Atalanta da scudetto, va in testa alla classifica con Lookman che fa fuori il Milan, sempre più affossato in classifica. Fonseca delira e attacca l’arbitro a testa bassa, ma Gasperini lo snobba e risponde duro: “Tentativo di parlare d’altro”. Dimarco e Barella (e Thuram), l’Inter vola con i gol dei suoi uomini chiave. Tutti italiani, a beneficio della Nazionale di Spalletti
ATALANTA-MILAN 2-1, LOOKMAN FA L’ATALANTA DA SCUDETTO, FONSECA DELIRA CONTRO L’ARBITRO
Atalanta-Milan 2-1 (De Ketelaere A, Morata M, Lookman A) – Prima l’inzuccata di De Ketelaere e poi quella decisiva, dopo il pari del Milan con Morata, di Lookman. L’uomo in più, quello decisivo, l’attaccante che spacca e rende l’Atalanta così micidiale da mandarla in testa alla classifica.
Adesso è il Napoli che insegue e che si sente sotto pressione e sotto attacco da parte di più avversari. Dopo 9 vittorie consecutive, dopo aver già vinto un’Europa League, nell’attesa del Real Madrid a simboleggiare anche la bella avventura in Champions League, la parola scudetto per l’Atalanta non è più un tabù, ormai bisogna farci i conti per davvero. I tifosi intanto già intonano il coro: “vinceremo, vinceremo, vinceremo il tricolor!”.
lookman e la tentazione abortita de psg
Lookman è alla sua terza stagione con l’Atalanta, questo livello l’aveva già raggiunto tanto da trascorrere l’estate da separato in casa nel tentativo di sbarcare al Paris Saint Germain. Operazione poi abortita per restare all’Atalanta. E ben gliene incolse visti i risultati.
L’inzuccata di Lookman sbatte il Milan ancora più in basso. La differenza con l’Atalanta almeno per metà partita si è vista nettamente e del resto 12 punti di differenza (ma il Milan deve recuperare col Bologna) si vedono tutti.
FONSECA Attacca L’ARBITRO, gasperini gli risponde
Fonseca per la prima volta ha usato il metodo del connazionale Mourinho e ha tuonato contro l’arbitro La Penna, accusandolo addirittura di aver pilotato la partita. “Il primo gol del Milan non è legale, c’è il fallo di De Ketelaere, ma in generale l’arbitro ha guidato molto bene l’intera partita. Non c’è rispetto per il Milan, è sempre così tutte le settimane e sempre con lui”.
Gasperini non gli ha dedicato più di tanto nella risposta, tre parole per stroncarlo: “La mia opinione è che la vedo come un tentativo di parlare d’altro”. Morale: secondo me il gol di De Ketelaere è validissimo, almeno per come intendiamo il calcio da 100 anni a questa parte. Che l’arbitro abbia pilotato addirittura la partita non sta né in cielo né in terra, è un’invenzione pura. Conclusione: Fonseca ha problemi seri col suo Milan.
***
✍️ bio: Ademola Lookman
Ademola Lookman,
nato il 20 ottobre 1997 a Londra, è un calciatore inglese naturalizzato nigeriano che gioca come seconda punta per l’Atalanta e per la Nazionale nigeriana. Cresciuto nel settore giovanile del Charlton Athletic, ha esordito nel calcio professionistico nel 2015. Nel 2017, è passato all’Everton, seguito da un prestito e successiva cessione definitiva al RB Leipzig. Successivamente, ha giocato in prestito nel Fulham e nel Leicester City. Dal 2022 è all’Atalanta, dove si è distinto per il suo contributo offensivo e l’impatto immediato in Serie A. Lookman è un attaccante rapido e tecnico, abile nel dribbling e nella creazione di occasioni da gol. 95 partite e 42 gol con l’Atalanta il suo valore di mercato è stimato intorno ai 40 milioni di euro (Fonte: Transfermarkt). Il contratto con l’Atalanta scade il 30 giugno 2027 (Fonte: Calcio e Finanza).
