Il Baroni Rampante e il Conte Dimezzato. Il Napoli riperde ancora con la Lazio, stavolta non sono tre gol ma ne basta uno solo di Isaksen. Morale: nel Napoli qualcosa s’è inceppato, soprattutto dalle parti di Lukaku…, mentre la Lazio di Baroni è un rullo compressore. E nel campionato degli imprevisti intanto l’Atalanta è da sola in testa alla classifica
LAZIO, LA RIVOLUZIONE DI BARONI
Napoli-Lazio 0-1 (79′ Isaksen L) – Aggiungiamo la Lazio di Baroni, ma ci metterei anche la Lazio di Guendouzi, Pedro, Castellanos, Zaccagni, Nuno Tavares e via così nel lungo elenco delle sorprese di questa stagione. Nel senso che una sorpresa alla fine che cos’è, se non un insieme di nomi che ti dicono qualcosa di meno di altri?
Anche se, a dir la verità, nemmeno più tanto “sorprese” in senso stretto, in quanto la tendenza è ormai questa da inizio stagione. Ormai ci stiamo abituando all’incognito e al non consueto, senza renderci conto che forse c’è anche un certo cambio di gerarchie e di categorie. Del resto basta osservare le prime cinque posizioni della classifica: 1-Atalanta 34; 2- Napoli 32; 3- Inter 31; 4- Fiorentina 31; 5 – Lazio 31. Non c’è la Juventus, non c’è il Milan, non c’è la Roma. In compenso c’è l’Atalanta prima e Fiorentina e Lazio che stanno lì dove solitamente non stanno. Il nuovo che avanza oggi è Lookman, Kean, Castellanos…
LAZIO, L’EPURAZIONE DI IMMOBILE, LUIS ALBERTO, MILINKOVIC
La Lazio di quest’anno ha avuto più o meno la stessa genesi del Napoli dell’anno scudetto, la cui mossa vincente fu l’allontanamento di vecchi e logori totem come Hamsik, Insigne, Mertens etc.
Claudio Lotito ha ricostruito la Lazio su divorzi illustri, quello da Sarri innanzitutto (col ponte di Tudor), e poi le colonne Milinkovic Savic, Luis Alberto e Immobile. Sembrava impossibile una Lazio di alto livello senza di loro e invece Guendouzi, Castellanos, Noslin, Nuno Tavares etc si sono ritrovati in una bottiglia di champagne che veniva all’improvviso stappata.
LA LAZIO E IL DOPPIO KO AL NAPOLI IN COPPA ITALIA E CAMPIONATO
Ne sa qualcosa il Napoli di Antonio Conte che ne ha fatto pesantemente le spese prima in Coppa Italia e poi in campionato. Il pesante ko di Coppa Italia, arrivato dopo aver stravolto la squadra e mandando in campo tutte le riserve, ha significato l’eliminazione da un torneo che il Napoli non avrebbe dovuto snobbare così leggermente.
LA LAZIO FA VENIRE FUORI I LIMITI DEL NAPOLI
Il ko in campionato al Maradona va a sommarsi alla netta sconfitta subita dall’Atalanta. Nel Napoli qualcosa si è inceppato e la produzione di gol francamente troppo scarsa per stare lassù. Kvaratskhelia ha perso l’ispirazione dei suoi dribbling ubriacanti, le vittorie quando arrivano sono molto striminzite, e l’attacco da punto di forza si è trasformato in punto debole.
Forse dovremmo rivedere tutto l’incartamento del complesso affare Osimhen-Lukaku alla luce di questi nuovi risultati.
LA LAZIO E L’INVOLUZIONE DEL NAPOLI DI CONTE
Intanto le baruffe verbali di Conte si fermano alla partita con l’Inter, dopo l’allenatore del Napoli s’è parecchio intristito e chiuso in se stesso. Nemmeno un arbitro da spennare, qualche frase di circostanza balbettata a spiegare il primato perduto e un primo accenno di rientro verso la normalità.
Non mi sembra più così convinto, Antonio Conte, gioca quasi esclusivamente a smorzare la palla. Il Baroni rampante, e un Conte dimezzato…
✍️ BIO: MARCO BARONI
Marco Baroni, nato l’11 settembre 1963 a Firenze,
è un allenatore di calcio ed ex difensore, attualmente alla guida della Lazio (Wikipedia). Durante la sua carriera da calciatore, ha giocato in Serie A con club come Fiorentina, Roma e Napoli, vincendo uno Scudetto con i partenopei nel 1990 (Transfermarkt – Profilo giocatore).
Dopo il ritiro, Baroni ha intrapreso la carriera da allenatore, iniziando con squadre di Serie C2 come Rondinella, Montevarchi e Carrarese. Successivamente, ha guidato formazioni di Serie B, tra cui Pescara, Novara e Benevento. Con il Benevento ha scritto la storia, ottenendo una storica promozione in Serie A nel 2017 (Wikipedia – Promozione Benevento).
Nel giugno 2024, Baroni è stato scelto come nuovo allenatore della Lazio, firmando un contratto biennale con scadenza a giugno 2026, dopo aver lasciato l’Hellas Verona (Reuters – Nomina alla Lazio).
Tatticamente, Baroni adotta prevalentemente il modulo 4-3-3, combinando solidità difensiva con transizioni rapide. La sua filosofia di gioco si basa su disciplina tattica e flessibilità offensiva, adattandosi alle caratteristiche dei giocatori a disposizione (Since1900.it – Filosofia tattica).
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[…] sexy all’italiana. Scopri il triangolo calcistico su Bloooog! *** Domenica 8 dicembre 2024 Napoli-Lazio 0-1: Baroni sorprende, Lazio bis col Napoli La Lazio di Baroni trionfa 1-0 contro un involuto Napoli di Conte al Maradona: […]
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[…] 8 dicembre 2024 Napoli-Lazio 0-1: Baroni sorprende, Lazio bis col Napoli La Lazio di Baroni trionfa 1-0 contro un involuto Napoli di Conte al Maradona: […]
Sono simpatizzante della Lazio,
quasi tutti quelli che intervengono su questo blooog lo sanno ma ci sono sempre le eccezioni che confermano le regole, vuoi per provocare, vuoi per faziosità o per ignoranza qualcuno mi fa simpatizzante della Juve; oltretutto sono stato offeso da un laziale come me solo per aver parlato male di un ex portiere della Lazio,
chiaramente a livello puramente tecnico.
