Il nuovo Milan non ne azzecca una, è già in crisi e la domanda è: perché cambiare Pioli con Fonseca?
Alla seconda giornata è già guerra a Paulo Fonseca, la Gazzetta non ci va tenera (ma nemmeno gli altri…) e i risultati hanno già messo sul banco degli imputati l’allenatore portoghese del Milan.
Arrivato già in condizioni precarie e discutibili, se sostituisci Stefano Pioli perché non ti convince più e pensi che non sia sufficientemente catalizzante per un nuovo Milan stufo di prendere sganassoni dall’Inter nei derby e guardarla soprattutto dal basso verso l’alto – siamo già di nuovo in quella scomoda posizione… – non puoi pensare di ripartire da Paulo Fonseca. Che di appeal ne ha ancor meno di Pioli.
Ma tant’è Cardinale e Ibrahimovic hanno pensato di liberarsi di Pioli senza avere un’alternativa realmente migliore e più consona a un nuovo Milan più guerriero. E così spesa una bella cifra sul mercato (circa 70 milioni per Morata, Fofana, Emerson Royal, Pavlovic etc) ecco le solite abulie di Leao e Theo Hernandez e soprattutto gli schiaffi presi della difesa di una squadra schierata male e fin troppo bislacca. L’Inter sta già sopra, si mette male carissimo Zorro…
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eppure tutti quelli “bravi” (almeno mezza redazione sportiva di Sky e tutta quella di DAZN) dicevano da settimane che il Milan era il “più pronto” di tutte le antagoniste dei nerasurri
potenza dei risultati bugiardi del calcio d’agosto…
Ho la sensazione, ma i colleghi cugini ne sanno più di me, che con l’uscita di Maldini la società Milan abbia iniziato a sbandare.
che la perdita di Maldini sarebbe stata pagata la iattura peggiore per il Milan era evidente da subito, Bob, ma il danno maggiore, letale, è stato fatto sostituendolo con Ibra. Che si è lavorato ben bene americani ignoranti di calcio, facendo leva sulla sua esperienza di sport business in USA, in ciò sfruculiandoli a dovere. Ibra è un venditore di fumo furbissimo, ma sempre pronto ad abbandonare ogni nave di cui calpesta il ponte. Per anni ha scavato il terreno sotto i piedi a Maldini, accreditandosi perfino alla curva come milanista doc, più di Maldini. Perfino le risse verbali con Lukaku erano premeditate. Un paraculo infinito. Fonseca? In precampionato ha battuto tutte le big europee, dunque?
Ciao Bob , anche secondo me perché non riesce a piazzare Origi, Adli, Ballo-Toure’, dopo aver quasi regalato Rebic e qualcun altro.
Tutti grandi giocatori acquistati da lui.
A mio parere certi personaggi vengono deificati per principio, detto che Maldini e’ stato un calciatore iconico.
Un bravo DS sa capire quando è il momento di vendere giocatori sopravvalutati, cito solo per caso Leao e Theo..
Si si, comprate comprate
another package from Florence;
Grande Toro, onore al Toro
Secondo dopo l’eroico soldato parto con il fatto che ieri ho sentito la partita per un’oretta al cellulare mentre guidavo verso Torre del Lago al Teatro Puccini ( andateci perché solo la “ location “ vale il viaggio) una Tosca bellissima , la Boi da brividi ( un Vissi d’Arte meraviglioso) il tenore meno : bravo tecnicamente ( bello il suo Lucevan le stelle ) però gli manca il fisico ed è poco potente, sicuramente meglio però del nostro mister, e qui veniamo alle note dolenti : credo che neanche Zeman ai tempi d’oro avrebbe lasciato simili praterie , visti gli highlights,: ha iniziato la settimana scorsa con Saele terzino con buongiorno che lo saltava regolarmente,Calabria a questo giro era saltato regolarmente, reparti slegati forse ci vorrebbe una seconda punta vera, ma passare al 433 e dare più equilibrio a questa squadra ?