***
INTER-PARMA 3-1, L’INTER VA CON DIMARCO, BARELLA E THURAM
Inter-Parma 3-1 (Dimarco, Barella, Thuram, aut. Darmian) – Federico Dimarco esprime ed incarna tutta la forza dell’ Inter operaia e dunque più verace e popolare. E’ una notevole combinazione, Dimarco, di muscoli, agilità, rapidità, intuito. Ma a questo aggiungerei anche i suoi capelli stile catarifrangente giallo, quasi a farsi trovare meglio là da qualche parte sulla fascia sinistra, la barba ricciuta e ispida, una forte istoriazione di tatuaggi sui muscoli delle braccia in bella mostra, da vichingo di San Siro. Milanese, figlio di immigrati della Basilicata, un elettrizzante tamarro da prato di Serie A, idolo consacrato della curva interista.
Lui e Nicolò Barella, altro centrocampista tozzo e dal culo basso nella perfetta immagine del calciatore che rotea rapidamente le gambe nello spicchio dei 120° anteriori, rappresentano l’Inter operaia, in contrapposizione a quella snob e anche un po’ radical chic, che fa invece parte del clichet mediatico.
Dimarco e Barella entrambi classe 1997, ottime scelte da Fantacalcio e non solo, sono ormai il cuore di un’Inter che ha una forte impronta specifica, consolidata negli anni, anche molto italiana (Bastoni, Acerbi, Dimarco, Barella, Frattesi) e principale pozzo di approvvigionamento della Nazionale di Spalletti. Insomma tanto per esser chiari, e anche un po’ provocatori, tutti all’Inter dobbiamo qualcosa se ci teniamo che la Nazionale torni a combinare qualcosa.
Inter-Parma 3-1 con i gol di Dimarco, Barella e Thuram, non Lautaro che si era avventato almeno su un rigore poi revocato, è il sale sulla coda del Napoli, che qualche evidente segno di nervosismo, percepibile sul volto ombroso di Antonio Conte, comincia ad averlo.
***
✍️ bio: Federico Dimarco
Federico Dimarco,
nato il 10 novembre 1997 a Milano, è un calciatore italiano che ricopre il ruolo di esterno sinistro nell’Inter e nella Nazionale italiana. Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, ha esordito in Serie A nel 2014. Ha accumulato esperienza con prestiti all’Ascoli, Empoli, Sion, Parma e Verona, prima di rientrare stabilmente all’Inter nel 2021. Dimarco è un giocatore versatile, capace di operare sia come terzino che come esterno di centrocampo. È apprezzato per il suo piede sinistro preciso, l’abilità nei cross e nei calci piazzati, oltre alla sua propensione offensiva. 160 partite nelle sue varie esperienze con l’Inter e 16 gol segnati, il suo valore di mercato è stimato intorno ai 50 milioni di euro (Fonte: Transfermarkt). Ha rinnovato il contratto con l’Inter fino al 30 giugno 2027 (Fonte: Inter.it).
✍️ bio: Nicolò Barella
Nicolò Barella,
nato il 7 febbraio 1997 a Cagliari, è un centrocampista italiano che gioca nell’Inter e nella Nazionale italiana. Cresciuto nel vivaio del Cagliari, ha esordito in Serie A nel 2015. Dopo un prestito al Como, è tornato al Cagliari, diventando un punto fermo della squadra. Nel 2019, si è trasferito all’Inter, dove ha contribuito alla conquista di due Scudetti (2020-2021, 2023-2024), due Coppe Italia (2021-2022, 2022-2023) e tre Supercoppe Italiane (2021, 2022, 2023). Barella è un centrocampista dinamico, capace di coprire ampie zone del campo, dotato di visione di gioco, abilità nei passaggi e propensione all’inserimento offensivo. 154 partite totali e 16 gol con l’Inter. Il suo valore di mercato è stimato intorno agli 80 milioni di euro (Fonte: Transfermarkt). Ha rinnovato il suo contratto con l’Inter fino al 30 giugno 2029 (Fonte: Calcio e Finanza).