Pur simpatizzando per i biancocelesti quando scrivo i miei commenti sulle partite, sugli aspetti
tecnici dei giocatori, sulla bravura o meno degli stessi e sulle loro caratteristiche sono assolutamente neutrale, non sono assolutamente come alcuni su questo blooog che tendono a parlar bene o male di questo o quel giocatore secondo la squadra dove milita, il più delle volte lo sopravvalutano se in quel momento gioca nella loro squadra del cuore e spesso ne dicono peste e corna quando gioca in una squadra rivale.
A differenza di molti tifosi della Lazio non mi è mai piaciuto più di tanto Immobile che a mio avviso potrebbe essere paragonato al serbo Vlahovic; entrambi hanno sicuramente un buon fiuto del goal
ma la squadra deve giocare per loro e per le loro caratteristiche,
devono essere lanciati negli spazi larghi ed in profondità, la loro tecnica approssimativa li rende quasi inutili negli spazi stretti ovvero quando le squadre avversarie si chiudono a riccio.
Per questo motivi Immobile non ha
fatto granché in Nazionale ed ha fallito anche nelle squadre estere in
cui ha militato e lo stesso Vlahovic
non sta facendo di certo bene nella
Juve che non gioca affatto sfruttando le sue caratteristiche, d’altronde come potrebbe sfruttarle con i giocatori che ha, i vari Locatelli, Mckennie e compagnia bella. Nella Fiorentina invece ha fatto sicuramente bene ma aveva gente come Ribèry ed altri che lo servivano a dovere, le occasioni da rete fioccavano ed era più facile per lui sfruttarne una buona parte.
Sono particolarmente felice per Baroni.
L’anno scorso guidava un Hellas costruito su un budget di fichi secchi e croste di formaggio ed è riuscito a raggiungere una salvezza miracolosa, di cui ancora gli sono grato.
Quest’anno mostra cosa sa ottenere valorizzando al massimo i giocatori che ha… bravo davvero mister!
Leggo molta scaramanzia dei tifosi del Napoli, in cuore suo sono convinti di vincerlo, ma non lo vinceranno.
Perché non lo vinceranno? Perché non hanno gioco, quello che avevano con Spalletti e non hanno con Conte, già tre sconfitte nel girone di andata, e dovevano essere 5, con Parma e Inter dovevano perdere – proprio le mie squadre – alcune vittorie raffazzonate alla belle meglio, vedi Empoli e Lecce, forse la unica partita convincente è stata a Milano col Milan.
Lukaku è chiaramente un ex giocatore, nonostante non abbia neanche 32 anni,Lobokta forse a causa di infortuni è la pallida versione di quello ammirato in paio di stagioni orsono, Raspadori finito nel dimenticatoio, e Kvara che sta aspettando di andare verso altri lidi, di buono ce una buona organizzazione difensiva ed un Bongiorno veramente valido.
Credo non lo vinca neppure la Inter, è chiaramente la più forte,la più organizzata,impianto solido da anni, gioco eccelsa,difficilmente in una partita vi sono meno di dieci occasioni da rete, il fatto è che dovevamo essere avanti di sei o sette punti, questi non ci sono per dabbenaggini difensive, 4 punti con Genoa e Juventus, e partita assurda a Monza…
Lo vincerà con ogni probabilità la Atalanta ,nel 2025 saranno 40 anni dalla vittoria del Verona e sarà l’anno buono,ma non sarà una meteora come gli svaligeri, na per qualche anno saranno a battagliare per lo scudetto, grande società ,chapeau.
Sarà anche antipatico Gasperini ma olindubbiamente è bravissimo,prevedo il prossimo anno un assalto all diligenza soprattutto da parte del Milan, non credo saprà resistere stavolta…
Mangiate le crociferi, cavoli bianchi,cinesi,cavoli neri,verze,broccoli, sono grandi alleati della salute, prevengono molte infiammazioni e alcuni tipi di tumore, certo possono essere noiosi da mangiare, non tutti sono grandi chef come la mia amica Antonia Klugmann nel Carso, che propone spaghetti spezzati risottati con fonduta di latte e cavolo bianco, infine decorati con lamelle di cavolo romanesco arrostito,pepe nero, e fiori di camomilla in infusione….
Ieri sera nel mio piccolo ho cotto il cavolo bianco – metà cottura – infine lo ho arrostito in padella e nappato – non deriva da Valentina Nappi il termine – con una deliziosa salsetta a base di scalogno e aglio tritati e appassiti con olio Bonomelli, passata di pomodoro Alce Nero,paprica affumicata,aceto bianco,sciroppo di agave, ed alcune erbette, origano,finocchietto ed erba pepe ..una delizia..
Salud
Il cavolo…affascinante. Il suo impatto nella cucina già nella antichità, alimento essenziale nel Medioevo e poi, uno dei pochi vegetali che abbiamo dato noi al Nuovo Mondo. E poi ci sono intere definizioni, i mangiacavoli teutonici, il non capire un cavolo, o il nascere sotto un cavolo. La Klugmann (letteralmente Klug, intelligente, Mann, uomo) più una furbacchiona che una artista della cucina, forse, il cavolo ha ricette antiche e svendute, si mischiava a tutto.
Io penso che una vittoria dell’Atalanta sarebbe l’unico argomento serio per affossare la Superlega e stare nel modello attuale. The american dream, tutti possono diventare ricchie vincere, non solo i soliti tre.
No no non è furba ma una grande artista, provare per credere, il ristorante si chiama l’Argine di Vencò, hanno anche alcune camere per dormire dopo la cena, da must il mattino seguente vedere lei alle 8 che prepara una colazione da urlo, costa 30 euro ma ne vale la pena….
Salud
Beh, l’Atalanta, dall’entrata dei fondi Usa nella proprietà non è la “solita” Atalanta, provinciale di lusso venditrice netta. E’ diventata acquirente netta, anche più delle big. Hanno resistito al Psg che voleva Lookman; rotto Scamacca, in due ore hanno preso Retegui pagandolo cash… roba che le big three non possono permettersi in questo periodo: bravi loro, nulla da dire, ma bisognerebbe guardarla con occhio diverso perchè diverso è lo status. Senza i famigerati fondi Usa credo Percassi avrebbe già ceduto Lookman e non preso Retegui così facilmente, nonostante il cash avuto per Koop. Direi che Lazio e Fiorentina son le vere seconde linee a sorpresa, entrambe con bilanci in ordine e nessun acquisto eclatante. Tutto ciò premesso, l’Inter rimane calcisticamente una spanna sopra l’Atalanta, la vittoria finale sta soprattutto nelle sue mani, e non sminuirebbe minimamente il percorso dell’Atalanta o delle altre. In realtà la questione vera è la crisi delle due big, crisi societaria molto più che calcistica. Per il resto il calcio va avanti anche senza superlega. se le big europee vogliono continuare a fare le sborone, facciano pure, i primi nodi stanno arrivando al pettine anche in casa Real oltre che in P.L. Ma le medie non dimentichino da dove viene il loro agio, inclusa la quota di diritti tv che da sole non avrebbero mai avuto, tafazzi è sempre dietro l’angolo. Il problema grande è il contenimento dei costi, che no verrà raggiunto fin quando le big non accettino un salary cap o si acconcino ad un general agreement per tagliare le unghie agli agenti, cosa che non accadrà mai finchè ognuno si crede più furbo o più ricco. Il modello casomai può essere il Bayern.