Mortarè ti dico una cosa : che se non vinceremo a Lazio domenica prossima ( in genere la nostra partita “ jolly” ) la vedo proprio dura per Zorro , altro che panettone , neanche la zucca di hallowen.
Sono sempre convinto che i singoli siano forti , sta a lui farli diventare squadra ( molto ) forte , dopotutto siamo qui per vincere, mica pettinare le bambole…..
Sembra gli sia inceppato l’algoritmo. Fidati dell’AI
Purtroppo l’AI non ci fa vincere il campionato
Quando il Milan licenziò Maldini si disse che l’aveva sostituito la AI solo che questa era rappresentata da Ibrahimovic. La lotta tra Ibrahimovic e l’AI è dura.
Udinese-Lazio 2-1
Rispetto alla passata stagione, che per noi è stata decisamente avara di soddisfazioni, la Lazio ha perso in estate tre titolari che (per motivi diversi) avevano esaurito il loro ciclo in maglia biancoceleste. Alla necessità di rimpiazzare Immobile, Luis Alberto e Anderson si è aggiunto anche il problema di trovare un nuovo tecnico, dopo la breve parentesi di Tudor (che dopo aver compreso le dinamiche manageriali del club, ha pensato bene di fuggire a gambe levate). Le linee guida impostate per la ristrutturazione del settore tecnico e dell’organico sono state chiare sin dal principio: ovvero attingere (per quanto riguarda allenatore e giocatori) a seconde o terze scelte di club che nella scorsa stagione sono retrocessi, oppure che si sono salvati per miracolo. La rosa è stata poi integrata con l’immancabile “lungodegente con un brillante futuro dietro alle spalle”, spacciato per affare perchè “costava poco”.
Dato che nel calcio la cialtroneria reiterata non paga, con queste premesse uno spettacolo come quello andato in scena ieri pomeriggio ad Udine non deve sorprenderci. Del resto sono 20 anni che ci troviamo a ribadire sempre gli stessi concetti, forse per esorcizzare la consapevolezza che (con certi impresari in cabina di regia) questa sorta di “Vaudeville Show” è destinato a restare in cartellone ancora a lungo.
ps. per il Ghiro.
Qualche giorno fa ti stupivi per l’eccessivo ottimismo che trapelava sui giornali, dopo la vittoria nella prima giornata di campionato. Tieni presente che il 75-80% di coloro che scrivono di Lazio sulle testate romane lo fanno “obtorto collo”, in attesa che si liberi qualche poltrona nelle redazioni che seguono la Roma. Quindi il fatto che i media locali alimentino dei facili entusiasmi, a fronte di scenari oggettivamente squallidi e di aspettative pressoché nulle, rientra un po’ nella logica di quel campanilismo ottuso che ha sempre penalizzato il movimento calcistico romano…
Grande da calciatore mediocre da dirigente. Così Zlatan.
Visti gli highlights delle milanesi giusto ora, dal Mar Nero il distacco verso la A si estende. In ogni caso, del Milan guizzi di Leao a parte, dagli highlights mi sembra di avere visto una squadra messa in campo da schifo, ha preso diversi contropiedi. L’Inter sembra aver dominato e meritato, il Lecce nulla ha fatto. Sul rigore, “frankly” trattenute così se ne vedono tante e raramente son fischiate se anche l’attaccante mette le mani sul difensore, checchè ne dica Marelli. Giusto darlo, ma ripeto, le più volte non vengono fischiati, non per fare il pignolo, ma nel famigerato Juve-Bologna con cui ci hanno crocifisso per mesi per il rigore non dato ai felsinei, non ricordo chi, è addirittura montato su Chiesa da dietro impunito. In ogni caso, fa specie vedere il Milan così a terra, soprattutto con una neopromossa, sei il buongiorno si vede dal mattino. La vera domanda è un pò la solita, ma è la sfiga, è Fonseca o i giocatori fanno pena?