***
📊 Classifica serie a (Giornata n. 15)
***
***
SOCIAL BLOOOOG!
Ciao a tutti, invito caldamente ognuno a iscriversi ai canali social di Bloooog! e ai miei personali, così da facilitare i contatti interpersonali e poter anche guardate video, ascoltare audio, leggere notizie e commenti, poter meglio parlare anche di altri temi nel nostro Bar Sport.
Un caro saluto Fabrizio Bocca
FACEBOOK / BLOOOOG!
https://www.facebook.com/www.bloooog.it
FACEBOOK / FABRIZIO BOCCA
https://www.facebook.com/fabrizio.bocca.33
INSTAGRAM/ bloooog_barsport
https://www.instagram.com/bloooog_barsport/
INSTAGRAM/ FABRIZIO BOCCA
https://www.instagram.com/f.bocca/
TWITTER/ FABRIZIO BOCCA
https://twitter.com/fabriziobocca1
CANALE YOUTUBE/ FABRIZIO BOCCA
https://www.youtube.com/channel/UCOIa8A0H4LBfnkYyzQuZsHw
BLOOOOG! IL PODCAST SU SPREAKER
***
fatti un giro dentro Bloooog!
Giovedì 5 dicembre 2024
Martedì 3 dicembre 2024
Domenica 1 dicembre 2024
[…] Lookman e Atalanta in orbita scudetto. Milan, Fonseca delira Atalanta-Milan 2-1, gol di De Ketelarere, Morata e Lookman. Atalanta prima, Fonseca attacca arbitro. Inter-Parma 3-1, gol nerazzurri di Dimarco, BarellaThuram *** […]
[…] Lookman e Atalanta in orbita scudetto. Milan, Fonseca delira Atalanta-Milan 2-1, gol di De Ketelarere, Morata e Lookman. Atalanta prima, Fonseca attacca arbitro. Inter-Parma 3-1, gol nerazzurri di Dimarco, BarellaThuram *** […]
[…] Lookman e Atalanta in orbita scudetto. Milan, Fonseca delira Atalanta-Milan 2-1, gol di De Ketelarere, Morata e Lookman. Atalanta prima, Fonseca attacca arbitro. Inter-Parma 3-1, gol nerazzurri di Dimarco, BarellaThuram *** […]
L’Atalanta è ormai da tempo una bella realtà del nostro calcio, ultimamente ha anche raggiunto quella maturità che da squadra buona e piacevole da vedersi ma talvolta discontinua la sta facendo diventare un team che può lottare per traguardi importanti.
Nelle ultime due partite di Campionato non l’ho vista con la Roma ma solo con il Milan, in ogni caso da quello che ho potuto vedere e sentire sono state due vittorie sofferte che alla fine ha portato a casa e qui secondo me sta la differenza tra la bella ma fragile Atalanta che alternava grandi prestazioni a prestazioni negative fino a due anni fa all’Atalanta consapevole della sua forza e più costante degli ultimi due anni che riesce a vincere anche partite cosiddette sporche dove spesso le squadre forti inciampano.
Il segreto dei bergamaschi sta soprattutto nella compattezza del centrocampo dove l’olandese Marten de Roon, uno dei fedelissimi di Gasperini da diversi anni, l’allenatore piemontese non prenderebbe neanche il pullman senza di lui, centrocampista completo, eccezionale sia nella fase d’interdizione sia in quella di sviluppo della manovra dà equilibrio e compattezza alla squadra insieme ad un altro grande centrocampista, completissimo anche lui che è arrivato lo scorso anno alla Corte di Gasperini, sto parlando naturalmente del brasiliano Ederson; oltre a questi due c’è il jolly Pasalic, centrocampista tuttofare perfettamente integrato nei meccanismi della squadra,bravo ad inserirsi e con una discreta confidenza con il goal, bravo anche nella costruzione della manovra ed in interdizione.
