Il Napoli fa crac all’esordio. Il clamoroso buco di Antonio Conte, che come al solito si lamenta di tutto, è catastrofico e poi va a sbattere. Si mette subito male, perché questa storia somiglia molto a quella di Garcia… Più che il principio di una nuova avventura sembra già l’epilogo, il rischio è che si sia di fronte a un immediato rigetto del calcio totalitario del Sergente Hartman su cui De Laurentiis e il Napoli hanno puntato tutto
Tutto era ipotizzabile tranne che cominciare, alla prima partita, con uno psicodramma di Antonio Conte. Intendiamoci, siamo perfettamente dentro i copioni portati dal personaggio, ma non potevamo immaginare che si cominciasse addirittura dall’acme della vicenda e che aperto il sipario ci venisse subito addosso, a precipizio, l’intero Napoli. Col suo carico enorme di tormenti, di vicende umane, pregiudizi, luoghi comuni e accadimenti folli che riesce molto difficile concepire e concentrare in sì poco spazio di tempo. Fare patatrac a Ferragosto è comunque e a suo modo un’impresa, riconosciamolo.
Osimhen in trappola tra il suo ricco e insopportabile contratto e una quotazione insostenibile, la cui svalutazione De Laurentiis e il Napoli, non vogliono accettare è di fatto diventato una palla al piede e l’ostacolo alla ricostruzione. Ma certo non fornisce un alibi accettabile al tracollo subito in partenza.
Non eravamo preparati a tutto questo perché, pur sapendo che la vicenda napoletana aveva elementi di autolesionismo e autodistruzione, pensavamo che Antonio Conte fosse il primo argine al disfacimento e il primo mattone della ricostruzione.
Ma così non è stato e anzi lo stesso Conte prima dei tre gol incassati dal Verona ci aveva introdotto dentro un lugubre tunnel denso di pericoli, tranelli (tale sarebbe addirittura lo scudetto di due anni fa) e avvertimenti. Una classica e torva rappresentazione del calcio contiano. E adesso il nostro è qui che con tre gol sul groppone chiede scusa, parla di vergogna e si carica questa incresciosa e imbarazzante responsabilità. Ma ci avverte pure: ve l’avevo detto, non parlo a vanvera…
Il Napoli ha già clamorosamente consumato a Verona metà della sua stagione. Pronti via e sembra di essere di fronte più a un epilogo che al principio di una nuova storia. Il rischio è ovviamente quello di essere dentro a un fenomeno acuto di rigetto immediato e violento di Conte, del suo calcio totalitario (attenzione, non totale…) e dei suoi metodi da Sergente Maggiore Hartman.
Andando in senso esattamente opposto alla direzione corretta, Antonio Conte ha clamorosamente sbagliato l’uscita da un tunnel temporale che invece di riportare il Napoli al suo posto nella griglia virtuale della Serie A lo ha fatto rimbalzare indietro nel tempo e riportato ai mesi funesti di Garcia e Mazzarri.
Urca che storia pulp: ammetterete che ci vuole del talento per riuscire a fare questo.
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Sono basito e allarmato. Kvara si fa deviare un rigore in movimento dal piede di un difensore e poi si infortuna, segnale nerissimo. Osimhen non è neanche in panchina (ma se già hai il meglio e non te ne puoi liberare, perché rinunciarci e cercare un Lukaku qualsiasi?). Juan Jesús invece, purtroppo, Conte ha deciso di farlo giocare, e lo stesso fa con Olivera. Poi, però, gli “sanguina il cuore”. Ma possibile che magari nelle formazioni giovanili del Napoli non ci sia nessuno in grado di giocare meno peggio di questi due inutili zavorre? Mi sa che questa volta Bocca ci ha azzeccato, Conte rischia di fare la fine di Garcia e Mazzarri, e il Napoli in queste condizioni rischia molto di più. Saluti
A me e
sembrato indecente anche il primo tempo, tutti fermi e sterile circolazione del pallone. E cervellotiche le scelte di Conte: Juan Jesus non lo vogliamo piu
vedere, ed insistere su Di Lorenzo come difensore emasochistico. Per non parlare del centrocampo, con Lobotka lasciato solo; un centrocampo che solo due-tre anni fa contribuiva sostanzialmente allo score (Zielinski, Fabian Ruiz, Elmas. Tutti spariti) e allo sviluppo dell'attacco.