Ma perché se un tifoso del Napoli, quando dice che lo scudetto lo vinceranno altri ragionando sui semplici dati di fatto, non viene mai creduto? Invece io penso che sia tu a credere che vincerà l’Inter, anche se dici di no…
Ottima la citazione di Calvino caro dottor Bocca.
Resta da vedere chi farà il Cavaliere Inesistente, per il momento direi che il candidato migliore sia il Milan 🤭
Punto Lazio n. 4
1. Pare che il Presidente abbia deciso di installare a Formello un avanzatissimo servizio di “Trucco e Parrucco”, su richiesta di un manipolo di giocatori laziali particolarmente attenti all’aspetto estetico delle proprie fluenti capigliature. Gli “hairstyles” di moda quest’anno sono: Elettrochoc 220V (Guendouzi), Ribot (Noslin), Omelette (Dele-Bashiru), Rast/rello (Tchaouna), Mallet (Gigot), Neanderthal (Dia), Nido-di-Rondine (Tavares), Scapricciatiello (Pellegrini). Figaro qua, Figaro là…
2. Il “pericolo giallo” torna ad affacciarsi alle soglie di Formello, altro che epidemia X congolese. Come ogni anno per tutta la seconda parte del campionato questo orribile morbo infesterà il campionato della Lazio, lo spettro delle diffide per l’eccessivo numero di cartellini gialli collezionati dai nostri giocatori ci tartasserà fino alla fine. Con Baroni ed il suo gioco arrischiato e foriero di potenziali scoperture a centrocampo il rischio purtroppo è ancora più elevato. Saremo colpiti duramente dalla “cinese”?
3. La trasferta proibita di Amsterdam rimarrà scolpita nella storia della Lazio come la più grande ingiustizia patita dai suoi tifosi, marchiati davanti a tutto il calcio europeo delle patente di pericolosi hooligans neonazisti e antisemiti. La sindachessa Halsema ha dimenticato le pericolose scorribande dei supporter olandesi nelle principali città europee, come il “sacco di Roma” (Roma-Feyenoord 2015), conclusosi con lo sfregio alla fontana di Piazza di Spagna. Dati i precedenti più remoti e gli ultimi fattacci col Maccabi e con l’AZ Alkmaar, propongo la soluzione forse più equanime: far giocare la partita a porte chiuse, senza tifosi nè ajacidi nè laziali. Halsema, rimborsaci i soldi!!
4. La partita al Maradona, con la clamorosa vittoria a sorpresa della Lazio sul più quotato Napoli, si è svolta in un clima meteorologico da tregenda, pioggia, freddo, vento, solo nella successiva partita del Venezia le condizioni erano più inclementi. . Isaksen, il biondino danese, si è trovato in un ambiente “boreale”, a lui più familiare e favorevole; forse per questo motivo ha finalmente sfoggiato una partita degna di lui e del suo elevato valore di mercato; ha prima impegnato Meret in una bella deviazione in corner, poi nella ripresa ha sfoderato un numero di alta scuola, dribbling secco su Olivera e imparabile stangata di sx nel sette, Meret fulminato. Era ora che il buon Gustav sfoderasse gli artigli, “rivalutescion”.
5. Marco Baroni conquista sempre più favore e riconoscimenti da parte di gazzettieri e commentatori sportivi; da oscuro comprimario delle panchine minori italiane, con l’impegno e la pazienza, ha guadagnato prima la fiducia del Senatore, grazie alle validissime stagioni in casa Hellas, e poi quella dei suoi calciatori, tutti ne parlano con affetto e stima. Il clima creato negli spogliatoi si riverbera in campo con prestazioni solide ed efficaci e con schemi tecnico-tattici semplici da assorbire e da mettere in pratica in partita. ‘Tutti per uno e uno per tutti’, come insegnava il buon Dumas padre.
Eppure questa estate quando ti dicevo che Baroni era meglio di Italiano mi dicevi che volevo prenderti in giro 😉
Caro Dalla. riconosco e mi pento, adesso Italiano ve lo godete voi, non è male neanche lui, a voi oggi vi manca Zirkzee, ma anche Castro non è affatto male.
Zirkzee è un fenomeno ma difficilmente inquadrabile nei classici schemi di gioco. L’anno scorso Motta fece un capolavoro con lui…
La pecca più grande di Italiano mi sembra che sia saper solo attaccare quando invece a volte bisogna mettere il bus davanti alla porta, almeno negli ultimi minuti. Ci hanno già fregato 3 o 4 volte così quest’anno
tutto giusto, in particolare su Zirkzee.
Non è che qualcosa si è inceppato dalle parti di Lukaku, è che il gioco offensivo del Napoli si limita a recapitare il pallone sugli esterni, a Kvara o Politano/Neres, che provano a superare gli avversari.
Ormai lo hanno capito anche i sassi che basta raddoppiare la marcatura e i giochi sono fatti. Lukaku,non più lo stesso di 5 anni fa, quando si trascinava da solo 2-3 marcatori appresso, è semplicemente abbandonato a sé stesso.
L’unica variazione a tutto questo è rappresentata dagli inserimenti di Mc Tominay o di Di Lorenzo ma non può andare sempre bene.
Lo affermo ormai da Settembre, quand’ è che Conte comincerà a pensare ad una valida alternativa di gioco?
Comunque è già stato un miracolo essere in testa al campionato per tutte queste giornate di fila.
L’obiettivo reale del Napoli è la qualificazione, tutt’altro che scontata, alla prossima Champions League.
Chi è di diverso avviso capisce poco di calcio o si diverte a provocare.
FALLI DA DIETRO
(rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 15° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Seconda scoppola in 72 ore.
Questa qui assai più dolorosa.
Perché, dopo la decisione di uscire dalla Coppa, il Feroce Salentino aveva il dovere di vincerla.