Le trattenute reciproche avvengono sempre prima e sono regola nei calci da fermo o corner. Nel caso specifico invece c’è un giocatore, Thuram, che cerca di divincolarsi dalla trattenuta per raggiungere la palla, e un difensore che invece lo trattiene disinteressandosi sia del pallone che della traiettoria. Nessuna trattenuta reciproca, rigore netto.
È Fonseca.
È un “qualunque” come pochi altri.
I giocatori, presi singolarmente, tutto sommato discreti.
Ma in effetti su Wiki dice che si ispira a Sarri e Guardiola ed al possesso palla. Con Leao? Mi sembra un po’ da ciula non partire dai giocatori. Ma perche’ lo han preso? Si sa?
Pare non lo sappia manco lui.
Vittoria più che meritatata dell’Udinese che ben messa in campo e con una prestazione gagliarda e tosta batte una Lazio bruttissima in evidente ritardo di preparazione, sovrastata dalla fisicità della squadra friulana.
Siamo alle solite ed anche Baroni ci
mette del suo toppando a mio modo di vedere la formazione, collocando come i suoi predecessori Marusic terzino sinistro che in quella posizione è costretto a passarsi la palla sul destro, il suo piede preferito e così la Lazio ieri con i friulani, complice
anche la pessima prestazione di Zaccagni è praticamente stata deficitaria sulla fascia sinistra, direi invece decisamente più propositiva la spinta sulla fascia destra con Lazzari e Noslin. Poi Baroni ne ha combinata un’altra delle sue sostituendo Noslin che non aveva giocato male, anzi come ho detto era stato uno dei più propositivi sulla fascia destra, invece di sostituire Zaccagni che nel primo tempo portando troppo palla ed esagerando nei dribbling aveva perso due palloni pericolosi ed in una delle due occasioni l’Udinese era ripartita pericolosamente con quattro giocatori contro tre della Lazio, ma poi per fortuna ci ha messo una pezza Casale con un’ottimo intervento difensivo.
Zaccagni, imbeccato da Castellanos ha fatto solo un ottimo
cross da sinistra nella ripresa ma in quel caso Noslin, in leggero ritardo
non è riuscito a battere in rete; è comunque da scusare essendo un’ala destra e non un centravanti.
Tornando alla formazione messa in
campo da Baroni un’altra anomalia è stata quella di mettere Vecino e non Rovella che sempre a mio modo di vedere deve essere il titolare indiscusso.
I due goal dell’Udinese hanno trovato in entrambi i casi una Lazio imbambolata ma mentre nel primo
c’è stato un evidente malinteso ed è una cosa che può anche capitare, il secondo è un goal assurdo con evidenti responsabilità
di Patric; chi lo ha segnato non è Maradona, è solo un onesto giocatore a cui è stato concesso di fare una cosa che si vede solo nei campetti delle Parrocchie.
Il migliore della Lazio è stato senza
ombra di dubbio Lazzari, discreta la prova di Noslin, sufficienti le prove di Romagnoli, Casale, Castellanos e Guendouzi, direi male tutti gli altri.
C’è anche chi vince
Dopo la squallida prova laziale in Friuli e la franca vittoria del Parma sul deludente Milan del Von Sega (le frecce Man, Michaila, Almqvist e Cancellieri hanno affettato la statica difesa rossonera come lame di coltello nel burro, senza Maignan e il povero Pavlovic a salvare la ghirba potevano farne altri 3-4), in serata arrivano le meritate vittorie di Inter e Genoa.
Paga la continuità in panca, i confermati Inzaghi e Gilardino prevalgono sui “nuovi” Gotti e Nesta. Poche le novità anche in campo, discreto Taremi per Lautaro, Pavard e Darmian molto meglio di Bisseck e Dumfries, nei rossoblù esordio con gol di Pinamonti, peccato per il bel gol annullato al Maldini jr., i brianzoli non hanno giocato male, ma la panca offre frutti assai modesti (Gagliardini e Caprari), il buon Sandro dovrà rimboccarsi le maniche fino ai gomiti.