E se si continua cosi, Kvara percorre la stessa parabola di Osimhen. Fosse ancora valida l’offerta del PSG, meglio i 200 ML e comprare i giocatori che vuole Conte. Nessun alibi.
Brutta batosta. Ci rialzeremo? Non credo, almeno non in breve tempo.
FALLI DA DIETRO
COMMENTO ALLA 1° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Al Bentegodi scende in campo lo stesso identico Napoli del Violinista Garcia, del Cammusso-Mazzarri, Del Mutanda-Calzona, priva di Osi.
Si respira una brutta aria.
Il Feroce Salentino alla conferenza della vigilia, nelle sue dichiarazioni spietate, descrive una situazione preoccupante che non è recente.
Ed è ancora più preoccupante perché radicata, endemica.
I richiami ai ritardi della società, alla sua latitanza, all’inadeguatezza dei suoi dirigenti non è nemmeno tanto velato.
Impossibile non annuire.
La domanda è: oltre a cambiare il tecnico, cosa ha fatto la società in questi mesi per migliorare?
Perché è stato comprato sto Rafa Marin, chi lo ha comprato Rafa Marin se poi non lo si manda in campo, e a lui, niente di meno, si preferisce ancora il Gesù Cristo in croce? Allucinante.
Virale il video col primo piano di Conte al minuto 76. “No, ma no. Stiamo con coso là, come si chiama, Juan Jesus. Dai mettiamo Olivera”.
Ma se lo ha messo lui?
E poi “coso, là” è un preoccupante segnale di distacco dalla squadra.
D’altra parte prenderne tre da una squadra che perderebbe anche contro la Nazionale Cantanti, è un altro indizio inquietante di come il tecnico non sia riuscito a trasmettere la propria mentalità guerriera.
Che si stia già allontanando?
Mancano dieci giorni alla chiusura del mercato.
C’è tanto da fare.
Vendere Osi, prendere Romelu, dare al tecnico quei quattro o cinque elementi richiesti. Rifondare una squadra.
E’ possibile questa rivoluzione in così poco tempo?
No. Non è possibile.
Mie previsioni.
Le quali, giacchè sono mie che sono un affannato scriba sprofondato nel divano, potranno essere smentite fra due ore.
Più giorni passano, più ci si rende conto di una cruda realtà.
Osi non ha mercato. Non lo vuole nessuno a quelle cifre.
Dunque Osi resterà.
Se ne faccia una ragione l’Impomatato.
E ammetta di aver ancora una volta sballato.
Sta volta clamorosamente per l’enorme consistenza del malloppo in palio.
Osi resterà. Lo voglia o no il presidente. Lo voglia o no il giocatore.
Che di suo è tipetto fumantino, arrogantuccio, e megalomane.
Le conseguenze.
Il broncio di Kvara. Ma come, a lui dieci, a me cinque?
Se ne farà una ragione il georgiano.
La malavoglia del nigeriano.
Che passerà subito. E’ intelligente il ragazzo. E sa che se vuole andare via l’anno prossimo, ora è tempo di fuochi d’artificio, per riacquistare il mercato.
Il poco entusiasmo del tecnico.
Osi è un fuoriclasse indiscusso. Ma è un centrale con caratteristiche lontane dalle sue idee. Se Osi resta, bisognerà rivedere schemi e metodi.
Il mercato del Napoli si fermerà. Il tecnico dovrà rinunciare alle sue richieste. Magari per la panchina sarà reintegrato qualche esubero.
In altre epoche il Feroce Salentino già avrebbe sguainato la scimitarra e scatenato l’inferno. Il tempo passa inesorabile. Le cose cambiano.
E ora del Feroce non resta che un Fuoco di Puglia.
Prima di campionato.
Tanti pareggi. Segnale di una Serie A sempre più povera e mediocre. Segnale evidente di tanti cantieri aperti.
Conseguenze dell’assurdo mercato che chiude tre settimane dopo l’inizio.
Primo gol del campionato a Marassi.
Al 20° segna Alessandro Vogliacco, esterno del Genoa.
Ed è anche il suo primo gol in carriera.
Ill ragazzo lo dedica a Sinisa Mihajlovic, il padre della moglie Virginia.
