alcuno schema limitativo. Il problema è un altro: se hai Zirkzee e i suoi piedi, il gioco fluisce da sè, se hai Vlahovic che stoppa la palla a tre metri è diverso. Se hai Freuler a governare le uscite è un paio di maniche, se hai Locatelli è un altro. Motta mica è scemo, parte dalla base, la base è una buona difesa e mi pare ce l’abbia, il resto va costruito, e ci vuole tempo. Quello che non vogliono dargli sull’assunto che lì si deve vincere (e Conte gli infuoca la posta ribadendo il concetto). E difatti s’è visto cosa hanno fatto negli ultimi anni: non solo non vincevano ma giocavano anche in modo osceno. Possono riprovarci: rinnegano il rinnvoamento, come fatto con pirlo e sarri, e richiamano allegri. Ma stavolta devono dargli il doppio di ingaggio del precedente. Ma magari
Non mi sembra estremistica, perché non dico di rinunciare alle proprie idee, ma di fare a 10 minuti dalla fine qualcosa di diverso da quello che stai facendo e che non sta portando nessun risultato positivo. Se un allenatore avversario ha capito il tuo gioco e te lo blocca, tu devi avere un piano B.
A meno che non vuoi dire, cambiando con un pari ruolo, che la mancanza di buona performance dipende dagli interpreti e non dal modulo.
E pensa che Vlahovic e Locatelli non sono alla Juventus da quest’anno (ma giocavano male per colpa di chi li allenava, quest’anno, invece, per colpa loro) e che lo scorso anno, dopo 22 gare la Juventus aveva subito 3 gol in meno di ora e ne aveva fatta una in più. E per favore non mi date della vedova di Allegri, a me di Allegri non fotte nulla, ma qui state incensando uno che ha portato il Bologna in CL solo perché ce ne andavano 5, che lo scorso anno è arrivato dietro alla Juventus (che aveva una squadra peggiore di questa) sia in campionato che in Coppa Italia .
Motta deve ancora dimostrare tutto, diventerà un nuovo Guardiola, ma per adesso è ancora un mister di belle speranze a confronto per la prima volta con una realtà complicata. Ne abbiamo visti tanti naufragare: Di Francesco (record di punti in A col Sassuolo), Giampaolo, Montella per restare al calcio attuale senza andare ne passato
Lo scorso anno la Juventus giocava in modo noioso (in realtà lo scorso anno ne ho viste poche), ma quest’anno che ne sto vedendo un po’ di più non mi sembra che tolte tre – quattro prestazioni su 22 stia incantando.
Il Bologna dicono che gioca meglio, la Lazio dicono che gioca meglio, addirittura, a parte l’ultimo mese, pare giocasse meglio pure la Fiorentina (riporto quanto sento dire perché queste squadre non le seguo).
Diamogli il grosso alibi dell’infortunio a Bremer, ma credo che a Motta si debba dare tempo, sia prima di dire che è un bidone, ma anche prima di dire che è un campione.
già, ma io non ho mai detto che Motta sia un campione, solo che sta facendo il suo lavoro.
“credo che a Motta si debba dare tempo, sia prima di dire che è un bidone, ma anche prima di dire che è un campione”.
Ovviamente. Aspettiamo (almeno) la fine della stagione per le pagelle, promuovere o bocciare dopo il primo quadrimestre non ha molto senso.
Come, parere personale beninteso, non ha avuto molto senso manco mandar via Fonseca al Milan, che con lui, non dimentichiamolo, aveva sbancato di brutto il Bernabeu. Con Conceicao, cos’è cambiato? Hanno vinto la Supercoppa più per culo che per altro e poi, in campionato, hanno inanellato un pari casalingo faticatissimo con il Cagliari, beccato la scoppola dalla Juve e rischiato l’osso del collo pure con Parma, certo non una corazzata.
Concordo su Conceicao: lo stanno portando in palmo di mano, ma finora ha fatto peggio dei predecessori.
Se solo, poi, ci fosse un minimo di equilibrio e di coerenza nelle valutazioni, la cosa non guasterebbe certo.