Da vecchio cuore rossonero sono alquanto basito,molto male.
Si sapeva che Fonseca era un azzardo, ma se sostituisci Pioli fallo con uno migliore, chi non ha voluto Conte che avrebbe fatto carte false?
Troppi centrocampisti in rosa e pochi difensori e pochissimi attaccanti.
La fortuna è che non si è accasato Pioli, fra un mesetto sarà ancora fra noi.
Atalanta favorita della serie A, Juventus controfavorita, Inter un’incognità, fosse quella fino 22 aprile sarebbe la ovviamente favorita, ma da quella infausta serata sembra fatichino a riaccendere la spina ( vedi nazionale)
Per il quarto posto sarà un grande volata col Napoli favorito per tanti motivi.
Il Parma purtroppo sarà la sorpresa in positivo ( sono un bolognese, quindi non ci azzecchiamo molto con i prosciuttai), Man è un giocatore che a fine campionato varrà 45 milioni. Attenzione al difensori Circati,fortissimo,purtroppo ha scelto la nazionale australiana.
E’ un Milan semplicemente ridicolo che da quattro anni fa un lento giro palla consentendo agli avversari di arroccarsi in area e agire in contropiede (ieri il Parma poteva segnare 4-5 gol).
Theo e Calabria non sanno assolutamente difendere, il centrocampo non ha copertura, Leao è il solito inutile giocoliere, molti dei giocatori acquistati arrivano da campionati esteri in cui si gioca ben diversamente e non possono oppure non sanno adattarsi a quel tic-toc imbarazzante.
Con Tonali , Kessie e Bennacer in palla era un Milan più equilibrato e il
sogno di giocare per occupare il campo degli avversari lasciamolo alle big europee.
Dopo due giornate siamo già nella tempesta e le nuvole sono molto scure all’orizzonte. Buona domenica.
Serata amara per la povera LAZIO, bistrattata da un’Udinese che fa il minimo sindacale per portare a casa i 3 punti.
Primo gol dopo 5 minuti, a freddo. Difesa biancazzurra imbambolata e due attaccanti liberi di fare quel che gli pareva.
Reazione? Manco puuuuu cazz….
Ripresa.
Travolgente discesa di una mezza pippa che semina l’intera difesa e segna.
Insomma, una difesa colabrodo che fa orrore e che manco nei campetti di periferia si vede.
Una domanda: è questa la vera LAZIO? Se si, facciamoci il segno della croce. Difesa improponibile e attacco sterile: un connubio da serie B….
E domenica arriva il Milan…. bestia nera della LAZIO.
Ma veniamo ai rossoneri 😂 La serata è meno amara grazie al Milan 😁😁 che scaja 2-1 a Parmaaaaaa ahahah 😂😂
Ottima la prestazione di Fonseca che non credo resterà molto sulla panca rossonera. Un pò la simil storia del sergente Garsia a Napule.
Ma mi domando e dico: ma vi pare saggio prendere un allenatore romanista per una compagine gloriosa (Milan) ed una scudettata (Napule)?
Giusto un deficiente potrebbe pensare ciò. Nel caso prendete gli allenatori LAZIALI, perchè portano bel gioco, vittorie e trofei, oltre che passione e l’amore dei propri tifosi 😁😁
Tudor, pur essendo la sottomarca del Rolex è copmunque un grande orologio.
Toglierselo per prendere Baroni mi è sembrato come dare un occhio buono in cambio di un pezzo di coda.
Vado controcorrente, e dico che Baroni è il migliore tra gli allenatori non di grido (insieme a Nicola), lo ha dmostrato più volte e in più contesti molto difficili, dalla Reggina al Lecce al Verona. Poi, se si vuole crocifiggerlo dopo due partite facciano pure, ma per prendere chi?
Magari Tudor che, sul campo, ha dimostrato di saperci fare.