Nel commosso omaggio però il calciatore pugliese dimentica di ringraziare Sommer che, perché l’impresa si realizzi, ci mette molto del suo.
Partita bella e rocambolesca.
Con Thuram protagonista dei due gol della rimonta nerazzurra, a otto minuti dalla fine.
Sembra finita, ma non è così.
Al 93° Bissek respinge goffamente col braccio.
Rigore. Messias batte, Sommer respinge e il brasiliano ribadisce in rete.
Risultato giusto e impresa di Gila che riesce – pur con una squadra decimata dal mercato – a conquistare un punto in una partita dal risultato scontato.
La “premiere” di Fonseca alla Scala del calcio è anche quella di Paolo Vanoli, ex Venezia dei miracoli, addirittura esordiente in serie A.
Poteva essere una serata memorabile, per l’occhialuto tecnico varesino. perché il Torino sino a 2’ dal 90’ era clamorosamente avanti 2-0.
Otto minuti di recupero e pareggio rossonero ad opera dei subentrati Morata e Okafor.
Pareggi dovunque. Tranne che all’Olimpico. I tifosi degli Aquilotti accorrono in soccorso alla squadra a dimostrazione che l’amore è intatto a prescindere dai Lotito di turno.
E i tifosi vengono premiati perché i laziali, decimati dal mercato, ci sono e sfoderano un calcio gradevole e un buon equilibrio fra i reparti.
Attesissimo Taty Castellanos.
Deve raccogliere l’eredità calcistica di un giovanotto che ha segnato 207 gol con la maglia della Lazio, quel Ciro D’’a Torre, per intenderci.
Nessun timore. Taty segna un gol, si procura un rigore, prende una traversa e abbatte un palo. Migliore in campo.
Si aspetta Juve e Dea.
Per ora il Napoli è ultimo in classifica, con il maggior numero di gol subiti.
Torbato, please.
Cazz… mi ero perso questa gustosissima rubri: “Come farsi ingrossare i coglioni leggendo un blog di calcio” e cura di MasciaNello
la prima giornata non è conclusa;
spero che domani non ci infliggerai un altro calcio nel didietro;
Ahahahah 😂😂😂
Oddio, fermatemeeeee ahahah 😂😂😂
E pensare che m’ero pure giocato la vittoria doooo Napule a Verona 😂😂
Se sabato il campionato era iniziato col botto, domenica è deflagrata proprio una bomba atomica a Verona 😂😂😂 Tre a zeroooooo, no dico e aripeto: 3-0!!!!!!
E che te vòi commentà.
A cuccia a leccarsi le ferite a Spaccanapoli… 😂😂😂
Pappaaaaa 🎶🎵
Parappa pa pa pa 🎵🎶
Parapappaaaa 🎶🎵
Pa pa 🎵🎶
Parapappapa 🎶🎵
Para pa 🎵🎶
Para pa 🎶🎵
Para paaaaaaa 🎵🎶
La marcia trionfale dell’Aida si addice perfettamente per commentare la pregevole vittoria della LAZIO sul malcapitato Venezia per 3-1 😂
Sotto di un gol grazie a Rovella che litiga col pallone, il pareggio è opera di Castellanos che prende pure una traversa e un palo. A Castellà, ma non è meglio che te vai a toglie er malocchio dalla zingara de Alberto Sordi? 😂😂
Il sorpasso è opera di Zaccangni. Si, proprio lui, l’eroe di Euro24 😂😂
Infine, il Venezia, con la lingua de fòri, ci regala il 3-1 con uno splendido autogol di pregevole fattura.
Bravi ragazzi. Soprattutto visti i risultati degli ALTRI…. 😁😁😁
Lo scudetto, naturalmente, era un’eccezione consentita da congiunzioni astrali che si verificano – quando si verificano – circa ogni trentennio.
Siamo tornati alla normalità: psicodramma e popolo ingannato.
Ci sarà da divertirsi.
quali congiunzioni?
il Napoli era una signora squadra con signori giocatori e un signor allenatore, che si è purtroppo montata la testa in Nazionale pensando che non importava se non aveva Kvara e Osi;
certo, la malmata era superiore, ma lo era già quando ha perso lo scudetto col Milan;
come spero accadrà in questa stagione (in ordine di preferenza): Atalanta, Napoli o Milan non importa;
Veramente è stato il Presidentissimo a mandarlo via… da padrone del vapore(tto), voleva far sapere che erano stati i suoi danari a far vincere il Napoli.