Il navigato Gasperini ha grandi meriti in tutto ciò, la rosa è sicuramente di ottimo livello ma l’allenatore piemontese l’ha saputa sempre gestire alla grande e non si può quindi disconoscere questa bella realtà di squadra che sta facendo grandi cose, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale.
It is not possible to concede a goal like this , questo diceva il telecronista inglese al goal de DeKetelaere , e proprio vero che ognuno vede il calcio a modo suo , perciò dove sta la verità? A secondo del tifo o secondo di quello che uno scrive per creare un po’ di confusione.
[…] Lookman e Atalanta in orbita scudetto. Milan, Fonseca delira Atalanta-Milan 2-1, gol di De Ketelarere, Morata e Lookman. Atalanta prima, Fonseca attacca arbitro. Inter-Parma 3-1, gol nerazzurri di Dimarco, BarellaThuram […]
Buongiorno a tutti. Nei suoi scontri diretti l’Atalanta ha perso solo con l’Inter e l’Inter va forte. Fino alla fine del campionato, asssisteremo a una lotta a due tra queste due squadre.
Però, l’Atalanta è un bel vedere.
Non faccia il modesto
Al dogma della feroce marcatura a uomo, ieri Gasperini ha fatto eccezione. Leao veniva marcato a cinque metri di distanza, a volte proprio ignorato e lo vedevi gironzolare libero sulla trequarti. Se lo marchi stretto ti salta, di tecnica e velocità, come ha fatto servendo il cioccolatino a Morata, preciso manco fosse Dimarco. Lasciandolo senza uomo da puntare, lo disinnesca, e se scatta non ti brucia sul posto. Diavolo di un Gasperini. Lo sapevo che sarebbero stati i maggiori avversari dell’Inter. Anche il Milan non è dispiaciuto, però. Fonseca poteva evitare la tirata antiarbitri alla Conte, non c’era motivo.
NERAZZURRI A GOGO’
Inter e Atalanta pronte a dare l’assalto alla vetta della classifica, la prima dovrebbe liberarsi del fastidiosissimo Parma, la seconda prova a far fuori un’altro concorrente assai temibile, il Milan ringalluzzito dalle sei sberle assestate al povero Sassuolo.
INTER – PARMA 3 – 1
Due sole assenze per Inzaghi, i difensori Acerbi e Pavard, gli altri tutti abili e arruolati. Pecchia conferma la formazione anti-Lazio, che ha fatto ottima impressione, sostituiti i babies Leoni e Haj con i più esperti Hainaut e Mihaila. Ci prova Calha da fuori, poi provano anche Lautaro e Bisseck, gol di Lautaro annullato per f.g., poi tocca a Miki, Suzuki si esalta, para tutto, ma deve cedere sul tiro ravvicinato di Dimarco, che scambia con Miki e lo batte di dx. Nella ripresa Barella addomestica un lancio di Miki, mette a sedere Valeri e spiazza Suzuki, 2-0. Corner del Calha, testa di Bisseck, Thuram segna in mezza rovesciata, 3-0. Darmian segna per il Parma l’autogol della bandiera, 3-1, ma è troppo tardi per recuperare.
ATALANTA – MILAN 2 – 1
Nella Dea di Gritti rientra Djimsiti, tutti confermati i rossoneri. Stecchino salva su Pulisic, in curva il tiro di Pasalic, che poi segna in f.g., botta e risposta tra CdK, pescato da De Roon e pronto alla testata vincente, 1-0, e Morata, per il facile appoggio in rete sul cross da sx di Leao, 1-1. Ci provano invano Bellanova, Pasalic e Lookman . Ripresa: dopo le prime sostituzioni, Maignan salva ancora su Lookman, ma alla fine si deve arrendere, corner di Samardzic prolungato da Kolasinac e insaccato dalla zuccata vincente di Lookman per il 2-1 finale.