Perché giocata fra le mura amiche.
Squadre speculari entrambe a vocazione difensivista.
Tante partite a scacchi quanti erano i confronti diretti sul campo.
Titolari e riserve.
Alla fine Baroni vince grazie al differente valore della panchina.
Entra Noslin, l’eroe di tre giorni fa.
E Noslin s’inventa l’apertura deliziosa per Isaksen non raccolta né da Charlie Brown né da Olivera, il quale intercetta e devia la botta del danese.
Il Napoli non reagisce.
Ed è forse questo l’aspetto negativo più sorprendente.
Una sconfitta dovuta alla poca determinazione più che all’aspetto tattico.
Una brutta sconfitta.
Ridimensionamento?
Indubbiamente le lacune ora appaiono più evidenti.
E sono tutte incentrate sulla fase offensiva.
Le soluzioni d’attacco poche e poco incisive.
La solitudine e la staticità di Piedone.
La fumosa presenza di Trinità-Kvara.
Il risultato è che il Napoli tra le prime sette ha il peggior attacco.
Dato statistico preoccupante.
Non in chiave scudetto, ma addirittura in ottica Champions.
Insomma il problema è serio e va risolto.
Attenua il pessimismo la fisionomia di un campionato equilibratissimo, con continue impreviste novità.
E attenua il pessimismo il vantaggio di non avere altre distrazioni. Dato che alla fine si presume peserà.
Entrambe in maglia nerazzurra le stelle del campionato.
Alla Dea puoi resistere un tempo.
Poi nella ripresa ti schianta.
Con i cambi. Perché ha una rosa amplissima.
E con il fiato e le energie.
Perché ha una preparazione atletica impressionante.
Gli atalantini cominciano a correre proprio quando gli avversari cominciano a boccheggiare.
E corrono, corrono, corrono anche dopo il fischio.
Corrono anche solo per raggiungere la doccia.
Corrono anche solo per raggiungere il pullman.
Poi c’è Gasp che è bravo.
Uno che sa interpretare la partita come pochi.
Uno che sa fare gruppo. Uno che sa difendere i propri uomini.
Come quando – tre anni fa – insultò un ispettore nel corso di un controllo antidoping a sorpresa, interrompendo il test su Palomino.
Gasp sceglie di rinunciare in partenza al cannoniere del campionato.
Lo aveva già fatto contro il Napoli ed era andata bene.
Gol dell’ex De Kosolà, come un paio di giorni prima all’Olimpico con Zaniolo.
A Bergamo è cosi. Per magia i bidoni rifilati dalle altre squadre qui diventano star.
Gol molto contestato a Le Penna. Che sembra proprio il fratello gemello di Macron, anche lui – tra l’altro – in Francia molto contestato.
Il belga, nel saltare, si appoggia su Theo impedendogli probabilmente di saltare a sua volta.
Non è un brutto Diavolo. Per un’ora abbondante tiene botta e resta sul pezzo nonostante lo svantaggio e poi acciuffa anche il pareggio.
Leao, forse perché fa freddo, innesta il turbo e serve Morata che è lesto nell’anticipare Hien e trafiggere Carnesecchi.
Nella ripresa succede poco nonostante i cambi.
Quando tutti sono convinti del 1-1 su finale e, sempre su corner, tap in di Ademola l’uomo che guarda, il campionissimo . Che regala la nona vittoria di fila.
A San Siro esibizione di bellezze.
Che riscaldano mani e piedi, ma anche i cuori di una serata gelida.
Giocate straordinarie di Barella e Dimarco e alla fine il gol di Tykus in un ritmo davvero entusiasmante.
Mamma mia quanto è cresciuto l’esterno oriundo di Irsina, provincia di Matera.
Il suo gol entra di diritto nella rosa dei più belli del campionato.
Ma il migliore è ancora una volta Henrikh Mkhitaryan, nome che in italiano si può tradurre con consolazione o conforto.
Due lauree e cinque lingue parlate. E anche campione di scacchi, l’armeno.
Prosegue la pareggite della Vecchia allo Stadium.
Quarto consecutivo.
L’unica nota confortevole è che i sabaudi sono riusciti a recuperare due gol evitando la sconfitta in casa.
La nota non confortevole per il calcio italiano è il ritorno al passato.
I sabaudi evitano la sconfitta grazie agli aiutini del fischietto Marchetti.
Che non interviene sul fallo di Kalulu e soprattutto sul pestone di Koop su Fabbian. Allibisce persino Marelli.
Ma c’è un altro episodio assai più grave e inquietante inquadrato solo un attimo e poi rimosso.
Mentre il Marchetta si avvia ad espellere Motta, qualcuno gli scaraventa un pallone sulla faccia. Lui si disinteressa della cosa. Il Var dorme.
Ricordi iconici della testata di Bonucci a Rizzoli.
Benvenuti in casa Esposito.
Cinque gol per tre fratelli in pochi minuti e in campionati diversi. Doppietta dell’empolese Sebastiano.
E gol di Salvatore e di Francesco Pio con lo Spezia.
Per i genitori di questi ragazzi la domenica non c’è un solo momento per rilassarsi sul divano.
Grazie maestro per essere stato l’UNICO commentatore a notare il fatto che la Juve abbia potuto completare la sua rimonta in 11 contro 11 nonostante tutto
errore da matita rossa nel tuo commento.
Anche tu l’avevi fatto notare?
Scusami, non me ne ero accorto.
Oppure ho sbagliato la grammatica, ma non mi sembra?
Dici che per Koopmeiners ci voleva solo l’arancione?
Non capisco dove sta l’errore, davvero…
Se si presta Osimhen e si paga caro Lukaku, qualcuno ha messo fuori servizio il cervello.
che poi l’operazione abbia avuto il pieno avallo di Conte, non andrebbe sottaciuto. Che poi lo stesso Conte sia consapevole di essere in ribasso, e da prima di arivare al Napoli, è testimoniato dalle dichiarazioni che rilascia. Si lancia in avanti per non restare indietro. Peraltro, la mancanza di Osimhen penalizza soprattutto Kvara, un vero peccato.
È esattamente così. Non so se stai seguendo le geste dell’uomo mascherato nel campionato turco (ben coadiuvato da Ciro, Icardi e un giovanotto di nome Yunus da tenere d’occhio), dove, per inciso, non si concedono mai rigoricchi: semplicemente entusiasmante! Altro che il palo della luce dell’autostrada belga (che come tutti sanno è già ben illuminata, quindi Big Rom risulterebbe superfluo anche lì).