E’ bastato aver giocato due buone partite contro Atalanta e Milan per leggere certi titoli sulla Juventus “rinata” e poi, dopo aver perso contro un avversario di gran valore e in grandi condizioni, si ritorna a sotterrare squadra e mister sotto tonnellate di melma.
Mah …
Forse Motta dovrebbe usare il chewingum di Ancellotti…..
cioè tu ti diverti più a guardare la Juve che Sinner?
Va beh, i gusti sono gusti
55 commenti, contando 30 prime pagine.
Mi ricordo benissimo Napoli-Juve di Dicembre del 1974 finita 6 a 2 per gli ospiti con in campo fior di giocatori in entrambe le squadre.
Il Napoli aveva Juliano, gran bel centrocampista idolo di molti vecchi tifosi della squadra biancoazzurra, il fortissimo terzino destro Bruscolotti, un buon portiere come Carmignani ed El Gringo Clerici ma i bianconeri erano decisamente più forti con Zoff in porta, il grandissimo libero Gaetano Scirea, probabilmente il miglior libero italiano della Storia che oltretutto ricevette nella sua gloriosa carriera solo un cartellino giallo, purtroppo morto giovanissimo in un tragico incidente automobilistico e davanti
Roberto Bettega, uno dei migliori attaccanti italiani della Storia se non il migliore ed un Altafini a mezzo servizio poiché era già anziano ma comunque sempre micidiale in zona goal dato il suo grande senso della posizione
che lo faceva trovare sempre nel posto giusto al momento giusto per sfondare le reti avversarie. Indubbiamente il livello era più alto a quei tempi ed il Napoli era come ho detto una buona squadra ma la Juventus era nettamente superiore, quasi ingiocabile per quel Napoli come lo erano ingiocabili anche le altre due strisciate per i biancoazzurri.
Anche l’ottimo Napoli di Maradona,
Careca, Giordano, Bagni e compagnia bella non era certamente al livello della Juve e delle altre due strisciate ma negli ultimi anni la situazione è decisamente cambiata e la squadra biancoazzurra è ormai da tempo decisamente superiore ai bianconeri e direi anche ai rossoneri, solo l’Inter è più o meno al suo livello. De Laurentiis, anche
se non è amato da molti sta facendo a mio avviso un ottimo lavoro: è pur vero che la squadra partenopea ha perso Osimhen, Buongiorno, Zielinski e per ultimo Kvaratskhelia, ma ha acquistato bene, Mc Tominay è un gran bel centrocampista, magari meno tecnico rispetto al polacco ma più continuo e notevolmente più grintoso, David Neres è fortissimo ed a mio avviso è anche più pratico, più decisivo e meno lezioso di Kvara che spesso gigioneggiava troppo con la palla, la portava all’infinito ed ormai molti avevano capito il suo gioco e prese le dovute contromisure e lo stesso Lukaku, pur essendo molto inferiore ad Osimhen con Conte, che nel Campionato Italiano è un valore aggiunto, può dire la sua come in effetti sta facendo.
Lazio – Fiorentina 1-2
Gran brutto primo tempo della Lazio di fronte ad una Fiorentina messa bene in campo da Palladino
che dopo soli 18 minuti si era già portata sul due a zero. Nella ripresa la Lazio ha decisamente cambiato marcia ed alla fine avrebbe anche potuto pareggiare con il tiro di Pedro finito sul palo a De Gea battuto ma nel complesso
la Fiorentina ha meritato la vittoria.
Le pagelle dei giocatori laziali:
Provedel: insufficiente la sua prova, sul tiro di Adlii avrebbe potuto fare sicuramente meglio.
voto: 5
Marusic: primo tempo decisamente non buono, il primo goal della Fiore nasce da un sua incomprensione con Dele-Bashiru,
perdendo palla in una zona pericolosa favorisce l’azione dei viola che poi vanno a rete con Adlii. Nella ripresa la sua prestazione come quella di tutta la squadra migliora notevolmente, segna con un bel colpo di testa in mischia e sfiora la doppietta con un bel tiro dal limite parato alla grande con la mano di richiamo da De Gea.