Le campane a morto dopo 90 minuti mi sembrano affrettate, come scrive giustamente Leo aspettiamo la settima/ottava giornata per una valutazione più seria.
La butto là, tanto non indovino mai : sorpresa del campionato il Genoa, flop il Bologna.
Ciao Ugo, ma io non sono molto convinto del discorso sorpresa per il Genoa, l’Inter ci ha messo parecchio del suo per complicarsi la partita con alcuni giocatori, primo fra tutti il portiere, con ancora lo stampo del cuscino sulla faccia, e con altri verso la fine che già si sentivano sotto la doccia. I genoani in fondo hanno solo raccolto e ringraziato due regali che gli sono stati fatti .
A Mordi-cani 😂 a parte che Leo ne capisce di calcio come io di boccette 😂😂 e comunque le tue previsioni sono vere per metà.
Che il Bologna faccia la fine del topo è talmente evidente. La Dea Culo ha albergato sotto le Due Torri lo scorso campionato. Ora i felsinei torneranno a fare da comparsa.
Il Genoa è sempre lo stesso. Belle gare con alcune squadre e batoste con altre.
Io prevedo invece un buon campionato per il Lecce (e fu così… che fini in serie B 😂😂).
Finalmente abbiamo un cosa di cui capisci allora… tra Calcio e Tennis è una specie di tragedia…
Morde ciao. Attento però che il Genoa è uno dei ns clienti scomodi: anche l’anno scorso pareggiammo in trasferta (a dicembre quando eravamo già ben lanciati) e vincemmo con polemiche al ritorno.
sono sorpreso del risultato e soprattutto delle dichiarazioni di Conte;
non ho visto la partita e non sono informato sul Napoli;
Osimhen non ha giocato per la sua condizione fisica o perché lo si preserva per la vendita? davvero sarebbe così male tenerlo al posto di Lukaku?
È quello che mi chiedo anch’io.
La bumba è durata solo un anno…
Domenica d’Agosto
Bologna – Udinese 1 – 1
A Bologna i friulani se ne escono con un pari scippato ad un Bologna troppo sprecone davanti, è vero che Okoye è un ottimo portiere, ma le occasioni mancate da Orsolini e Ndoye gridano ancora vendetta. Per segnare ai petroniani c’è voluto un rigore splendidamente battuto dal mio amato Orsetto, ma poi si sono fatti raggiungere dalla capocciata di Giannetti e non c’è stato più verso di andare in rete, udinesi impenetrabili dietro. Ottimo uno Skorupski pararigori, ma i rossoblu soffrono la perdita di Calafiori e soprattutto di Zirkzee davanti, altra musica…
Verona – Napoli 3 – 0
Questa è la vera sorpresa di giornata, gli azzurri di Conte si sgretolano davanti all’Hellas in modo incredibile e vergognoso, sola attenuante l’infortunio patito da Kvara, ma che non basta a giustificare la prova veramente scadente. Dopo un primo tempo tutto sommato ben condotto dai napoletani, qualche buona occasione sciupata, molti falli e qualche ripartenza dei veronesi, poi il crac di Kvara, dentro Raspa. Ma la partita cambia, i veronesi prendono coraggio e vanno in gol, prima con Livramento poi due volte con l’appena entrato Mosquera che prima fa secco Meret e poi chiude il match nel recupero, un perentorio 3-0 che deve far riflettere il bell’Antonio, d’accordo l’assenza di Buongiorno e l’infortunio di Kvara, ma così c’è qualcosa che non gira per il verso giusto.