Saluti
Ci voleva una sconfitta con la Lazio affinché finalmente potesse scrivere un post senza spaziatura doppia. Non è difficile, ci vuole solo buona volontà
Già, ma considerando che una semplice mail di 1 mega corrisponde al tenere accesa una lampada per 25 minuti
https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2020/10/alleggerisci-la-tua-impronta-invisibile.pdf
possiamo dire che con l’ennesima lenzuolata abbiamo alzato la temperatura terrestre di un altro mezzo grado…
Bravo, beviti tutte queste stronzate ipocrite. E mi raccomando: divulgale su internet.
la 15esima giornata ci conferma che sarà un campionato combattuto ed avvincente in cui le attuali 5 squadre di testa daranno spettacolo. Giuve e Milan ci stanno già deliziando col loro spettacolo (comico)-
Il lavoro mi sta prendendo troppo tempo…in ogni caso, mi preme fare due o tre considerazioni numeriche. Il Napoli era lassù sebbene con la peggiore differenza reti tra le prime sei. Credo che la differenza reti dica sempre qualcosa, e quel qualcosa è che se vinci sempre al pelo, prima o poi le prendi. Due, onestamente credo che alla 15esima il Milan farà molta, ma molta fatica a rientrare nel giro Champions, secondo me rimarrà fuori. Salvo ovviamente filotti di successo che nel calcio sono sempre possibili, ma considerato che andrà almeno agli ottavi di Champions, boh. Per quello che riguarda Thiago Motta mi sono riletto il ruolino da Mister, ultimo col Genoa ed esonerato, salvezza con lo Spezia, due stagioni col Bologna, una nono, una quinto. Se consideriamo che oggi il Bologna è ottavo ed ha dato i pezzi migliori via, beh…io direi che anche qui non è che ci siano tutti questi numeri a sostenere tante aspettative. Francamente non so chi vincerà, stamattina pensavo che l’Atalanta ha un gioco consolidato e, magari prendendo dalla squadra B che gioca in C, potrebbe anche farcela a sostenere il doppio impegno con suiccesso.
mah, io credo al contrario che Motta sia molto bravo, e che abbia invece sbagliato ad andare a Torino, in questa juve. Ma andrebbe giudicato almeno a fine campionato.
Sinceramente, ritengo che la sconfitta di ieri contro la Lazio, che da due tre anni è diventata un po’ una bestia nera per noi, non abbia per il Napoli alcune impatto in ottica scudetto, obiettivo per il quale noi non siamo in corsa. Piuttosto mi sembra molto, ma molto molto più preoccupante in ottica qualificazione CL che da sempre è l’obiettivo indispensabile perla sopravvivenza ad alti livelli(sia pure della serieA) della società.
Sento dire un po’ a sproposito che il Napoli sarebbe fortissimo e competitivo al massimo perché ha nella rosa gli 8 undicesimi di quelli che hanno vinto due anni fa. Qui mi sento di fare una sostanziale correzione perché in realtà sarebbero i 7 undicesimi, ma poi c’è da considerare la qualità dei 4 undicesimi che mancano che sono: Osimhen, Zielinsky, Kim e Mario Rui.
Ora i sostituti, a parte Buongiorno, non mi sembrano proprio all’altezza di quelli che hanno sostituito, visto che Lukaku è più quando non si vede che quando si vede, Olivera l’abbiamo potuto valutare ieri in occasione del gol della Lazio e MC Tominay è ottimo, ma non è Zielinsky a livello di qualità, avendo invece vigoria atletica che a Zielinsky mancava. Quindi questa squadra è lontanissima parente di quella che stracciò la concorrenza due anni fa. E credo e temo che, vista l’attuale concorrenza, faticherà molto per raggiungere il suo obiettivo.
Piccola nota a margine, io da sempre ho sostenuto che noi non siamo in lotta per il campionato, e sempre ho trovato qualcuno che mi diceva che lo facevo solo per scaramanzia, invece, come sostenevo, era solo sano realismo…
Chissà perché a noi un po’ tutti ci ritengono scaramantici.😜
Boh chissà è come la cotoletta alla milanese che poi invece è viennese .. 🙂
Vero. Quindi trattasi in tutta evidenza di giudizi preconfezionati.
Alias pregiudizi. Ma noi ne siamo pieni.
Esatto esatto
Ciao Giorgio,
sono perfettamente d’accordo con il tuo commento.
Mc Tominay è forte ma come giustamente osservi non è Zielinski, il polacco anche se più discontinuo e con meno vigoria atletica era più forte tecnicamente,
aveva più qualità, Oliveira non è certo al livello di Mario Rui, tecnicamente c’è una bella differenza per poi non parlare di Lukaku che ha sostituito Osimhen, è come scambiare uno smeraldo con un pezzo di vetro. L’unica sostituzione valida è quella di Buongiorno che è un difensore centrale fortissimo più o meno al livello di Kim.
Ti ringrazio dell’apprezzamento Claudio. Anche io ritengo lo scambio tra Osimhen e Lukaku esattamente come lo hai definito tu. Di più, sono certo che con Osimhen centravanti saremmo concorrenziali al massimo con Inter ed Atalanta. Purtroppo il ragazzo è in Turchia.
La Lazio ha giocato meglio del Napoli e ha vinto meritatamente.
La colpa è di Conte? Certo. Chi vince ha sempre ragione e chi perde, torto.
A me questa sconfitta è dispiaciuta molto però sono soncio dei limiti della squadra. Diciamo che è già troppo quello che ha fatto fin’ora.
però Conte ha 8/11 della squadra di Spalletti, e se ha perso Osimhen Zielinski e Kim i sostituti non sembrano, salvo proprio il Lukaku preteso da Conte, peggiori. Inoltre ha una settimana intera per dare un gioco offensivo, che prescinda dalla palla lunga a Lukaku. Dunque, forse è il caso di smitizzare un pò Conte, lo farà il tempo, lui nel frattempo getta fumo. E tra non molto chiederà cosa si pretende da una squadra che era arrivata a 40 punti dalla prima. Nulla si pretende nulla, magari tacere un pò, la gente non ha l’anello al naso.
In realtà, dagli HL mi sembra che la Lazio non abbia fatto nulla in più di voi, gol a parte …
Un gol e una traversa.
e voi un palo, che anche se esterno sempre palo è, col portiere a rappresentare il “gatto di marmo” (una volta si diceva così)
Non so quali highlights hai visto, ma pare abbiano dovuto interrompere la partita per cambiare la traversa dopo il tiro di Dele Bashiru…
vedi sopra
Dei 45 punti disponibili in 15 giornate, la prima ne ha lasciati sul campo 11, la seconda 13, delle terze Inter e Fiorentina sinora 11 avendo una partita in meno, la Lazio 14, poi la Juve 18.