Voto: 6,5
Gila: buone ma non sempre precise alcune sue iniziative in attacco, nel complesso prova sufficiente.
Voto: 6
Romagnoli: sufficiente anche la sua
prestazione.
Voto: 6
Pellegrini: la sua prestazione non raggiunge la sufficienza, troppo lento ed impreciso nell’effettuare dei cross che sono stati spesso ribattuto dai difensori viola ed anche in difesa non ha certo brillato, oltretutto c’è anche da segnalare un suo tiraccio da buona posizione, in quella occasione avrebbe potuto e dovuto fare meglio.
Voto: 5,5 (Hysaj 6)
Guendouzi: superiore alla sufficienza la sua prova, più per l’impegno e la grinta che per altro.
Voto: 6,5
Dele-Bashiru; il peggiore in campo dei giocatori laziali.
Voto: 4,5
Rovella: subentrato per fortuna a Dele-Bashiru nella ripresa risulta decisivo nel cambio di marcia
della Lazio nella seconda parte di gara, è in buona parte merito suo la netta trasformazione della squadra biancoceleste che all’ultimo secondo nel finale sfiora
il pareggio con Pedro.
Voto: 6,5
Isaksen: come al solito insufficiente la sua prova.
Voto: 5
Pedro: a mio avviso raggiunge la sufficienza solo grazie a quel tiro di sinistro sfortunato che è finito sul palo nel finale, ma prima subentrato ad Isaksen non aveva di certo fatto meglio del biondino.
Voto: 6
Dia: insufficiente la sua prestazione.
Voto:5,5 (Noslin sv)
Zaccagni: non da ricordare ma comunque sufficiente la sua prova.
Voto: 6
Castellanos: siamo alle solite, per essere un centravanti è troppo poco incisivo sottoporta, ha due buone occasioni ma in una arriva in colpevole ritardo su un ottimo traversone da destra ed in un’altra da due metri dalla porta avversaria fa da sponda di testa per un eventuale compagno invece di tirare e l’azione così sfuma.
Voto: 5
Baroni: d’accordo sul fatto che Nuno Tavares si è infortunato e che per forza doveva giocare Pellegrini che comunque non è poi male come terzino sinistro ma mettere Dele-Bashiru al posto di Rovella nel primo tempo è stato un suicidio a mio avviso da parte del tecnico biancoceleste e poi non capisco la sua insistenza nel far giocare sempre Isaksen che sta inanellando una serie di prestazioni negative, decisamente una dietro l’altra.
Voto: 5
Il Napoli di Maradona, Careca, Giordano non era ai livelli delle strisciate?! Stai ben attento alla roba che ti fumi, che a lungo andare può farti male.
Come al solito hai toppato poiché ho smesso di fumare da molti anni e mi fermo qui non avendo intenzione di perdere altro tempo con un quaquaraquà
come te.
Ti confesso che su quella surreale dichiarazione avevo scelto di sorvolare, concentrandomi sulla presunta “ingiocabilità” della juve in quell’anno in cui si trovarono davvero a vincere uno scudetto quasi a loro insaputa…
Non è affatto vero che nell’anno di grazia 74-75 la juve era ingiocabile per il Napoli, infatti il campionato lo buttammo noi perdendo a tre minuti dalla fine la gara decisiva a Torino (“azzurro, il comunale è tutto azzurro…”)per una papera di Carmignani ed anche perchè riuscimmo a pareggiare 12 partite su 15 in trasferta tenendo la palla “all’olandese” e mangiandoci valanghe di gol…
Hai perfettamente ragione riguardo la stagione 74-75 ma in linea di massima in quegli anni era dura affrontare la Juve per il Napoli mentre negli ultimi anni la situazione si è completamente ribaltata a favore del Napoli.
Caro Bocca ,non sarà un po’ eccessiva tutta questa rassegna stampa ? Certo ovemai portasse soldi è molto meglio della pubblicità .