Ha fatto gli stessi punti delle prime e per premio è stato fatto fuori.
Forte Lotito, quasi quanto De Laurentiiiiiiiiiiiiiiiiiis.
qualcuno sta godendo…
Scrivo qui il commento post partita. Vittoria col minimo sforzo in quel di San Siro contro un Lecce volenteroso ma mai veramente pericoloso. Partita condotta al piccolo trotto, pochi guizzi, attaccanti che non si trovavano (e neanche si cercavano), gol del solito soldatino Darmian e Chala su rigorino procurato da Thuram (almeno s’è visto più di Taremi, profondamente indietro di condizione). Come prestazione complessiva mi aveva colpito di più la gara col Genoa, nonostante l’inopinato pareggio su rigore regalato da Bisseck: speriamo si tratti solo di una condizione deficitaria (serve Lautaro, ça va sans dire).
Saluti
A me invece Taremi è piaciuto, già mi piaceva al Porto, attaccante di qualità e soprattutto molto completo, fa tutto bene. Lo hanno molto cercato e viceversa, va bene così. Piuttosto, la squadra in generale sembra ancora un pò imballata, con Inzaghi che non accenna minimamente a modificare un gioco diventato prevedibile. E’ anche vero che si gioca sempre contro aversari chiusissimi, ci vuole pazienza e un giro palla spesso palloso. Spero Inzaghi non abbia accantonato Bisseck per la bischerata del rigore, e vediamo Zielinski che novità può dare. Occhio, perchè se è vero che l’Inter l’anno scorso ha strabiliato per bellezza di gioco per diversi mesi, reggere quel livello vuol dire chiedere a centrocampisti (tutti di qualità) ed esterni di sfiancarsi. E poi la paghi, come si è visto. Cmq, tutto abbastanza normale.
Ciao Chakkko, venerdì sera sapremo…..
Si,troppo il divario tra le squadre.
Però, con lo sguardo neutrale ed oggettivo che mi caratterizza, m’è parso di vedere molti falli tattici ( quasi mai sanzionati) di Acerbi e Bastoni…occhio che se cambia il vento…un saluto.
Mi piace l’accento sullo sguardo neutrale ed oggettivo quando si parla di Inter….
Saluti
Ah con Cipra ci puoi mettere la mano sul fuoco in quanto ad obiettività..,..
già Cipralex è come quei golfisti attenzionati dai compagni di flight e dalle commissioni sportive per il pregresso di irregolarità. L’anno scorso ha consigliato agli interisti di arrendersi di fronte al sicuro fallimento della società. Alla fine si è ritrovato: il nemico con la seconda stella; il nemico con metà dei debiti, il nemico in utile e invece la sua società con altri 150 milioni di perdite da coprire, che eviterà con il consueto salasso cui è abituato da anni, tanto da aprire un bonifico periodico; la sua squadra a 20 e passa punti dal nemico; un gioco da far vomitare anche i suoi tifosi; il suo allenatore unico e preferito preso a calci in culo dalla società. La realtà gli ha demolito tutte le sensazioni, e lui invece di resettarsi e far pace con se stesso dandosi dell’incapace, le rimuove e riparte, in una triste parodia dell’asino che gira in tondo. Ora sta alla finestra, col fucile puntato su Motta, che sta giocando una organico che costa la metà di quello del suo idolo isterico, capace di vincere solo senza avversari e con organici molto superiori. Povero cipralex, adesso apre il fronte del falli tattici dei difensori del nemico, dimenticando quelli che per decenni hanno fatto i suoi. Povero cipralex, non si è accorto che il vento è cambiato – e saranno almeno 5 anni – sopravvive a Sant’Elena. Povero cipralex, fa anche simpatia, è grazie a tafazziani come lui che il calcio sopravvive.
Quale onore 🙂
Primo a commentare lo scempio del mio Milan…
In realtà potrei copiare ed incollare il mio commento post Milan-Torino.