In un contesto così se nessuno scappa in avanti è perchè tutti incespicano abbastanza frequentemente, anche se in modo diverso (ATA e NAP ne hanno perse 3 a testa, la Juve 0..). Tutte finora non hanno sfruttato le debolezze degli altri.
Per cui, o una mette le catene e sgomma, altrimenti il campionato potrebbe rimanere così equilibrato ancora per molto. Non credo che qualcuno, scaramanzia a parte 🙂 abbia già detto addio al campionato. In fin dei conti in PL non è così diverso.
La CL farà la differenza. Per ora, griglia immutata, Inter poi Atalanta poi Napoli, le altre dietro. Anche se il campionato di Lazio e Fiorentina è ammirevole, tra le due, dovessi proprio, punterei la Lazio.
Nonostante le settimanali smentite provenienti direttamente dai campi di gioco (tramite la TV) molti continuano testardamente ad accreditare gli allenatori di mirabolanti imprese mentre potrebbero essere imputati solamente degli (eventuali) insuccessi.
Piaccia o no le partite (e i campionati) le vincono i calciatori.
Gli allenatori possono solo (evitare di) mettersi di traverso.
In questa ottica il Napoli resta il grande favorito per la vittoria finale essendo che l’Atalanta corre troppo e l’Internazionale di Milano piglia due pere a partita.
Se la juve riuscisse a mettere in campo per un periodo di tempo ragionevole i soldi spesi in estate avrebbe la rosa idonea (e speriamo anche l’allenatore) per giocarsi (con buone probabilità di successo) la quarta posizione con il Milan (che però ha discrete chanches di implosione) e con quella che pescherà il jolly tra Fiorentina e Lazio (con preferenza per quest’ultima per via del più saggio ed esperto allenatore).
…io ho buone sensazioni…
Da anni le stesse minchiate, cinghialone evolviti…
Salud
e finchè durano le tue buone sensazioni l’Inter è a cavallo. Non ha preso nemmeno un gol in CL, e in campionato dopo la scialata iniziale da post scudetto gli si segna solo su autogol a partita finita. Continua con le tue buone sensazioni, una garanzia🤣
Bocca, noto con piacere che la pubblicità è meno invasiva. Non so se dipende dal mio dispositivo o se lei ha fatto qualcosa, comunque grazie
La pubblicità oggi è meno invasiva perché in questo periodo il valore è più alto e abbiamo potuto optare per formule meno invasive, a discapito però anche del guadagno. Che per noi è fondamentale per tenere sotto controllo i costi e quanto serve per tenere in attività Bloooog!. Temo purtroppo che quando il valore della pubblicità, passato il periodo, tornerà a scendere allora noi rischiamo di dover tornare alle formule più remunerative ma che richiedono maggior visibilità. Ricordate sempre che Bloooog! è un’iniziativa imprenditoriale e qualche clic in giro per il sito è giusto quello che si chiede per offrire un servizio che comunque pensiamo sia apprezzato. Grazie dell’interessamento, buona settimana Fab
lo ricordiamo, certo, e sposo la proposta di chi ha proposto di pagare una quota annua per compensare il gap di costi. Quanto meno ci pensi, non faccia come Zhang che per un punto,come il Martin, perse la cappa.
Noi apprezzeremo sempre i suoi sforzi. Pagherei per poter leggere gli amici del blooog! che resta sempre il più bello del mondo.
È da un bel po’ che dicevo che la difesa non era per niente impenetrabile (e come può esserlo con un bradipo come Olivera?). Conte ha sbagliato di brutto a snobbare la Coppa Italia, ma ancora di più ha sbagliato a non imparare nulla dalla sconfitta di giovedì scorso. Ancora un numero interminabile di sterili cross sempre preda di Provedel, invece di provare a tirare da lontano come ha sapientemente fatto la Lazio, ancora errori nei cambi (come si può sostituire Lobotka e tenere invece ostinatamente in campo quell’inutile palo della luce belga?), ancora errori nello schieramento tattico avanti (Kvara lasciato perennemente solo con tre difensori addosso pronti a buttarlo giù al minimo movimento). Ieri si è detto addio al campionato dopo aver voluto abbandonare la coppa Italia, resta solo la speranza di un posto in Champions, forse, e quella… che torni Osimhen! Saluti
In effetti non s’è capito perchè Olivera, che era pure in vantaggio su Isaksen, non abbia spazzato via ma lasciato sfilare la palla.
Era in vantaggio si ma poi non ha anticipato come avrebbe dovuto
Era solo indeciso sul da farsi. Male, il difensore lì ultimo uomo dovrebbe spazzare via e basta.
Permettimi di correggerti, non era indeciso, è semplicemente troppo lento per poter fare il difensore in serie a, si è visto benissimo che non è arrivato in tempo sul pallone, nonostante di fosse sforzato. Un bradipo, appunto.
il Bradipo … non era Andrade, quello della Roma?
bene, finalmente si parla di Baroni, invece che delle incontinenze verbali di Conte di cui inizia a pagare dazio. Ma la carriera di Baroni già parlava per lui, rendimento sempre superiore alle risorse disponibili, e non tanto a Verona quanto prima, a Lecce, a Reggio. Ottima presa della Lazio, inferiore solo a quella di Guendouzi, centrocampista di testa, corsa, tecnica, non getta via una palla, gran giocatore. Fatto l’omaggio alla Lazio di Baroni, tocca l’ennesimo rimbrotto a Conte, che ha puntato l’indice sul poco rendimento del suo attacco, facendo addirittura trapelare che il suo è un gioco tutto basato sul’attacco quando è sempre stato il contrario, visibile ad occhio nudo. Il suo bersaglio, o meglio capro espiatorio, è in tutta Kvaratskelhia. Che invece è lascato a giocare da solo, braccato e picchiato da difensori in raddoppio, e proprio perchè abbandonato a se stesso da Conte. Kvara giocava con Osimhen davanti a lanciarsi negli spazi e dettare il lancio, e soprattuto con a fianco gente di tecnica, Mario Rui e Zielinski, co cui scambiare rapido, invece di Olivera o chi altro. Deve spesso giocare da solo. Ma Conte fa quel gioco lì, difesa a oltranza e palla lunga su Lukaku, mai offerto molto altro: Kvara vada da un altra parte se non vuole ingrigirsi e svalutarsi, perchè poi Conte è ostinato e ottuso del suo. Eriksen stette in panchina un anno intero prima di diventare un perno (preferiva i suoi pretoriani Vidal o Asamoah….), Dimarco addirittura bocciato (preferiva Kolarov, fece acquistare Young ….), della sua Inter rimangono solo Barella e Lautaro, e parliamo di soli 4 anni fa. Orbene, il Napoli rimane la terza forza, dopo Inter ed Atalanta, ma deve fare attenzione alle altre e soprattutto dire a Conte di chiachierare di meno e lavorare di più per valorizzare i punti di forza. In fin dei conti ha lo stesso Napoli di Spalletti per 8/11, e salvo Lukaku per Osimhen gli altri due non sono un downgrade. Non deve ricostruire nulla, deve solo valorizzare la rosa: ha 22 giocatori dediti al solo campionato, a differenza di tutte (ma proprio tutte) le concorrenti. In attacco ha 5 uomini, la juve per dire solo due, uno dei quali pure infortunato. Lavori, Conte, invece di vaneggiare.