Dopo la vittoria della coppa, l’atalanta pare ormai giocare con la “ferocia” di chi ha un grande obiettivo in testa e fa di tutto per raggiungerlo. Ederson sempre più impressionante e CdK sembra un altro giocatore (anche se su Theo c’era fallo).
Saluti
Non sono così convinto che fosse fallo, contattone sicuramente ma non so se sufficiente per annullare il gol. Mi sembra che DeK salti molto bene a prescindere dal paracarro Theo che si trova sullo slancio dell’Atalantino.
mi pare giusta analisi, al massimo un falletto
Esatto, su Theo era un fallo che l’arbitraggio non ha voluto considerare ma c’era e quindi il gol sarebbe potuto essere annullato. Devo anche dire che l’Atalanta si è dovuta impegnare per battere il Milan e che se finiva pari il Milan non aveva rubato niente. E siccome l’azione da gol più bella è stata ovviamente quella di Morata/ Leao , l’evidente calo fisico di quest’ultimo nella ripresa ha tolto parecchia incisività alla spinta dei cugini.
Dopo Adli con la Fiorentina ci segna anche CdK con l’Atalanta ( gol buonissimo )… mancano solo Kalulu e Saelemekers…. e magari pure Pobega. Credo sia un giusto contrappasso ad una singolare incapacità a capire chi ti devi tenere e chi non devi prendere… per il resto loro ne hanno semplicemente avuto di più.
Pensavo ad inizio stagione che fossimo buoni al massimo per una qualificazione in Champions, e quello resta ….ma più che terzi o quarti direi che l’Atalanta, dopo questa serie di nove, vada presa sul serio (anche se non scommetterei sul fatto che duri fino in fondo) e quindi corriamo per quarti o quinti.
Bicchiere mezzo pieno è che Fonsy ha capito finalmente che serve un altro centrocampista, e tranne le prime tre che sono più forti le altre le dovremmo riprenderle o tenerle a bada, mezzo vuoto è che siamo terribilmente discontinui, e abbiamo bisogno di un altro centrocapista di contenimento.
Ciao Leo , però Cdk, quando salta ha tutte due le mani sulle spalle di Theo, non so, per me è un impedimento a saltare, ma forse per l’arbitro se non lo schiacciava proprio a terra non era fallo..
Ciao Stefano, la mia impressione è che Theo piú che altro difenda male e provi ad interporsi per disturbare CdK… semza riuscirci peraltro . Poi magari possiamo dire che se avessimo pareggiato non avremmo rubato nulla, ma la realtá é che l’Atalanta ne aveva di piú. Poi magari ad Aprile ne avremo di piú noi, ma per adesso le cose stanno cosí…
mah, la penso come Leo, il gol di Cdk è buono. E’ Theo che non difende e non salta per niente (eppure è più grosso, e Cdk non è Lukaku), giocoforza Cdk si deve appoggiare sulle spalle altrimenti casca a testa in giù. E poi si appoggia, mica lo schiaccia, Theo accentua molto la caduta. Insomma, al massimo un falletto.
Atalanta- Milan, cronaca poco seria di una blanda delusione annunciata.
Breve preambolo di presentazione dei rispettivi Notabili in Panca.
Ivan Piotr Gasperov, Gran Maestro del Gioco degli Scacchi, è il Nocchiere dei Longobardi, un manipolo di feroci e capaci mercenari, venuti da ogni dove, ma del quale, ogni anno, ognun se ne stupisce…
L’ineffabile Gasperov, per chiarire al volgo l’incontenibile forza motrice dei suoi, aderisce con slancio agli incontri sollecitati dagli organi di stampa, dove ha modo di esibire la ricchezza del proprio ventaglio espressivo, applicato alla ben nota capacità affabulatoria.