Non porta certo soldi, lo faccio per servisio e per avere una rapida panoramica della giornata. Aprendo un solo giornale e cliccandoci sopra si passa rapidamente al giornale successivo. Se non interessa, basta sapere che la rassegna occupa esclusivamente un lasso di tempo più o meno tra le 7 e le 9 del mattino, quindi è compatta e poi non disturba più. In compenso i giornali offrono spunti di discussione secondo me utili e intelligenti, visto che le nostre discussioni non sono monotematiche. E’ solo una questione d’abitudine. Buona lettura! Un cordiale saluto Fab
A me la panoramica piace e mi torna utile per capire come, soprattutto in politica una notizia viene girata e rigirata a comodo dei politici di riferimento…grazie Bocca
Condivido e bravo
PS anche se è un mensile le proporrei anche la locandina del Vernacoliere che, a modo suo, sintetizza il meglio delle notizie
Avevo scritto ieri che contro una Fiorentina reduce da un pareggio e diverse sconfitte, la Lazio era favorita, ma dai biancocelesti c’è sempre da attendersi di tutto di più, infatti siamo riusciti a risuscitare i viola per l’occasione in rosso mentre noi neanche stavolta abbiamo giocato in casa con la maglia canonica .
Lascio agli amici ghiro e Claudio, piu’ competenti analisi maggiormente approfondite, quello che posso dire io e che continuano i soliti difetti , il buco a centro area , che con avversari di un certo peso , evidentemente (sic ! ) anche l’attuale Fiorentina, si paga mentre davanti i nuovi continuano ad azzeccare una buona prestazione, magari segnano pure e poi si affrettano a tornare nella mediocrità, lo stesso castellano ultimamente a parte il gol contro i baschi, non mi pare stia facendo granche’, non vale neanche il discorso che le sconfitte possono servire a correggere o quanto meno migliorare i difetti,
perchè le medesime si susseguono e i medesimi restano tali e quali, se non peggiori .
Ti raccomando anche l’approccio alla partita ,lo stesso del derby , due pappine nei primi venti minuti e poi nemmeno la capacità di riaprire la partita, almeno in tempo congruo,lasciamo perdere i sogni di gloria, attualmente non siamo da Champions e neanche possiamo vincere l’E.L. malgrado la modestia del contesto .
Baroni è una brava persona ma sarebbe ora di cominciare a correggere per quanto possibile i difetti , anche se certo il materiale è questo e non pare che il sor onorevole abbia voglia di mettere mano al portafoglio, malgrado qualche soldo la coppa lo stia portando e altri ne porterebbe riuscendo ad andare in fondo, cosa ripeto su cui non mi farei illusioni senza rinforzi . Ovviamente sarei felice di essere smentito e di essere troppo pessimista, ma credo di conescere i miei polli , fortunatamente il mio status di doppio tifoso mi consente di consolarmi col Napoli .
Girone di andata con 19 partite. Estrapolando da tutte le partite quelle che abbiamo incontrato nelle prime tre giornate del girone di ritorno, sembra che abbiamo fatto passi da giganti. Le abbiamo vinte tutte. All’andata abbiamo perso con Verona e Atalanta e pareggiato con la Juventus realizzando un solo punto. Al ritorno, contro gli stessi avversari, ne abbiamo fatti nove. C’è da chiedersi se è migliorato il Napoli o se sono peggiorate le altre squadre.
A questo punto mi rallegro da solo: “Siamo forti”. Poi guardo Lecce – Inter e mi ridimensiono pensando che il Napoli ha battuto il Lecce in casa a fatica mentre l’Inter va a Lecce e fa quattro gol facili facili, che potevano essere anche di più.
Se qualcuno mi chiede un pronostico non posso fare a meno di dire che lo scudetto sarà affare tra Inter e Atalanta, entrambe nerazzurre.
Vorrei suggerire a DeLa di provare a far indossare ai giocatori del Napoli una maglia a strisce nerazzurre. Chissà che non possiamo imbucarci alla loro festa.