Una volta tanto, sono d’accordo con te, ma devo dire che quando si parla male di Conte sono quasi sempre d’accordo.
Kvara lo picchiano è vero, ma un po’ se l’è cercata lui. Col fatto che, a causa dei tuffi continui, ormai gli arbitri non gli credono più, non gli fischiano più nemmeno i falli veri; e i difensori l’hanno capito. Un po’ quello che successe al russo biondo della Juve di qualche anno fa (non ricordo come si chiama): potevano ammazzarlo e nessuno gli fischiava più un fallo a favore. In parte anche Dybala subiva la stessa condanna (soprattutto in Europa, e.g. espulsione contro il Real per presunta simulazione, assurda). Barellino è un altro esempio e, se non sta attento, tra un po’ anche Lautaro. L’unico immune che non ha mai pagato per le sue simulazioni: C.Ronaldo
Barellino in sei anni ha meno simulazioni di quante ne ha Conceicao in tre mesi ….. ritara il mirino una volta tanto.
va bene, mettiamoci anche Conceicao, ma che coraggio dare a me del fazioso (ho citato tre juventini, cosa devo fare di più?)
ma io non ti ho dato del fazioso, sei tu che lo dai implicitamente a me. Sul Dybala cascatore non sono d’accordo, viene tartassato come Kvara. Su Lautaro cascatore posso essere d’accordo, su Barella proprio no, è uno che le dà e le prende, ma una volta che ha accentuato se ne è subito scusato pubblicamente, cosa molto rara. Non facciamo di tutta l’erba un fascio.
Allora forse non ho capito cosa intendevi con “ritara il mirino una volta tanto.”
E comunque è vero che ti do del fazioso, esplicitamente, ma immagino tu ne sia consapevole.
Dybala (che io adoro), come Barella (idem), quando cadono, esagerano. Lo faceva anche Nedved e in parte pure Vlahovic o Lukaku che, grossi come sono, non dovrebbero nemmeno spostarli.
Diciamo che se giocassero a rugby li prenderebbero in giro
si, esatto. D’altronde lo fanno perchè gli arbitri li premiano. Se l’arbitro se ne fottesse altamente, o li sanzionasse per simulazione, cadrebbero di meno. A proposito, vedo spesso il giocatore che difende palla cercando la spinta per gettarsi subito al primo contatto come a chiamare il fallo all’arbitro. Se l’arbitro se ne fotte (ribadisco) e gli dà fallo contro perchè ha fermato la palla con le mani, la seconda volta penserà a giocare invece di fare ostruzione. A rugby fischierebbero fallo contro, oltre a farsi sfottere da compagni e avversari. Ma spesso sono gli allenatori che glielo chiedono, quando lamentano la mancanza di cinismo, furbizia e mestiere. Due specialisti del tuffo provocato per ottenere la punizione erano Del Piero e Totti, non a caso nei loro ultimi anni, quando le gambe non reggevano più. Mi piace invece ricordare Bruno Conti, o Robben, o oggi Salah, che pensano a giocare e saltare l’avversario. Vabbè, và
E’ un riflesso pavloviano, che ci vuoi fare…
Era Krasic e non era russo, ma serbo.
Fu squalificato per 2 giornate per il famoso “tuffo” con il Bologna.
Dopo, non si recuperò più e fu venduto per terminare la carriera in Polonia.
La domanda è: quanti altri calciatori, che abbiamo visto sfoggiare carpiati da alitata, sono stati squalificati?
Ma la Juve RuBba!
ecco bravo Krasic, non era neanche male pora bestia, ma il marchio di infamia gli ha stroncato la carriera.
(vuoi un esempio di illustri impuniti? Demetrio Albertini che in un derby strisciò clamorosamente il piede guadagnando una punizione dal limite, ma nessuno gliene ha mai chiesto conto). Ecco adesso mi si rivoltano contro i milanisti, è un mondo difficile
Albertini menava come un fabbro, come da input di Sacchi, mai piaciuto.
20 squadre sono troppe per non avere fastidi
Commento perfetto! Ricordo ancora quanto piacesse a Conte portarsi appresso quello scarparo di vidal ovunque andasse.
mah, come tutti gli allenatori ha i suoi calciatori preferiti, i cosiddetti pretoriani. Anche Inzaghi e Gasperini, i migliori attualmente su piazza, hanno i loro. Conte però esagera in ostinazione, sia nelle sue scelte (ha un debole per i muscolar-cattivi, non solo Vidal anche Gagliardini per dire lo faceva giocare sempre) sia nei suoi ostracismi (verso i calciatori più tecnici, non solo Eriksen, ma Dimarco, adesso Kvara). Magari è un portato del sè giocatore; ma gente come i citati le partite gliele vince da solo, il muscolare no. E’ fatto così, devono farsi il culo e basta, anche per questo in ogni posto dura max due stagioni, il se stesso (e le menate ricorrenti sugli organici inadeguati che lo obbligano a andar via) viene prima dell’azienda che lo paga. Per questo, alla fine non ha avuto le panchine desiderate ed il napoli è stato un ripiego, checchè ne dica. Gasperini ha un caratteraccio, pure più diretto (detto che un caratteraccio è sintomo di carattere e palle, se i risultati sono con te) e magari inadatto alla grande piazza, però i talenti li valorizza eccome, è sei anni che sta lì e ogni anno ne sforna un apio per il mercato. Anche Inzaghi (tutt’altro tipo, ma anche lui molto aziendalista) è su quella strada, e baroni è arivato tardi per sfortuna, ma anche lui ha quel genere di curriculum. Ieri mi ha un pò stufato Conte che insisteva sulla mancanza di qualità davanti. Minchia, hai Lukaku, Kvara, Simeone, Raspadori, Politano, .. e chi li ha? Perchè non inventi qualche schema d’attacco. Guarda attaccano le due nerazzurre, ad esempio, 6/7 uomini oltre la linea della palla, 15-20 volte al tiro ogni partita. Guarda e impara da quelli più bravi, con umiltà, non seguire quelli fuori tempo massimo.