Tecnicamente parlando, dirige i propri alfieri e pedoni con consumata perizia, arroccando senza timori borghesi, non appena ne subodora l’improcrastinabile opportunità, salvo immediatamente dopo rimettere in moto il rullo compressore..
Pragmatico per censo, cresciuto nell’umido degli spogliatoi per professione, una volta lanciata la propria strategia, disdegna la tendenza a tergiversare… che da quelle parti e nella sua testa, vi è diffusa l’istintiva diffidenza verso le perplessità.
Lo Sfidante di oggi è Paulo Saràmaimago-Megaséga.
Volto già noto in terra italica, originario di una colonia portoghese, Avventuriero, più per necessità che per etica convinzione.
Al momento, dirige del tutto casualmente, l’Aristocratico Drappello di Eroi di stanza sulla Rive Gauche del Naviglio Grande, con affaccio sulla secentésca Grande Darsena, il cui accesso, a rigor di logica, dovrebbe essere interdetto ai plebei della riva opposta…
Passo all’esposizione dei crudi fatti.
La nobiltà dello Sfidante suggerisce al garrulo Gasperov l’apertura di Gambetto alla Bergamasca, indizio di una chiara volontà di occupare il centro della grande scacchiera, per limitare gli spazi di manovra agli Alfieri e ai Pedoni avversari.
Strategia che mostra rapidamente la propria efficacia.
Ciò nondimeno, all’intervallo si arriva in parità: si offre e si riceve un piatto tipico delle rispettive cucine.
Nel prosieguo però, ciò che appare è Tantatalanta Gagliarda Polenta, perfettamente a suo agio nel ruolo di favorita.
I Nostri, intrappolati nella collosa pappa taragna, finiscono per perdere nobiltà e convinzione.
Così, succede che nel finale ci rifilano una cotica involtolata nella verza, catapultata dal gran pentolone dove perennemente ribolle la Sacra Cassœla, che metabolizza le nostre fradicie speranze in un radioso avvenire.
Se ne riparlerà l’anno prossimo.
Tutto molto bello, solo credevo che Gasp facesse il dentista. Me lo immagino come un dentista sadico che finge di anestetizzare i pazienti e gode nel far loro male.
Dal un Reader’ s Digest anni ‘50:
“ Tutti gli inverni mi chiedo perché resto a vivere in campagna e tutte le primavere capisco perché …”
Così io sul bloooog quando arrivi tu; adoro gli aggettivi tipo ineffabile ( peraltro questo già comparso nel post “ Il Piolo spuntato “ ). Adoro scoprire che “ nell’ umido degli spogliatoi “
lo ricordo proposto, ma tu guarda, nel mio primo intervento qui, 2017 o 18 uguale…
…Lo spogliatoio senza finestre, con due docce. Un muretto basso le divide da un locale angusto con le panche, alle pareti attaccapanni scompagnati, l’ umido dei vapori stampato sugli angoli in alto…
Paulo-Saràmaimago-Megaséga attribuzione da dichiarare patrimonio Unesco.
Aria fresca e un respiro profondo; naturalmente copio.
Ciao Vipe, a mia volta ti rubo volentieri la citazione e la coniugo a modo mio:
“Tutti gli inverni mi chiedo perché resto a vivere a Parigi e tutte le primavere capisco perché…”
Bello il tuo ritratto “interno di spogliatoio”.
Non scomodiamo l’Unesco per Paulo Mégaséga… con lui, al massimo, si ciondola alla Sagra della Sarciccia.
Alla prossima.
Grazie, mio amabile Fotocronista,
peccato solo tu sia milanista,
spero tu non te n’abbia a male,
ti preferivo tifoso laziale.
Ciao Ghironzollano, i tifosi laziali che frequentano il bar sono fra i più competenti e fra i più divertenti.