Cagliari – Roma 0 – 0
Anche i cuginetti si incartano in quel di Cagliari, primo tempo da sbadigli, ci provano Marin e Piccoli con tiretti scadenti, nella ripresa il gioco si muove di più, ma le difese prevalgono sugli attacchi, i tentativi di Soulè, Zalewski e Pellegrini non vanno a segno, entrano Baldanzi e poi anche Dybala, ma il punteggio non si schioda, poi due traverse consecutive, prima Dovbik su assist di Paulo, poi il solito Marin da fuori, Svilar attento devia, DDR si attacca anche al Faraone e ad Abraham, ma lo 0-0 non cambia. Questi sono e questi rimangono, con o senza Dybala…
Con buona pace di quelli che pensano che per vincere le partite siano importanti gli schemi di uscita, quelli di attacco (birra pagata a quelli che sanno di cosa si tratta) e quattro cazzate sul calcio dominante piuttosto che fluido o meglio di sensazione, sarebbe opportuno essere consapevoli che una squadra (di pallone) è un “posto” complesso dove girano “fumi” e “umori” di cui non sempre è possibile (a chiunque) percepire la presenza e la cui miscela produce effetti a volte imprevisti e\o imprevedibili.
L’allenatore (che non fa danni) è colui che riesce a cogliere e gestire al meglio tutto ciò aggiungendo o togliendo con sapienza “fumi” e “umori” e a (tras)formare un gruppo di ragazzotti in una squadra.
Poi c’è la qualità dei calciatori, determinante.
Molto, molto, molto dopo ci stanno (forse) gli schemi e le cazzate sul calcio dominante , liquido e\o di sensazione…
Conte è uno di quelli che saprebbe…gli fa difetto la pazienza…
LAZIO – VENEZIA 3 – 1
Chi ben comincia… Oddio, bene magari è eccessivo, benino diciamo, chè della futura Lazio di Baroni se ne vede ancora poca. Tranne Provedel, Romagnoli, Rovella finchè c’è stato e Castellanos, gli altri non hanno fatto vedere chissacchè, c’è ancora troppo Sarri/Tudor in questa squadra, poche reali novità. I soliti due esterni, l’inutile Lazzari e il solito Marusic destro a sx, un goffo e impreciso Casale, Guendouzi e Zaccagni volenterosi ma ancora confusi nel ruolo a loro assegnato, il massiccio e muscolare Dele-Bashiru piuttosto pesce fuor d’acqua, e un Noslin visibilmente a disagio sulla fascia. Nella ripresa l’ingresso di Vecino, Tchaouna e Castrovilli ha smosso un po’ le acque, poi sono entrati anche Pedro e Isaksen e la partita l’abbiamo portata a casa. Ma l’inizio era stato orrendo, al 3′ Rovella liscia il rinvio e Andersen azzecca una botta a giro imparabile (0-1), rimedia presto il Taty sfruttando un impiccio di Svoboda e battendo bene Joronen sul suo palo (1-1), ma per il vantaggio occorre che il Taty, dopo un paio di bei tentativi di testa, su un bel cross da dx di Noslin si inventi una “drittata” alla Ciro Immobile, anticipando Svoboda che lo tocca appena, il Taty ruzzola 10 volte, Tremolada concede il “rigoretto” che Zac trasforma con una fucilata nell’angolo, Joronen non ci arriva (2-1).
Nella ripresa cambia poco, la Lazio sembra accontentarsi del vantaggio, gran giri palla all’indietro verso il portiere, il Venezia prova a pareggiare ma Provedel vede sfilare a lato i tiri dei neroverdi, si impegna solo per una presa bassa su Zampano liberato in area dall’ennesima baraonda tra difensori laziali, e finalmente il risultato viene consolidato da una provvidenziale autorete di Altare che devia un bel cross rasoterra di Lazzari, per il 3-1 finale.
Le pagelle: Provedel 7; Lazzari 5,5, Casale 5,5, Romagnoli 6,5, Marusic 6; Guendouzi 6 (Castrovilli sv), Rovella 7 (Vecino 6), Dele-Bashiru 5,5; Noslin 6 (Isaksen 6), Castellanos 7 (Pedro sv), Zaccagni 6,5 (Tchaouna 6,5). All.: Baroni. A disp.: Mandas, Furlanetto, Hysaj, Patric, N. Tavares, Pellegrini, Cataldi, Dia.
Dei lagunari bene Joronen, il mascherato Sverko, Andersen e Zampano, male Svoboda, i massicci Sagrado e Duncan e la promessa Oristanio. Ok per l’arbitro Tremolada, il rigoretto è un po’ un regaletto, ma ce lo prendiamo volentieri, anche a compensare il gran palo del Taty e il gol di Rovella, uno splendido lob in rete, annullato inspiegabilmente per un fallo inesistente. Poco chiari anche i due gialli al Taty ed a Noslin. Alla prossima.