La carriera dei calciatori è ovviamente una parabola, definire Vidal “scarparo” è invece una cazzata.
Ciao Cipra,
secondo me non vale neanche la pena rispondere ad uno che definisce Vidal uno scarparo, lo stesso poi che ha definito Politano un fenomeno, David Neres è molto più forte di lui.
Vidal è un centrocampista completo, bravissimo nell’interdizione, abile nell’inserimento e nella fase offensiva ed in ogni zona del campo, dotato di un buon dribbling e con buoni fondamentali nonché bravo nel tiro da fuori e nella conclusione a
rete, pensa che con la Nazionale ha segnato ben 34 reti, è indubbiamente insieme a Pizarro uno dei migliori calciatori cileni della Storia.
Ah già, un altro pluri-pallone d’oro. Che al Bayern ha fatto fare la figura più misera della sua storia con il secondo numero migliore del suo repertorio (il primo era “mozzare le gambe agli avversari”) ovvero il doppio carpiato. Infatti il vostro pallone d’oro i tedeschi se lo sono tolto subito quando hanno capito il suo vero valore. Vabbè, parlare seriamente di calcio con juventini e simpatizzanti è davvero difficile, ne ne farò una ragione.
Fare delle previsioni è un tantino presto considerando anche il fatto che si tratta di un Campionato piuttosto equilibrato ma credo che la lotta per lo scudetto vedrà soprattutto quest’anno i colori nerazzurri, sarà principalmente tra l’Atalanta e l’Inter; sinceramente, nonostante stiano facendo grandi cose non penso che Lazio e Fiorentina possano ambire alla conquista del tricolore così come ho dei seri dubbi sul Napoli che è sicuramente migliorato con la cura Conte rispetto allo scorso anno ma è vistosamente inferiore all’ottimo Napoli di Spalletti.
Venendo alla partita vinta dalla Lazio a Napoli per uno a zero ho visto un primo tempo molto tattico e piuttosto equilibrato con un’occasione del Napoli all’inizio con Mc Tominay sventata da Provedel, un’altra con un tiro di Isaksen ben parato da Meret e proprio allo scadere una punizione ben battuta da Kvara che è uscita veramente di poco.
La ripresa è stata sicuramente più divertente, le squadre si sono allungate e le occasioni da rete sono state più ghiotte, da segnalare soprattutto una traversa colpita in pieno dopo un gran tiro di
Dele-Bashiru ed un colpo di testa di un giocatore napoletano che ha colpito il palo esterno.
Nella Lazio tutti sono andati sopra la sufficienza ma i migliori senza ombra di dubbio Isaksen ed il subentrato Noslin che oltre all’ottima prestazione effettuata sono stati determinanti nella rete del vantaggio biancoceleste, l’olandese a fornire un assist delizioso, il danese a sfruttarlo nel migliore dei modi.
Per finire direi veramente brutta un’entrata di Di Lorenzo su Nuno Tavares nel primo tempo, per fortuna il portoghese è stato abile con la sua prorompente fisicità a saltare e quindi evitare di essere colpito, in caso contrario si sarebbe potuto far male ed indurre l’arbitro a sanzionare la sacrosanta ammonizione ai danni del terzino del Napoli.
NAPOLI – LAZIO 0 – 1
Conte, imbestialito per la sconfitta in C.I., schiera stasera un Napoli in formazione-tipo, Baroni risponde lasciando solo due giocatori della squadra vincente di giovedì: Dele-Bashiru e Zaccagni, rientrano anche Tavares e Dia, fuori Pellegrini, Vecino e lo squalificato Rovella. Arbitra Colombo, al VAR Fabbri.
Pioggia battente, Tavares si scorda Politano, che crossa per McT, tiro deviato da Provedel, che poi esce bene di pugno sempre su McT, si scucuzzano il Taty e Rrahmani, giallo a Dia, Isaksen si accentra e tira, Meret devia in corner, testata a lato del Taty, tiraccio di Kvara, tiretto di Anguissa, tiro a lato di Politano, giallo a Guendouzi, punizione di Kvara appena fuori.
Ripresa: gialli a McT e a Rrahmani che ostacola il rinvio di Provedel, perde palla Lobotka, fucilata di Dele-Bashiru in pieno sulla traversa, duelli tosti tra Kvara-Marusic e Zac-Di Lorenzo, McT duro su Romagnoli che deve uscire, entra Patric, giallo al Taty, tiretto di Isaksen, palo esterno di Anguissa, dentro Pedro e Noslin per Dia e il Taty, tiraccio di Nocciolino, dentro Neres, ruba palla Tavares, lancio lungo di Nocciolino per Isaksen, sterzata e fucilata di sx all’incrocio, 0-1. Dentro Raspadori e Gilmour, sicure uscite alte di Provedel, dentro Folorunsho e Simeone, poi Lazzari e Gigot per Isaksen e Tavares, e il bunker laziale regge agevolmente i flebili attacchi azzurri fino al 95′.
Le pagelle: Provedel 6,5; Marusic 7, Gila 7, Romagnoli 7 (Patric 7), Tavares 7 (Gigot sv); Guendouzi 7,5, Dele-Bashiru 7; Isaksen 7 (Lazzari sv), Dia 6 (Pedro sv), Zaccagni 7; Castellanos 5,5 (Noslin 6,5). All.: Baroni 8.
Nel Napoli bene Buongiorno, McT, il solito Kvara, l’indomito Di Lorenzo, gli altri sottotono, Lukaku sottoterra, non ha proprio toccato palla. Colombo ha fatto il suo, ma la triade mi è sembrata a volte distratta, qualche giallo forse anche troppo punitivo.
Avere Osimhen e darlo via per Lukaku è, come si dice a Napoli, “dare via gli occhi per munirsi di coda”.
Se non fosse che abbiamo perso la partita e la testa della classifica direi “ben gli sta”. Mannaggia a Conte… Spero di sbagliarmi, ma mi sa che per noi è finita l’illusione e che da ora in poi saranno guai…
Pienamente d’accordo, purtroppo.
Non avevo votato per questo commento che, al momento, è ancora a zero.