Ma c’è purtroppo da rincarare la dose, perché certe schifezze in serie A non si possono proprio vedere.
Nè gioco, nè schemi, nè movimenti coordinati, nè animosità, zero idee sè non qualche solita, prevedibile, inevitabile iniziativa personale, altrimenti il nulla cosmico.
La dirigenza continua la campagna di indebolimento, cedendo Kalulu (giovane e polivalente) a una concorrente, progettando la cessione di Bennacer (uno dei pochi che possa prendere palla dal basso e avviare l’azione) e ostinandosi a voler sballare anche Adli, un ragazzo fin troppo perbene per questa società, attaccato alla maglia e in grado di giocate pulite e sensate.
Ribadisco che per mille ragioni Pioli vale 2-3 volte Fonseca, che al prossimo turno dovrà studiarne delle belle per non uscire dall’Olimpico con un’altra insaccata.
Forza Milan, sempre.
Salutoni
Volevo appunto chiedere a un milanista: “Ma Ibrahimovic che ruolo ha?”
Tranquillo: domenica il Milan sculerà all’Olimpico (come è d’uopo, essendo la nostra bestia nera….) e la Gazzetta di Milan titolerà, tronfia: “Milan, lo scudetto è tuo” 😂😂😂
Tornerete a perdere la domenica successiva 😁
Salutoni a te.
Potreste essere quel che è stata la Juve lo scorso anno.
Buonanotte.
Tesoro, la Juve lo scorso anno ha fatto il girone d’andata alla pari con l’Inter. Poi è crollata, è vero
Mi riferivo, amore, alla prestazione complessiva a fine stagione.
😊
Buonanotte a te
Se continuano a giocare così non credo possano ambire a tanto
Udinese – Lazio 2 – 1 – C.V.D.
Un solo italiano, Lucca, a difendere i colori bianconeri, nella Lazio sono in cinque. Baroni sceglie Casale e Vecino, come supponevo, ancor meno fosforo in campo, Patric e Rovella in panca con Tavares. Arbitra il ROMANO(?!) Doveri, al VAR Paterna.
La Lazio affonda in Friuli come una principiante, senza dare grandi segni di miglioramento rispetto alle ultime partite dello scorso campionato. E’ vero che il pasticcio del gol di Lucca è causato dal quiproquo tra Doveri e guardalinee, ma non si può addirittura smettere di giocare. Insomma dopo 5′ siamo sotto, ci si aspetta una reazione come contro il Venezia, ma arrivano solo 2 tiracci di Noslin e Taty, Thauvin impegna Provedel, giallo a Giannetti, Ehizibue salva sulla linea.
Ripresa: dentro Patric per Casale, giallo a Kamara, poi numero di Thauvin che parte in quarta, supera tutti e fa secco Provedel, 2 – 0. Tiepida reazione laziale col Taty, Provedel salva su Brenner, fuori Bashiru e Noslin, dentro Dia e Isaksen, giallo a Payero, Okoye salva su Vecino, dentro Lovric e Ekkelenkamp, fuori il falloso Kamara, cross di Lazzari e testata fuori del Taty, dentro Kabasele e Zarraga, giallo al protestante Romagnoli, fuori Marusic e Zac, dentro Hysaj e Tchaouna, entra Davis, due testate di Dia e Vecino, la seconda respinta dalla traversa. Infine arriva beffardo il gol della bandiera (Isaksen ribatte in rete la respinta di Okoye sul tiro del Taty), ma siamo già a fine partita.
Le pagelle stavolta non le assegno, sono troppo deluso dalla prova di tutta la squadra per analizzare le prestazioni dei singoli. Alla prossima incrociamo l’altra perdente del pomeriggio, un Milan se possibile ancora più deludente di noi, stroncato dall’ottimo Parma del sorprendente Pecchia. Chi sopravvivrà vedrà. Hasta la vista, compañeros.
Adesso Ibra si defilerà, come di consueto, e manderà avanti Fonseca. Fino a ieri comandava lui, il paraculo.