Da Sarri in poi abbiamo cambiato diversi allenatori. I più notevoli sono stati Benitez, Ancelotti e Conte. Il più bel gioco lo ha fatto Sarri ma lop scudetto lo ha vinto Spalletti. Se fosse un circolo, più o meno vizioso, dovrebbe essere quasi certo il ritorno di Sarri. Magari!
E quindi è tutta colpa di quel borioso, antipatico Conte.
Ma: in cosa è cambiata la formazione rispetto allo scorso anno ? Sicuramente in un Osi in meno. E gli insoddisfatti (Kvara) sono stati soddisfatti ?
Può l’allenatore in 1 mese risollevare una squadra che sembra aver perso in toto (ma non da adesso) autostima e lucidità ? Il problema semmai è che Conte è l’ultimo a cui chiedere di sposare una causa, non serve a niente che dica che la responsabilità è sua e il cuore sanguina se contemporaneamente si dichiara “a disposizione” “se può servire” (cfr. Il Napolista). Da ‘gnurant avrei visto meglio un Allegri o un Inzaghi sulla panchina del Napoli. In teoria ovviamente.
Sicuramente sbaglio, ma gli allenatori hanno i loro cicli come i calciatori, ed a me sembra che tra Juventus, Inter e Chelsea Conte abbia già dato quello che poteva dare… magari dopo Napoli lo ricercano in Inghilterra… oppure finisce in Arabia Saudita.
Qui in Turchia sta svernando il vecchio JM uno che aveva finito dieci anni fa…
A Napoli devono puntare su un giovane ed indovinarlo, uno tra Zanetti, Pecchia, Vanoli, Palladino, se invece vogliono un usato sicuro Pioli che un buon rendimento medio per due anni te lo garantisce… poi fa danni…
suvvia, quante volte Ancelotti è stato dato per bollito?
e non ha l’abilità di Conte di far rendere oltre il 100% i giocatori;
bisognerebbe capire qual è il male profondo del Napoli;
l’organico anche senza Osimhen non era di certo inferiore al Verona, non credo che Conte abbia talmente stravolto la squadra per far sì che i giocatori non sapessero cosa fare;
Ancelotti è un caso a parte… per tanti motivi…
Anche a me viene da pensare la stessa cosa, ma vedremo.
Intanto le due primedonne i loro alibi se li sono costruiti: uno più che ingaggiare il top che poteva fare ? L’altro senza gli innesti giusti che può fare? Il primo se non vende Osi che può comprare ?
Si appunto, gli alibi sono a posto e quindi manca solo il morto annunciato…
bisognerebbe capire cosa sia stato garantito a Conte e, soprattutto, cosa si è fatto per rimediare alla scontento di molti giocatori;
pensavo al Napoli come possibile alternativa all’Inter (in subordine, ma prima in ordine di preferenza, all’Atalanta) e l’avvio del campionato napoletanista mi ha sconcertato;
Per la prima cosa, direi Lukaku come minimo, che x lui in attacco è lo “spicciacose”, e un Kvara ben integrato nel “progetto”. Per la seconda direi nulla. Ma non sono ben informato.
io punterei su Osimhen, non è che “palla a Lukaku” possa funzionare sempre, e non dimentichiamo i disastri che vi ha procurato in partite decisive;
se non fosse per le sconcertanti dichiarazioni di Conte punterei ancora sul Napoli, non mi sembra come organico inferiore a quello che ha vinto lo scudetto, anzi, visto l’ingaggio di Buongiorno (in pianta stabile) e di Spinazzola (part time) direi che si è rafforzato -e il mercato non è ancora finito;
Da Borovets Bulgaria e dopo aver boicottato Dazn il campionato di me, gobbo un po’ stufo, e’ lontano. Vedo un bulgaro con la maglia 18 di Barella in nazionale, quasi gli chiedevo un selfie per gli interisti del Blooog ma non capiva una parole di inglese Ed il mio bulgaro si ferma a Dobro Den e Blagodaria. Chiedo a mia moglie cosa ha fatto il Napoli perche’ da snob non Porto il cellulare a colazione ma ipocritamente le rompo i cogbip di guardare qua e la’. Il risultati mi sconcerta, l’ambiente napoletano mi sembra sempre piu’ psicologicamente devastato. Certi esordi sono sicuramente tagliagambe. Verona pero’ e’ una piazza scomoda per tutti. Saluti.