E andiamo RADARISTA, da te tutti questi scongiuri non me li aspetto; il Napoli è forte, è carico, è feroce, guarda come esultano i suoi giocatori anche per una semplice palla tolta agli avversari e buttata in fallo laterale…..
Il Napoli ha già battuto Atalanta a Bergamo e la Juve a Napoli e rimontando sempre con una grinta sino alla fine che demolisce fisicamente e mentalmente gli avversari.
Per battere questa squadra l’Inter dovrebbe tirare fuori una ferocia come non ha mai avuto e i suoi fuoriclasse dare il meglio come non hanno mai fatto, sarà molto avvincente la lotta per lo scudetto….
Bella proposta, l’uovo di colombo: se Inter, Atalanta e Napoli giocassero tutte con maglia nerazzurra, senza nomi e senza numeri, soprattutto negli scontri diretti, ognuno può tifare per chi ha vinto ed esser contento. Tanto ormai dal colore delle maglie non si capisce più quale squadra gioca, l’ultima volta l’Inter giocava con la maglia del Borussia Dortmund. Potenza del marketing. O del merchandising, laddove si capisce anche meglio perchè Beretta ha sparato a Bellocco, ecc…… C’è un mercato inesplorato di terza, quarta e quinta maglia, in futuro anche mutandoni di lana griffati. Fuor di metafora, un torneo serrato, meglio così. Napoli è terra di magia e sottosuolo, la città più fascinosa del mondo, l’unica che convive con il rischio permanente con il sorriso, il canto, il ballo e il sole, i mille colori il caffè pagato e le pizzielle (a proposito, dove si possono comprare quelle buone da strada?). L’unica che accoglie in seno la Capri rutilante e i suk arabi della Procida diffidente e litigiosa. C’è tutto, di tutto, Napoli emana e brama luce come la Sicilia ama l’ombra. Sì, l’Inter è più forte, e questo lo sappiamo, ma figurarsi se il Napoli non può vincere. Alla festa nerazzurra siete già imbucati, e che questo terzetto se la giocava s’era già predetto a luglio, non serviva la sibilla, nonostante le contorsioni paraculesche di Conte.
Nel 1600 e rotti, un monaco scrisse una guida di Napoli mostrando un percorso della città tutto all’ombra, nonostante la giornata di sole.
Se quel libro non si trova nel Grande Archivio, vuol dire che è andato perduto.
Per i palermitani a Napoli, sarebbe di aiuto.
Non so a quale Sicilia ti riferisca, ma la mia Catania la vedo piena di luce tanto quanto Napoli, visto che le due città, fatte le debite proporzioni, si somigliano come due gemelli diversi, entrambe barocche, distese tra mare e vulcano, con le stradine e i vicoli tipici dell’architettura borbonica ed un maestoso castello medievale in centro, piene di caos e di vitalità, dove convivono insieme cultura e malaffare, kitsch ed eleganza, entrambe dotate di una gastronomia unica, anche in strada. Et voilà, ti ho “uscito” il mio lato sentimentale. Per il resto, invece, sono pienamented’accordo con te. Saluti.
ma Catania è una Sicilia particolare, è la Milano del sud, caos e vitalità come dici tu. Ma forse, il rapporto con il vulcano è diverso, a Catania è a muntagna, un colosso immanente, a Napoli quasi quasi fanno finta che non c’è. A Pozzuoli, Bacoli, Baia, più c’è bradisismo, più c’è rischio e più se ne fottono. Vista da esterno, eh, a Napoli vanno più di tammurriata, in Sicilia più di scacciapensieri. Cmq, a me Catania piace.
Comunque Inzaghi è ormai un tecnico di primo livello, intendo tatticamente e nell’idea di calcio che esprime .. e non da oggi, voglio dire fra gli anni alla Lazio e questi all’Inter ormai l’ha ampiamente dimostrato.
Nell’idea di calcio lo trovo superiore a Conte (o per lo meno quella che esprime Inzaghi è un’idea di calcio che mi piace di più) mentre Conte lo giudico superiore come ‘motivatore’.