Il mio livello di comprensione dello scibile calcistico é troppo basso per poter sperare in un arruolamento.
Peccato, perché avrebbe voluto dire nascere a Roma e non a Milano, come mi è capitato.
Considero Roma la città più bella del mondo. Ci sono stato
Certo sarebbe ben più vantaggioso per noi milanisti arruolare te, ma so che una tale abiura sarebbe per te e per i tuoi compari di fede, inconcepibile.
Alla prossima.
Bocca avevo capito che il milan andava male per colpa di pioli, così almeno dicevano i capiscers del bloooog
Ieri si è un pò rivista l’Inter fulminante dell’anno scorso. Bene così, Conte lasciamolo perdere, fa il suo gioco, roba vecchia, ma non sposta. C’era uno che faceva gli stessi giochini provocatori l’anno scorso di questi tempi, si sa come è finita e come è finito. Il Parma aveva un ottimo curriculum contro le grandi, perso solo a Napoli di misura in 10, ma ieri poteva prenderne sei o sette. Tra i nerazzuri, mi va di segnalare il Lautaro che al 94°, a partita finita, insegue l’avversario per recuperare palla, quello è un capitano. Il resto, prodezze di Dimarco (solo gol d’autore questo) e Barella incluse, è patrimonio acquisito. Attenzione solo alle proprie disattenzioni, sempre dietro l’angolo.
A proposito di Barella, anche ieri sera si è visto come “…..non regga più ormai i 90 minuti (!!!!🤣) e che sia da preferirgli Tonali in Nazionale”…….
Come diceva tempo fa un’anima innocente…
mah, Barella è interista quindi inviso, magari c’è anche chi diceva che Pessina ne valeva due. E invece cresce, migliora sempre, una mezzala totale che sa fare di tutto, tecnica insospettabile in un cagnaccio come lui, pareva solo un medianaccio tutto corsa e agonismo. Ieri ha addomesticato di petto a seguire l’apertura di Mikhy, una mezza fucilata, ma non ha perso un metro nel controllo, si è bevuto il difensore ed ha piazzato con calma. E’ diventato un grande giocatore, a livello dei top del ruolo, mi ha sorpreso: Tonali? credo Barella sia superiore
Sì, sono viste belle cose (a volte troppi colpi di tacco) e pure il lodevole obiettivo di fare segnare il capitano, segno che questa minore prolificità comincia a pesare.
Saluti
magari la prolificità se la conserva per quando serve di più, nel frattempo segnano gli altri e lui fa il lavoro sporco. Impensabile non sappia più segnare.
Temevo parecchio questa partita con il Parma che, se non sbaglio, prima di questa trasferta aveva perso solo con il Napoli una volta rimasto in dieci. Invece l’Inter ha condotto la gara senza soffrire molto, creando e sciupando occasioni davanti a Suzuki prima della prodezza di Dimarco, utile a sbloccare il risultato prima dell’intervallo. L’approccio nel secondo tempo è stato pure migliore ed abbiamo messo in sicurezza il risultato prima con la fuga di Barella e poi con il colpo di Thuram. Peccato per l’incertezza sull’autogol di Darmian ma se tutti i gol subiti si rivelassero così ininfluenti ci metterei la firma.
Tutta la squadra si è mossa bene, ma una menzione particolare per Dimarco, sempre più imprescindibile, Barella, solita classe, e per Micki, solita intelligenza e corsa. De Vrij sempre attento ma un punto in meno per la disattenzione sull’autogol; Lautaro continua a mangiarsi troppi gol.
Saluti
Avevo letto un’intervista del bravo Suzuki. Penso abbia bisogno di tempo, molto tempo, per realizzare il suo sogno di diventare il miglior portiere del mondo.
E’ vero Bocca tutti italiani persino l’autogol è italiano, tocca fare tutto a noi, persino i gol per gli avversari..