Buongiorno @commentanonimo, mi permetto di contraddirti sulla cosiddetta piazza scomoda di Verona.
Non è infatti il primo anno che squadre come quella e altre si presentano belle pimpanti all’inizio e magari fanno qualche colpo, ma sono meteore, quando poi le squadre di maggior peso si registrano o si tolgono il cuscino dalla faccia, in questo secondo caso così come erano scesi in campo diversi giocatori dell’Inter, sabato sera, allora poi anche il Verona del momento ritrova il suo posto: primo non retrocedere e il resto è tutto grasso che cola.
Probabile, anzi sicuro, sia come dici te in effetti. E’ una provinciale comunque scudettata, il Verona. Ultimo scudetto ad una outsider, visto che la Samp di Mantovani era in realta’ uno squadrone.
In attesa di iniziare la seconda parte delle vacanze, quelle in montagna, e ripresomi dall’abbuffata sportiva delle Olimpiadi, c’è sempre e solo da segnalare Jannik Sinner, primo italiano a giungere in Finale a Cincinnati, battendo Rublev e Zverev in partite tiratissime e nonostante condizioni fisiche evidentemente carenti, con il dolore all’anca che purtroppo persiste. Adesso la Finale con Tiafoe, altro tennista che gli dà fastidio e contro cui bisognerà andare contro il dolore.
Per quello che riguarda il calcio ho seguito poco e male il mercato e ho visto solo tre highlights, un ‘idea ce la faremo fra sei, sette giornate, per adesso l’Inter parte avanti ma quest’anno avrà problemi in difesa ( l’anno scorso un paio di elementi erano in overperformance, tanto per usare un termine abusato qui dentro ), il Milan non sarà mai messo bene in campo senza un vero mediano e per questo è stato preso Fofana, ma magari serve anche un’alternativa che potrebbe essere KOné, oppure chiedere a Musah di fare un altro lavoro, sicuramente alcuni giocatori che l’anno scorso si sono ambientati daranno di più, ma Fonseca ( che mi perplime non poco ) deve evitare di cannare lo schieramento come fatto ieri, Morata non mi dice niente da sempre, ma forse dopo i 30 migliorerà, Sicuramente JOvic ha senso come subentro. Contento per il ritorno di Saele e spero che rimanga e che non si facciano cazzate dandolo alla Juventus. Bene avere preso un terzino destro e panchinare Calabria. Credo che sarà un duello tra le due milanesi con l’Inter ancora davanti.
La Juventus è un cantiere aperto e non mi pare abbia preso chissà chi, anzi un paio non li ha più presi e credo che Thiago abbia bisogno di un annetto prima di presentare qualche cosa, Conte ha già alzato bandiera bianca alla prima giornata e si godrà l’ingaggio, un po’ come Ancelotti prima di lui. Le romane non contano, ma la Roma quest’anno potrebbe finalmente tornare in Champions sfruttando il quinto gradino disponibile, e l’Atalanta può essere tutto o niente e magari vince lo scudetto, ma sembra che Gasp non sia contentissimo del mercato.
Se ne riparla a Settembre e forza Sinner… se sta bene vince gli US Open, unico avversario serio Nole, Alcaraz è nella parte dell’anno in cui si squaglia…
Grazie ADL che riesci sempre a sorprendere in peggio ad ogni campagna acquisti, dimostrando per l’ennesima volta che lo scudetto è stato un allineamento degli astri.
Vi prego, non voglio più vedere Meret che con la palla tra i piedi trema e la parata miracolosa non la fa mai. Juan Jesus che è con noi perché nessuno lo vuole, Simeone e soprattutto Raspadori, che non toccano una palla e quando lo fanno fanno solo danni.
E non fatemi vedere un centrocampo a due che mette alla gogna il povero Lobotka, che dagli avversari viene sempre messo in mezzo con Anguissa (unico che ci ha provato 90 minuti).
E in panchina anche Mazzocchi che in quella posizione è negato.
Spero proprio che Conte non sia una riedizione di Ancelotti 2.0