E comunque entrambi hanno un’enorme capacità di disporre al meglio i giocatori di volta in volta disponibili ricavandone il massimo in termini di risultati.
Al netto ovviamente delle giornate storte nelle quali sbagli formazione o sbagli i cambi o comunque interpreti male la partita o te la fai ‘incartare’ dall’allenatore avversario: che quelle possono capitare e capitano a chiunque.
si, anche a me Inzaghi piace più di Conte, sia per il tipo di calcio che esprime sia per il comportamento generale. Ciò non toglie che anche Inzaghi, per quanto molto migliorato, abbia le sue fisse. Ci mette molto tempo per accogliere variazioni palesi ai più, ma quando la adotta poi la fa sua. Infine, Inzaghi è un allenatore aziendalista, invece Conte è un Contista. Per questo non regge più di due tre anni nello stesso posto, stressa l’ambiente oltre limite,e magari anche se stesso, sino a trovare un motivo per andar via. Poi, Conte è un allenatore da campionato, bravissimo anche in conferenza stampa, laddove Inzaghi ha l’appeal di Don Abbondio. Infine in Europa Conte ha sempre fallito. Si, preferisco Inzaghi, credo anche i calciatori.
Perché Inzaghi, almeno in Europa, cosa ha combinato?
Sempre superati i giorni, finale col City, e che City, giocata alla grande. Con organici cui ogni anno toglievano un pezzo. Conte fece spendere ai cinesi l’iradiddio, ma in Europa sempre fuori in malo modo. Con l’Inter, ma anche Juve e altre. Ecco, Inzaghi in Europa se la gioca, anche l’anno scorso contro l’Atletico, nel doppio confronto meritava di più. Conta vincere, ma anche il modo. Entrambi giocano il 3-5-2, ma approcciano in modo molto differente. Guarda il 4-4 con la Juve. Inter sul 4-2, ha cercato il 5-2 più volte, poteva farne altri tre e invece è stata raggiunta. Conte sul 4-2 non la perdeva mai, e magari manco si arrivava al 4-2. Con Conte, Dimarco non giocherebbe mai. Ecco, forse questa è la differenza più significativa. Diversi, a me piace più Inzaghi, più coraggioso, e anche più inventivo tatticamente.
Sai una cosa? Mi sa che hai ragione. Dico sul serio …
🙂
Aspetta Carta, in realtà un anno Conte fece più di qualcosa in Europa: arrivammo in finale in EL , ce la giocammo col Siviglia ricordi? E se la perdemmo è perché furono determinanti le cappelle di Lukaku che fece un autogol e si mangio’ due gol
yes, vero, Lukaku ne ha combinate più della grandine, anche quando ha fatto il dodicesimo in campo per il City. Ma ner complesso, Conte con l’Europa ha sempre avuto un pessimo rapporto, e mica sono in Italia, e mica perchè non ne ha vinte. Dipende anche da come esci, e lui ne è sempre uscito maluccio. Diciamo che è più un allenatore da tornei nazionali.
Bastava indicargli la porta giusta. Che colpa ne ha Romelu?
🙂
Ecco io non trascurerei anche la notevole capacità di Conte come preparatore tattico, ovvero la capacitò di far “assorbire”, non mi viene un termine migliore, mi scuso, formazione e schemi sia offensivi che difensivi, ai propri giocatori. fscendoglieli provare e riprovare infinite volte durante gli allenamenti settimanali, in questo sicuramente aiutato dal vantaggio, non so quanto grande, di non dover partecipare a competizioni extra campionato
Amico mio ogni partita fa storia a se’ e poi non è che anche un secondo o terzo posto sarebbe una tragedia, l’Inter ha un calendario piuttosto pesante, non credo che Inzaghi fara’ ogni volta pull over, certo loro sono favoriti , ma si diceva una volta che la palla è rotonda .
Solo una cosa ….
Tiago hai rotto …
Il progetto di Motta (se ci credi e non è il mio caso) che definirei di “anarchismo collettivista” (nessun titolare, nessun ruolo fisso, nessun capitano e anche, da qualche tempo, nessuna chiara idea di come giocarla) trattandosi di una squadra di giovani calciatori chiamati però a raggiungere fin da subito obiettivi impegnativi risulta piuttosto complicato da mettere “a terra”, almeno in tempi brevi e, a mio avviso, si sarebbe giovato della presenza di qualche calciatore più esperto (a questo proposito mi risultano incomprensibili le cessioni a titolo gratuito di Szcesny, Rugani, Danilo).
Leggo però (non ho seguito il percorso di Motta prima del suo arrivo alla juve) che (il progetto) fosse quello anche nelle esperienze precedenti (Spezia e Bologna).
Ne deduco quindi che la società sia disponibile a concedere il (molto) tempo necessario.
Armiamoci di pazienza…
Se abbiamo concesso tre stagioni al suo predecessore per avere in cambio il nulla cosmico, perché non concederne almeno due al brasiliano?
Si, capisco che guardando solo gli highlights qualificarsi alla Champions e vincere la C.I. possa apparire il ” nulla cosmico “.
Nell’ultimo triennio glorioso : Juve – Sassuolo 1 a 2, Juve – Monza 0 a 2, Juve – Udinese 0 a 1, Sassuolo – Juve 4 a 1, Empoli – Juve 4 a 1, Napoli – Juve 5 a 1, Juve – Villarreal 0 a 3, Maccabi Haifa (!!!!!) – Juve 2 a 0.
E chissà che non ne abbia dimenticata qualcun’altra.
Nulla cosmico? Pure peggio.
Ugo è inutile, Allegri è divino e Cipra è il suo profeta….
La Sicilia lunedì 27 gennaio 2025
Il Secolo XIX lunedì 27 gennaio 2025
Certo fosse anche fiscalmente italiano lo stimerei di più .
Ma Sinner vive realmente, e materialmente, a Montecarlo, e tutto il suo lavoro viene svolto all’estero, dove paga i premi al netto di tasse locali. Quanto al contributo all’economia, l’indotto che genera Sinner in Italia compensa ampiamente il mancato gettito tributario personale. Voglio dire, molto più scandalosa è la residenza fiscale estera da parte di chi vive e produce in Italia, e magari viene pure agevolato. D’altra parte ogni paese è, per qualche verso, un paradiso fiscale. Anche l’Italia, per successioni e donazioni
Anche Musetti è fiscalmente monegasco. E Djokovic. E pure Medvedev. E tanti altri. Il Principato ha la nazionale più forte al mondo.
Il Gazzettino di Venezia lunedì 27 gennaio 2025
Corriere di Bologna lunedì 27 gennaio 2025
The Guardian lunedì 27 gennaio 2025
Le Figaro lunedì 27 gennaio 2025
La Stampa lunedì 27 gennaio 2025
👍 👍
La Repubblica lunedì 27 gennaio 2025
Il Sole 24 Ore lunedì 27 gennaio 2025
Il Messaggero lunedì 27 gennaio 2025
Il Mattino di Napoli lunedì 27 gennaio 2025
Il Giorno lunedì 27 gennaio 2025
Il Giornale lunedì 27 gennaio 2025
Il Foglio lunedì 27 gennaio 2025
Il Fatto Quotidiano lunedì 27 gennaio 2025
Corriere della Sera lunedì 27 gennaio 2025
Domani lunedì 27 gennaio 2025
The Star lunedì 27 gennaio 2025
Daily Express lunedì 27 gennaio 2025
The Daily Telegraph lunedì 27 gennaio 2025
Sport (Barcellona) lunedì 27 gennaio 2025
Mundo Deportivo (Barcellona) lunedì 27 gennaio 2025
AS (Madrid) lunedì 27 gennaio 2025
Marca (Madrid) lunedì 27 gennaio 2025
L’Equipe lunedì 27 gennaio 2025
Gazzetta dello Sport lunedì 27 gennaio 2025
Corriere dello Sport lunedì 27 gennaio 2025